17 dicembre 1979
Quattro fascisti uccidono Antonio Leandri
Quattro fascisti uccidono a colpi di mitra il giovane Antonio Leandri, 24 anni, impiegato della ditta elettronica Contraves. Un’auto della polizia, uditi gli spari, insegue i quattro e li arresta. Sono Sergio Calore, 24 anni, scarcerato da appena 15 giorni, Antonio D’Inzillo, 17 anni, Bruno Mariani, 19 anni, e Antonio Proietti, 20 anni. In questura essi affermano di aver avuto l’intenzione di uccidere l’avvocato Giorgio Arcangeli, difensore di molti neofascisti, che sarebbe responsabile, secondo quanto essi affermano, dell’arresto di alcuni di loro. La dichiarazione appare poco convincente, poiché l’avvocato ha 20 anni più dell’ucciso, ed è in ottimi rapporti personali con uno degli assassini, Sergio Calore. I quattro più Valerio Fioravanti, Marco Mario Massimi dei Nuclei Armati Rivoluzionari e Paolo Signorelli saranno poi condannati. Signorelli verrà assolto in appello.