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 1980  gennaio 14 Lunedì calendario

Breznev giustifica l’invasione in Afghanistan, accusa Carter, minaccia gli europei

Breznev s’è fatto intervistare dalla Pravda (otto colonne di giornale) e ha giustificato così l’invasione dell’Afghanistan: «Decine di migliaia di insorti, intere unità militari, aiutati e addestrati all’estero stavano infiltrandosi in  Afghanistan. Questi insorti avrebbero messo in serio pericolo il fianco  meridionale dello Stato sovietico, e le conquiste della rivoluzione  afghana. La decisione di inviare contingenti in Afghanistan è stata non semplice, ma presa dal Comitato Centrale del PCUS e dal governo in piena coscienza delle proprie  responsabilità e dopo aver esaminato tutte le circostanze». Quanto all’Europa e alle pressioni di Carter perché non venda cereali ai sovietici, Breznev ha detto: «Gli Stati Uniti danno l’impressione di essere un partner assolutamente  inaffidabile, capace in ogni momento di violare gli obblighi e cancellare i trattati». Ora Washington «vorrebbe rovinare anche le  relazioni delle nazioni europee con l’URSS e "metterle sotto"». «Ma l’interesse cardinale dei popoli europei è fermamente collegato con la distensione perché essi — ha ricordato Breznev con un’ombra di  minaccia — abitano un  continente già più volte segnato da guerre devastatrici e non sono pronti ad imbarcarsi lungo una strada di avventure solo per seguire gli ordini dei  politicanti d’oltre oceano. E’  impossibile credere che ci possano essere Stati che in Europa desiderano gettare i frutti della distensione sotto i piedi di chi li vuole calpestare».