29 dicembre 1979
Il cenone di Capodanno a ottantamila lire, quattromila per una pizza e una birra
«Che cosa offre Milano a quanti — e sono la maggioranza—non hanno approfittato del ponte per concedersi una breve vacanza? Non è un luogo comune dire che ci sono proposte per tutti i gusti e per tutte le tasche. Un elegante ristorante di corso Italia ha organizzato un cenone con un menù particolarmente raffinato che va dal paté all’aragosta, dalle “specialità in crosta” allo champagne. Nel locale, una cinquantina di coperti, si può ballare. Prezzo fisso: ottantamila lire (ed è già quasi tutto esaurito). Ma c’è anche una pizzeria in viale Crispi, a Porta Volta, che resterà aperta tutta la notte con i prezzi praticati le altre sere: quattromila lire per una pizza e una birra, dieci-quindicimila lire per un pasto completo, dall’antipasto al dolce
Il prezzo del classico cenone varia ovviamente da locale a locale ed è difficile stabilire una media. Si può fare però qualche esempio. Un ristorante di via Alzaia Naviglio Grande propone un cenone a prezzo fisso per ventlclnquemila lire compresi musica e ballo, esclusi lo spumante (seimila lire) o lo champagne venticinquemila). In un ristorante caratteristico di via Vittor Pisani il prezzo fisso è di ventimila lire, mentre in un ristorante giapponese di via Fabio Filzi si può scegliere fra sei diversi menù completi tutti a venticinquemila lire (esclusi il servizio, pari al tredici per cento e le bevande)» (dal Corriere della Sera).