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 2001  luglio 27 Venerdì calendario

Capita a tutti

• Capita a tutti. Alle coppiette fresche di nozze, a quelle di mezza età, ai coniugi coi capelli bianchi. I motivi? Tanti, ma secondo John Gottman, docente di psicologia alla University of Washington di Seattle, soprattutto due: l’educazione dei figli e la presenza, sempre giudicata invadente, della famiglia di lui o di lei. Secondo Chiara Simonelli, responsabile dell’Istituto di sessuologia clinica di Roma, i litigi possono fare bene alla coppia o danneggiarla seriamente. Dipende dal modo in cui si discute.
• «Litigare fa bene quando lo scontro riguarda qualcosa che è successo ora, oggi. Ad esempio, voi siete distrutte da una giornata di lavoro e lui vi porta gli amici a cena. Fin qui, tutto normale. Perché vuol dire confrontarsi, prendere in considerazione le opinioni del partner, evitare rancori. Diverso il caso in cui non si discute per una causa occasionale. I due si offendono, si feriscono, ciascuno cerca di minare l’identità dell’altro perché evidentemente non c’è più stima».
• Le coppie che non litigano mai, secondo la Simonelli, sono sospette: «O vivono come fratello e sorella un rapporto senza più passione, oppure uno dei due ha rinunciato alla sua personalità. Tanti uomini, specie nelle coppie collaudate, tendono ad evitare le discussioni».
• Sette regole per non esagerare quando si litiga: Se proprio dovete discutere, fatelo di sabato. Secondo lo psicologo John Gottman, è il giorno ideale: la domenica c’è tutto il tempo per fare pace. Misurate le parole. Mantenete un linguaggio educato, evitate le parolacce, le volgarità e le lacrime. Pensiero positivo. Concentratevi almeno per un istante sui lati positivi del partner (se ve lo siete scelto, qualcosa di buono avrà...). Dopo la sfuriata, concedetevi una pizza. Secondo un sondaggio della rivista «Riza psicosomatica», il 72% degli italiani trova molto più semplice riconciliarsi al ristorante piuttosto che tra le lenzuola. Le interferenze. Nel litigio di coppia non deve intromettersi nessuno. Evitate di mettere in mezzo amici e parenti: uno dei due contendenti giudicherebbe l’intruso, inevitabilmente, di parte. Gli insulti. Evitate anche di insultare i suoi valori più profondi (per alcuni un valore profondo può essere anche la passione per una squadra di calcio). L’aggressività. Non eccedete in perfidia. Se la sparate troppo grossa, il recupero sarà più lento e complicato. E non dite cose che il giorno dopo si ritorceranno contro di voi. vero che confessandogli di avere flirtato col suo migliore amico vi godete lo spettacolo del suo volto che si fa paonazzo per la rabbia, ma poi la vita continua...