la Repubblica, 3 gennaio 2017
Tags : Bitcoin (moneta virtuale) • Cina
Il Bitcoin a spinta cinese va oltre i mille dollari
Alla faccia di chi lo dava per morto, ecco il Bitcoin risalire sopra quota 1.000 dollari.
Non ci arrivava da tre anni, quando un intervento anti speculazione di Pechino spinse il suo valore nel precipizio. Oggi gli scambi della moneta virtuale sono ancora più a trazione cinese, oltre il 95% per valore. Ma non è detto che il nuovo rally, +130% in un anno, sia un’altra bolla. L’ascesa del Bitcoin è stata più graduale, le piattaforme di scambio sono più sicure. La valuta (e la tecnologia che la regola) vengono sperimentate anche da istituzioni finanziarie “tradizionali”. Quest’anno la Sec americana dovrebbe approvare il primo fondo Etf indicizzato sui Bitcoin ed è improbabile che la Cina intervenga con nuovi bandi, perdendo il treno. Resta da capire se oltre a un asset su cui investire, il Bitcoin diventerà anche una moneta universale per noi consumatori, come promesso dai suoi apostoli. L’adozione di massa resta ancora lontana.