Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 16 maggio 2004
Avvertenza - Una cortese lettrice ci scrive una letterina proponendoci di pubblicare in questo spazio alcune sue ricette non solo studiate in conformità alle attuali limitazioni ma intese e interpretate con criteri di rigida economia
• Avvertenza - Una cortese lettrice ci scrive una letterina proponendoci di pubblicare in questo spazio alcune sue ricette non solo studiate in conformità alle attuali limitazioni ma intese e interpretate con criteri di rigida economia. Accettiamo di buon grado la proposta, non solo, ma invitiamo tutte le altre lettrici che sono in grado di farlo a collaborare con noi, inviandoci quelle ricette che esse stesse ritengano, diciamo così, di ”utilità pubblica” sia dal punto di vista delle esigenze d’oggi che da quello ancor più interessante di una economia ben intesa
Annabella, 28 Gennaio 1941
• grande appetito e piccole razioni
Più che di ricette oggi si tratta di scovare degli accorgimenti per riuscire a risparmiare questo o quello (questo o quello sono specialmente i grassi) o per sfruttare una razione scarsa di carne, perché renda maggiormente e soddisfi l’appetito sempre portentoso dei nostri ragazzi e dei nostri mariti, e perché no anche il nostro.
cucinare la carne senza grasso
Avete avuto la vostra razione di carne settimanale ma, ahimè, siete senza grassi e non vorreste proprio ricorrere al lesso. Ecco qua, allora, il modo per cucinare il vostro pezzo di manzo. Prendete delle cipolle, calcolandone mezzo chilo per ogni due etti di carne; affettatele sottili e stendetele sul fondo della padella, senza aggiungere altro condimento. La carne va messa a cucinare intera, in un solo pezzo, e va cotta a fuoco lentissimo e coperto. Avrete in questo modo anche preparato il contorno al vostro piatto che riuscirà molto gustoso, nutriente ed economico.
la minestra senza grassi
Intanto, prendete più verdure che trovate senza intaccare però patate o fagioli che sono tesserati. Preparatele come al solito e tagliatele a piccoli pezzi mettendo a cuocere senza acqua e coperto a fuoco lentissimo. Le verdure stesse producono acqua e in questo modo cuociono a vapore conservando gusto e fragranza. Ogni tanto, naturalmente, date un’occhiata alla vostra pentola e rimescolate e a cottura quasi ultimata aggiungete il riso come se faceste un risotto. Il brodo lo avrete preparato a parte con acqua e dadi e lo aggiungerete lentamente quando il riso sarà quasi giunto a cottura.
Annabella, 23 Novembre 1943
• Cosa occorre oggi per fare una buona torta?
Non molte cose. Delle mele cotte e passate; un piatto circa, 150 grammi di fiocchi d’avena o di frumento o di miglio, Un cucchiaio d’olio o di altro grasso, 50 grammi di zucchero, e tre al massimo quattro, decilitri di crema che si può fare con le apposite polverine.
Fate arrostire i fiocchi (finché diventino color bruno chiaro) nel grasso al quale avete unito lo zucchero. Ungete il cerchio di una tortiera, spolveratelo di pangrattato o di semola. Incorporate i fiocchi con la purea di mele e mettete tutto nella tortiera. Quindi, fate riposare per due ore al fresco. Levate il cerchio della tortiera e annaffiate con la crema (che intanto avrete fatta raffreddare) pochi istanti prima di servire, appena appena in tempo per guarnire la torta con qualche pezzetto di candito o dei ghirigori di marmellata.
Cipolle alla casalinga
Un piatto che costa poco e nutre molto? Che fa bene alla salute, ha potere nutritivo, è digestivo, ottimo per il fegato? Eccolo!
Prendete delle grosse cipolle. Raccogliete i pezzetti di pane che vi sono rimasti (anche la mollica va benissimo). Sbriciolate o grattate il pane e mescolatelo con prezzemolo e altre erbe odorose trattate assieme. Tagliate le cipolle a fette; passatele nel pangrattato misto alle erbe. Mettete le fette in un piatto che resista al forno. Disponete sulle fette qualche pezzettino di burro e fate dorare a fuoco leggero.
Annabella, 5 Ottobre 1943
• Utilizziamo il latte cagliato
Non tutto il male viene per nuocere, si dice correntemente. Mettiamo questo vecchio proverbio in pratica e, anziché gettare il latte che si è cagliato, sia prima sia durante la cottura, adoperiamolo invece, con reale vantaggio della nostra salute e della nostra borsa.
Formaggetti dolci
Il modo più semplice di utilizzare il latte cagliato è di trasformarlo in formaggetti. Versatelo quindi in un setaccio fine e lasciatelo sgocciolare, rimestando di tanto in tanto con precauzione mediante un cucchiaino; mantenete al fresco. In seguito legate con un po’ di panna fresca e versare in piccoli stampi - degli ovaioli, per esempio -.
Conservare sempre in un luogo fresco. Al momento di servirli, toglieteli dallo stampo e copriteli con un po’ di panna allungata con qualche goccia di latte. Portateli in tavola accompagnati da zucchero in polvere.
Annabella, 9 Novembre 1943
• Rane vegetali
Tagliate a fettine una delle vostre porzioni di pane e mettetelo a bagno nel latte. Tritate fino fino un mazzetto di prezzemolo e un pochino di basilico, mescolate l’erba col pane e fate cuocere lentamente sul fuoco con appena una noce di burro, un po’ di sale e pepe. Prendete delle belle foglie di spinaci, levate i gambi, e gettatele per pochi attimi in acqua bollente.
