Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 26 giugno 2001
L’osteoporosi è una patologia che colpisce lo scheletro
• L’osteoporosi è una patologia che colpisce lo scheletro. Con l’avanzare dell’età le ossa si consumano, perdono calcio, diventano più fragili e dunque molto più esposte al rischio di fratture, anche in seguito a piccolissimi traumi.
(con la consulenza del professor Carlo Gennari, direttore dell’Istituto di Clinica medica dell’Università di Siena)
• L’osteoporosi colpisce soprattutto le donne, tra i cinquanta e i sessant’anni. La perdita di minerale osseo, che fisiologicamente inizia in entrambi i sessi a partire dai quarant’anni, è più rapida nella donna in corrispondenza dell’arrivo della menopausa, mentre è più lenta nell’uomo. Non solo. Il maschio ha una struttura ossea più robusta, che lo difende dalla progressiva perdita di calcio. E non accusa il calo di produzione degli ormoni sessuali tipico della menopausa.
(con la consulenza del professor Carlo Gennari, direttore dell’Istituto di Clinica medica dell’Università di Siena)
• L’osteoporosi si manifesta con dolori fastidiosi e continui, nel tratto dorsale e lombare della colonna vertebrale, che si accentuano alzandosi da seduti. Nella fase più avanzata, aumenta il rischio di fratture. Le zone più colpite sono il femore, l’anca e il polso.
(con la consulenza del professor Carlo Gennari, direttore dell’Istituto di Clinica medica dell’Università di Siena)
• Esistono diversi esami per individuare l’osteoporosi, ma il più attendibile è senz’altro la mineralometria (o Moc). Si può fare presso qualsiasi centro diagnostico e serve a misurare la consistenza delle ossa in vari punti dello scheletro. Dura una decina di minuti ed è completamente innocuo: il paziente deve semplicemente inserire l’avambraccio in un’apparecchiatura.
(con la consulenza del professor Carlo Gennari, direttore dell’Istituto di Clinica medica dell’Università di Siena)
• Come si cura l’osteoporosi. Esistono diversi farmaci che servono a rallentare la diminuzione della massa ossea. Una delle cure più efficaci è la Terapia ormonale sostitutiva (Tos), che consiste nel somministrare alla paziente ormoni femminili (estrogeni) e progesterone, carenti in menopausa. Durante la terapia è importante osservare piccoli accorgimenti che riducano i fattori di rischio. Dal punto di vista dell’alimentazione, per esempio, può essere utile assumere più calcio: almeno un grammo al giorno per via orale. Sconsigliati il fumo (anticipa la menopausa) e l’abuso di alcolici (riducono l’assorbimento di calcio). (con la consulenza del professor Carlo Gennari, direttore dell’Istituto di Clinica medica dell’Università di Siena)
• Come prevenire l’osteoporosi. fondamentale una costante attività fisica: una passeggiata ogni giorno stimola il metabolismo delle ossa e ne favorisce lo sviluppo. Le persone più anziane dovrebbero esporsi di più alla luce del sole, perché dopo i 70 anni si riducono i livelli di vitamina D (che fissa il calcio nelle ossa), prodotta nella pelle dall’azione dei raggi ultravioletti. importante anche garantire un adeguato apporto di calcio (700-800 mg al giorno), aumentando il consumo di latte.
(con la consulenza del professor Carlo Gennari, direttore dell’Istituto di Clinica medica dell’Università di Siena)
• Osteoporosi. A che età è bene fare i primi esami? Anche se è tipica dell’età avanzata, è sempre meglio sottoporsi ai primi controlli verso i 25 anni. Intorno ai 30 anni, infatti, il tessuto scheletrico raggiunge la sua massima consistenza. Da quel momento, comincia un lento calo della densità delle ossa.
(con la consulenza del professor Carlo Gennari, direttore dell’Istituto di Clinica medica dell’Università di Siena)
• Osteoporosi. La Fondazione Fidpa e l’Associazione italiana donne medico hanno lanciato una campagna di informazione che durerà fino a novembre e toccherà venti città (telefono: 066834048). Per altre informazioni c’è il sito della Federazione italiana centri osteoporosi (Fnco): www.agosa.stm.it/calciumforlife.