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 1979  dicembre 31 Lunedì calendario

Dura condanna cinese all’intervento sovietico in Afghanistan

PECHINO — Il governo cinese, in una dichiarazione ufficiale diramata nelle prime ore di ieri, che fa seguito a due prese di posizione del «Quotidiano del popolo» e dell’agenzia «Nuova Cina», condanna decisamente l’azione sovietica nei confronti dell’  Afghanistan e chiede che Mosca ritiri tutte le sue truppe da quel Paese. La dichiarazione afferma: «L’Unione Sovietica ha di recente  attuato una massiccia invasione militare dell’Afghanistan, interferendo grossolanamente negli affari interni di quel paese. Questo intervento armato viola sfacciatamente tutte le norme che reggono i rapporti internazionali; non soltanto esso usurpa la sovranità e l’indipendenza nazionale dell’Afghanistan, ma pone anche una grave minaccia alla pace e alla sicurezza in Asia e nel mondo intero. Il governo cinese condanna vigorosamente questa azione egemonistica dell’Unione Sovietica e chiede decisamente la fine di quest’aggressione e di questo Intervento nell’Afghanistan e il ritiro dl tutte le forze  dell’URSS. Il documento cinese prosegue affermando che Mosca ha da tempo pianificato l’azione e rileva in proposito che essa «rappresenta un grave passo per la penetrazione verso sud allo scopo di giungere all’oceano Indiano e controllare le vie marittime. Essa è anche una parte importante della strategia sovietica per impossessarsi delle zone produttrici di petrolio e aggirare l’Europa in modo da assicurarsi l’egemonia mondiale». Dopo aver rilevato che i sovietici «hanno allargato l’applicazione della ’teoria della sovranità limitata’ dalla loro ’comunità di nazioni’ a un paese non allineato e islamico del Terzo mondo», la dichiarazione di Pechino continua osservando che è assurdo pretendere, come fa l’URSS, che la sua azione sia stata Intrapresa «per aderire a quanto previsto dal trattato dl amicizia con l’Afghanistan e su richiesta del governo afghano». «Questa logica degli aggressori non può  ingannare alcuno, pur se merita di essere attentamente valutata. Con le sue azioni l’Unione Sovietica dimostra di essere pronta a invadere e occupare qualsiasi paese» (dal Corriere della Sera)