Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 28 agosto 2001
La durata media di una lezione di aquagym è di 50-60 minuti
• La durata media di una lezione di aquagym è di 50-60 minuti. L’acqua in cui ci si immerge è più fredda rispetto alla temperatura corporea, ecco perché è necessario cominciare con una ginnastica di riscaldamento che coinvolga tutto il corpo: una camminata a passo sostenuto, una corsetta o una serie di saltelli. Durante la lezione, a seconda degli esercizi che si svolgono, la profondità dell’acqua in cui si fa ginnastica cambia di continuo: si comincia nell’acqua bassa (vale a dire all’altezza delle caviglie o dei polpacci), si passa poi a quella di media profondità (all’altezza delle spalle) e si termina in quella alta, dove si svolgono esercizi che richiedono l’impegno maggiore: vanno eseguiti cercando di rimanere a galla. La lezione si sviluppa sempre a ritmo di musica, ma attenzione: vanno bene solo i ritmi che non siano troppo frenetici (insomma, non muovetevi a ritmo di «techno»).
• Far ginnastica in acqua permette alla colonna vertebrale e alle articolazioni di liberarsi per un po’ dal peso che sopportano tutti i giorni. Grazie al galleggiamento, infatti, la pressione che grava sui dischi intervertebrali e sulle articolazioni di anche e ginocchia si attenua. Anche l’apparato cardiocircolatorio ne risente positivamente e si alleviano disturbi diffusi come gambe gonfie, varici e cellulite. Tirate le somme, l’aquagym aiuta a: tonificare le fasce muscolari senza traumi;
migliorare la percezione dell’equilibrio; attenuare l’affaticamento che in genere accompagna la ginnastica svolta fuori dall’acqua; diminuire la quantità di acido lattico che si accumula nei muscoli dopo l’attività sportiva; stimolare la circolazione sanguigna e linfatica, aumentando il drenaggio dei liquidi; aiutare il metabolismo lipidico, svolgendo una funzione «brucia-grassi»; impegnare tutta la muscolatura in modo armonico ed equilibrato, mantenendo allenato il sistema cardiovascolare.
• Molti degli esercizi di aquagym vanno svolti con l’aiuto di alcuni attrezzi. Ecco quali sono e a cosa servono.
TONDOLUDO (o manubrio): è un tubo galleggiante che, creando una maggiore resistenza all’acqua, rende gli esercizi più efficaci per il tono muscolare.
TAVOLETTA: è la stessa che si usa nel nuoto; nell’aquagym favorisce il potenziamento muscolare di braccia e fasce dorsali.
PALLA: aumenta l’efficacia degli esercizi e, rendendoli più divertenti, vi dà anche l’impressione di non affaticarvi.
CAVIGLIERE: utili soprattutto per tonificare gambe, addome e glutei. Spesso vengono usate assieme ad altri attrezzi.
CINTURA GALLEGGIANTE: è utile soprattutto negli esercizi in acqua alta. Scarica il peso dalla colonna vertebrale.
GUANTI PALMATI: permettono di avere una maggiore resistenza nell’acqua, pur lasciando una grande libertà di movimento. In più, agiscono sul tono muscolare di braccia, dorsali, addominali.
• L’aquagym ha anche delle varianti. Scopriamo le più diffuse.
AQUABOXING un mix di pugilato e kickboxing, da cui copia i movimenti di braccia e gambe. Stimola il sistema cardiocircolatorio e potenzia i muscoli, soprattutto i glutei.
AQUA-DANCE Scolpisce i muscoli del bacino ed è divertente. Si balla immersi nell’acqua fino alle ascelle, al ritmo che più vi piace: dal merengue alla danza classica.
WAICHI una disciplina cinese che trasforma il tai chi chuan, l’antica arte marziale, in un gioco acquatico rilassante, con movimenti lenti e fluidi che seguono il ritmo del respiro.