12 dicembre 1979
Il Consiglio Atlantico (Nato) delibera lo schieramento degli euromissili
«La più importante e controversa decisione della NATO nella seconda metà degli anni Settanta fu di spiegare in Europa alcune centinaia di missili nucleari statunitensi a medio raggio (comunemente chiamati euromissili), in grado di colpire il territorio sovietico. Il Consiglio atlantico ne deliberò lo schieramento nel dicembre 1979, in seguito alla comparsa di analoghi missili sovietici (SS-20), e contestualmente all’offerta di rinunciarvi qualora i Sovietici avessero smantellato i propri, onde il riferimento alla ’doppia decisione’ (dual-track). Gli euromissili, pur integrati nella struttura militare NATO, erano in dotazione alle sole forze statunitensi, dal momento che gli Europei non avevano voluto accollarsi i costi dei vettori, come avviene per altre armi nucleari della NATO cosiddette a doppia chiave (testata nucleare statunitense e vettore, missile o aereo, europeo). [...] Il governo tedesco, che avrebbe dovuto ospitare il maggior numero di missili, esitava ad attuare la doppia decisione da solo; fu determinante in questa circostanza il ruolo dell’Italia, che per prima si offrì di affiancare la Germania ospitando alcuni euromissili nella base di Comiso, in Sicilia» [www.treccani.it. Il governo tedesco era guidato da Helmut Schmidt. Quello italiano da Francesco Cossiga. Gli euromissili schierati in Italia - dei BGM-109 "Gryphon" - furono 112.