3 gennaio 1980
Corsa all’oro, giù il dollaro
ROMA - Nuovo ribasso del dollaro ieri sui mercati valutari internazionali. La moneta USA ha perso terreno contro le principali valute, scendendo a livelli tra i più bassi degli ultimi tempi. Gli operatori hanno segnalato massicci interventi di sostegno delle banche centrali europee con l’obiettivo di evitare che il dollaro andasse sotto il livello di 1,70 contro il marco tedesco e di 1,56 sul franco svizzero. Le chiusure, tuttavia, nonostante gli «appoggi», sono avvenute intorno a questi minimi. Anche a Parigi la moneta USA, per la prima volta dall’ottobre del 1978, ha perso «quota 4 franchi». Uguale «sorte» la moneta americana ha avuto sui mercati italiani; il cambio lira/dollaro, infatti, è sceso al di sotto delle 800 lire: 799,50 nella media ufficiale dei cambi, contro 801,25 di mercoledì.
Per ritrovare una quotazione lira-dollaro inferiore alle 800 lire bisogna risalire al febbraio del 1976. Non si trova più l’argento, forse intercettato da un petroliere americano che si chiama Hunt e che si muoverebbe anche per conto di Gheddafi. I russi vorrebbero accumularne per cento tonnellate (ce ne vogliono 20 per costruire un sommergibili nucleare). «L’Unione Sovietica da qualche tempo ha cambiato atteggiamento nel settore dei metalli di cui si fa largo uso nella costruzione di sommergibili e centrali nucleari, di missili e aerei a reazione: vende sempre meno e acquista sempre più sui mercati internazionali» (Corriere della Sera del 4 gennaio)