27 dicembre 1979
Giustiziato Hafizullah Amin, a Kabul tutto il potere a Babrak Karmal
I reparti della 108ª Divisione motorizzata sovietica, attraversato l’Amu Darya la sera del 24 dicembre, occupano oggi nel pomeriggio Baghlan, Konduz e Pol-e Khomri nel nord-est (wikipedia). A Kabul, i russi invasori giustiziano il presidente Hafizullah Amin e mettono al suo posto Babrak Karmal, 50 anni, marxista e filosovietico, fondatore del Partito Democratico Popolare dell’Afghanistan, leader della fazione moderata Parcham, poi esiliato come ambasciatore a Praga dalla fazione rivale Khalq. Radio-Kabul ha trasmesso un messaggio indirizzato al popolo afghano da Babrak Karmal. Il nuovo capo dello Stato ha promesso «libertà democratiche per tutte le masse, la scarcerazione di tutti i detenuti politici e la creazione di posti di lavoro per i disoccupati. Vogliamo annunciare che le ultime catene dell’imperialismo, del fascismo e della dittatura nel cuore dell’Asia sono state spezzate e che viene issata la bandiera di un Afghanistan libero e Indipendente». Il nuovo regime permetterà la proprietà privata. Saranno puniti i delitti dei fedeli di Amin. Il consiglio rivoluzionarlo che fiancheggia il governo si è impegnato a «risolvere il problema della rivolta nelle provincie per via politica». Forse il colpo di Stato sottolinea drammaticamente le difficoltà di reprimere la «guerriglia santa» dei ribelli musulmani contro i regimi comunisti sostenuti da Mosca. Poco dopo l’annuncio del colpo di Stato le comunicazioni telefoniche tra l’Afghanistan e l’Iran sono state interrotte (Corriere della Sera). • Contemporaneamente alla presa di Kabul e del nord-est dell’Afghanistan la 40ª Armata si assicurò il resto del paese: muovendo dalla Repubblica Turkmena, la 5ª Divisione motorizzata entrò nell’Afghanistan occidentale il 27 dicembre avanzando rapidamente, ed entro il giorno successivo si impossessò di Herat e Shindand, espandendo poi la sua area di controllo fino a Farah e Kandahar (wikipedia).