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 2001  giugno 26 Martedì calendario

Ecco cos’era quell’impegno che vi sembrava di dover ricordare e che vi viene in mente all’improvviso

• Ecco cos’era quell’impegno che vi sembrava di dover ricordare e che vi viene in mente all’improvviso. Afferrate la scatola-calendario della pillola, contate i buchetti e scoprite di averne saltata una. Cosa vi resta da fare? «La probabilità di una gravidanza - dice il professor Giuseppe Benagiano, docente di Ostetricia e Ginecologia all’università La Sapienza di Roma - è diversa a seconda del periodo: far l’amore senza protezione è più rischioso alla fine del ciclo e meno all’inizio».
• Pillola combinata. Si chiama così la pillola composta da un’associazione di estrogeni e progestinici che simula il naturale corso ormonale del ciclo femminile. «Prendere la pillola dimenticata entro otto-dodici ore dal rapporto - dice il professor Giuseppe Benagiano, docente di Ostetricia e Ginecologia all’università La Sapienza di Roma - riduce al minimo la possibilità di un concepimento indesiderato. Ecco perché è molto importante farlo il prima possibile, e non importa se quel giorno prenderete due confetti». Passate le ventiquattr’ore, però, possono esserci perdite di sangue: «In questo caso è meglio interrompere la pillola e lasciare che il ciclo faccia il suo corso, per poi ricominciare al quinto giorno dalle mestruazioni con una nuova confezione». Se invece non c’è traccia di sangue, ma sono già passate le dodici ore? «Continuate la confezione, ma ricordate che per quel mese non siete più protette. Meglio abbinare alla pillola un altro anticoncezionale. Così mantenete la regolarità e vi assicurate un’efficacia contraccettiva del 96-97 per cento».
• Pillola ”mini”. Si chiama così la pillola a base di solo progestinico: va presa tutti i giorni e il suo effetto contraccettivo sta nel rendere il muco dell’utero più denso, dunque più difficile da attraversare per gli spermatozoi. Se siete tra quelle che la prendono (in realtà è un metodo poco diffuso perché non è tra i più sicuri) sappiate che il vostro margine di tranquillità è solo di tre ore. Se l’avete dimenticata, e avete anche superato il termine, recuperate quella persa e continuate con la confezione. Ma usate un altro metodo contraccettivo fino alle mestruazioni (e in ogni caso, consultate il vostro ginecologo).
• Pillola anticoncezionale. Avete dato di stomaco mezz’ora dopo averla presa? Raddoppiate. Usate gli altri metodi anticoncezionali non solo se ne avete saltata una, ma anche se prendete antibiotici. Evitate di affidarvi alla temperatura basale, che può essere modificata dalla pillola. Non fidatevi del calcolo dei giorni fertili: la pillola altera il ciclo naturale, rendendo impossibile un conto certo.
• Nel mondo 60 milioni di donne usano la pillola. In Italia è uno dei sistemi contraccettivi più diffusi: è usata nel 16,8 per cento dei casi (battuta solo dal profilattico, a quota 21,2). Attente, comunque, a non fare confusione tra pillola anticoncezionale e pillola ”del giorno dopo” che è solo un modo per non fare avviare un’eventuale gravidanza indesiderata. «Sappiate - spiega il professor Giuseppe Benagiano, docente di Ostetricia e Ginecologia all’università La Sapienza di Roma - che dovete rivolgervi subito al vostro ginecologo, solo lui può prescriverla: la prima compressa va presa al massimo entro settantadue ore dal rapporto, la seconda dalle dodici alle ventiquattro ore dopo». Se si rispettano i tempi, è efficace al 99,5 per cento.