7 gennaio 1980
Tra Cina e Stati Uniti quasi un’alleanza militare contro l’Unione sovietica.
PECHINO — Cina e Stati Uniti sono pronti ad attuare una vasta cooperazione militare che comporterà non solo un intervento statunitense per ammodernare le forze armate di questo Paese, ma anche, se se ne desse l’occasione, un reciproco appoggio nel settore della difesa per garantire i rispettivi interessi minacciati da una terza potenza. Questo è il primo risultato degli incontri che il segretario americano alla difesa, Harold Brown, ha avuto slnora con alcuni dei maggiori esponenti cinesi.
Giunto sabato a Pechino, Brown ha avuto ieri ben sette ore di colloqui con una delegazione cinese guidata dal vicepremier Geng Biao. Al termine di questa «maratona» di consultazioni, un portavoce del ministero della difesa ha dichiarato che i due Paesi continueranno anche in futuro le discussioni sugli effetti delle azioni sovietiche nella regione asiatica e si consulteranno ulteriormente sulle appropriate risposte da dare ad esse. La stessa fonte ha precisato che nel corso di due riunioni tenute una in mattinata ed una nel pomeriggio — intramezzate da un pranzo di lavoro offerto all’ospite dal ministro degli esteri Huang Hua — è stata discussa la situazione mondiale ed in particolare quella creatasi dopo l’invasione sovietica dell’Afghanistan nonché i modi per sviluppare i contatti tra i ministeri della difesa dei due Paesi.
Le due parti si sono trovate d’accordo nell’affermare che «le azioni dell’URSS pongono direttamente in pericolo la pace mondiale e la sicurezza di tutti i Paesi e rappresentano una sfida per la comunità internazionale. Pertanto — ha proseguito la fonte cinese — le due parti si sono trovate d’accordo sul fatto che la resistenza e l’opposizione all’aggressione militare e alle ambizioni espansionistiche dell’URSS, rappresentano ora un problema molto urgente (dal Corriere della Sera dell’8 gennaio)