Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 9 marzo 2006
«Gli Stones sono il mio modo di intendere la musica
• «Gli Stones sono il mio modo di intendere la musica. Non sono dritti, non sono perfetti, però fanno sangue, fanno rock. Nessuno avrebbe potuto prevedere questa loro longevità, e nel rock la cosa più difficile non è immolarsi o essere ”maledetti”, ma invecchiare bene. L’idea di cantare a 60 anni ”Balliamo sul mondo” mi spaventa, ma chissà, Jagger dimostra che si può fare» (Luciano Ligabue).
• «Il concerto piccolo è più difficile. Il teatro è durissimo, anche se hai accanto un grande come Mauro Pagani. Il solo fatto di suonare seduto cambia tutto. Vedi in faccia le persone, hai meno difese. La resa musicale dev’essere più elevata. Nei palasport è diversa la scaletta e la tipologia delle emozioni. Negli stadi suoni tecnicamente peggio, ma va bene così, l’emozione deve essere più grossolana» (Luciano Ligabue)
• Lei è riservato, timido, vive ancora a Correggio. Eppure sul palco si trasforma.
«Non me lo spiego. Sul palco mi sento a casa, sicuro. Divento impudente, la vivo come un’emozione ”fisica”, me ne frego della perfezione tecnica. Forse ha a che fare con la compressione. Nella vita privata mi comprimo, sul palco tolgo il coperchio» (Luciano Ligabue)
• Più che a Vasco, lei sembra vicino – come «cantore generazionale» – a Battisti.
«Il confronto con Battisti mi onora sempre. E’ stato un genio. Ascolto ogni tipo di musica, anche cose selettive, ma per me la canzone ha l’unico impegno di essere se stessa. La canzone nasce come riduzione del melodramma, deve essere per la gente. Se è un concetto retorico, pazienza. La canzone è potente, ti entra dentro, la fischietti anche se non ti piace. E’ imprevedibile, non è fatta di tanti mattoncini Lego che puoi montare seguendo le istruzioni. Non mi vedo come artista colto. Se una canzone di Fossati non arriva, probabilmente lui non lo vive come un fallimento. Io sì: significa che ho sbagliato canzone» (Luciano Ligabue).
• Si sente ancora mediano?
«Quella canzone ha prodotto molti malintesi. La gente diceva, ”Ma tu guarda che stronzo, io lavoro in fabbrica e lui che ha i miliardi fa il mediano”. Non era quello il senso. Una vita da mediano era un brano sull’etica dell’impegno e il singolo di un disco, ”Miss Mondo”, che raccontava una mia crisi dopo il successo» (Luciano Ligabue).