Levate dal fuoco il pane, aggiungete un uovo e riempite con questo ripieno le foglie di spinaci. Sarete sorpresi di vedere che prenderanno approssimativamente un aspetto somigliante a delle rane verdi. Mettetele a cuocere per una mezz’ora in un padellino con un po’ d’acqua e burro. A parte, sciogliete un cucchiaio di farina con un pochino di latte caldo. Mescolate bene, e a metà cottura, versate sulle rane, mescolando la salsina finché diventerà densa.
Annabella, 30 Marzo 1943
• Finta tapioca
Fate bollire del brodo (vero o finto che sia). Prendete delle patate, crude, una per ogni persona. Fate bollire il brodo e mentre è a bollore, sul fuoco, grattugiatevi la patata in modo che cada nel brodo. Mescolate bene e fate cuocere come se si trattasse di tapioca; cioè facendo alzare il bollore un paio di volte.
Annabella, 29 Giugno 1943
• Non bisogna lasciar nulla di intentato se si vuole utilizzare anche l’inutilizzabile. Ogni volta che farete una nuova piccola scoperta capace di apportare un beneficio anche minimo all’economia domestica, avrete fatto un grande grandissimo passo avanti. Il successo non si misura dalla premesse ma dai vantaggi ottenuti. Sono le piccole economie giornaliere che danno alla fine dei risultati consistenti. Profittate quindi di tutto, tentate ogni esperimento che vi sembri buono e sforzatevi di non lasciar perdere nulla. Non dire ”questo non ha importanza... quello lo acquisto con pochi soldi... ma non vale la pena stare a rompersi il capo per così poco, ecc...”. Solo gli inetti parlano in questo modo e naturalmente agiscono alla stessa maniera o, meglio, non agiscono infatti.
Ma voi dovete dire ”vediamo come posso rimediare a questo.... il buon senso mi suggerisce di fare nel tal modo o nel tal altro... e così via”, dimostrerete così di essere intelligenti, attive e industriose. Quando poi vi accorgerete di essere riuscite nell’intento guardate con soddisfazione la vostra opera anche se al momento potrà sembrarvi superflua. Ma per ben riuscire è d’uopo, prima di tutto, non disfarsi (che a ciò vi è sempre tempo) degli oggetti che sembrano inutilizzabili.
I GUSCI D’UOVO
Non servono soltanto per pulire le bottiglie come tutti credono, ma anche e soprattutto a rendere candida la biancheria. Guardatevi bene dal gettarli nella spazzatura. Chiudeteli invece in un sacchetto di tela ed immergeteli nell’acqua di lisciva; essi faciliteranno in gran parte la vostra fatica. Un sacchetto può servire per più bucati.
LE ”BARBE” DEI PORRI
A taluno potrà sembrare quasi un assurdo che suggeriamo di usare le ”barbe” dei porri, e pure se le taglierete e le conserverete in una scatola per l’inverno venturo, vi serviranno ottimamente per profumare la minestra di verdure. Non sapremmo dove trovare un’erba più economica.
I SUCCEDANEI DEL CAFFè
Quando li avete usati, invece di buttarli nel lavandino, fateli seccare e mescolateli con un poco di segatura di legno e del sale grosso ordinario; preparatene degli involti e teneteli in serbo. A suo tempo potrete usarli per alimentare e conservare lungamente il fuoco (...)
Grazia, 23 Aprile 1942
• Dunque: non avete molto tempo disponibile da dedicare alla cucina perché ci sono parecchie cose da fare per la sistemazione definitiva della vostra nuova casa: non avete neppure una grande pratica per cucinare, specialmente in questi tempi che sono davvero difficili: e (dite la verità!) la cucina ha per voi poca, pochissima attrattiva....
Tutto considerato, fra quello che non avete e quello che avete poco o pochissimo, il problema cucinario diventa quasi insolubile. Lo risolveremo con la cucina del senza e del poco, tanto per essere intonati. è una cucina semplice, facile, economica e svelta da preparare: questo è il programma che oggi dedico a voi: vi seduce?
UN BUON BRODO (senza carne)
Provvedete dal macellaio qualche pezzo d’osso e mettete da parte anche le ossa che eventualmente avete avuto con la vostra razione di carne; ossa di costolette, d’arrosto, di qualunque specie, insomma, anche se sono già state al fuoco con la carne. Buttatele tutte insieme in una pentola con acqua fredda e salata; mettete la pentola al fuoco e quando l’acqua spicca il bollore, buttateci molti aromi di cucina: carote, sedano, prezzemolo, cipolla, timo e lauro e lasciate bollire con calore moderato per almeno mezz’ora.
Diminuite la fiamma e tenete la pentola sul fornello per un’ora abbondante, sorvegliando perché l’ebollizione continui lenta e regolare: Poco prima di togliere il brodo dal fuoco, buttateci qualche pezzetto di buccia di cipolla che serve per dare al brodo una colorazione identica a quella del miglior brodo di carne.
UN PIATTO DI FAGIOLINI (senza fagiolini)
Preparando gli spinaci, togliete e mettete da parte tutti i gambi: poi lessateli in acqua salata (poco) e passateli nel burro o nell’olio. Presenterete in tavola un ottimo piatto di fagiolini.
UN PIATTO DI SPINACI (senza spinaci)
Quando preparate le carote e i ravanelli, mettete da parte tutte le foglie. Scegliete e lessatele, tutte insieme, con poca acqua salata: strizzatele, tritatele e insaporitele come fate per gli spinaci. Sono veramente squisite.
Grazia, 9 Aprile 1942
• A quanti espedienti bisogna ricorrere in tempo di guerra per rendere la vita il meno scomoda che sia possibile, ognuna di voi ormai ne ha fatta un’esperienza indiscussa. Eppure vi è sempre ormai qualche cosa a cui non si è pensato abbastanza, o perché il tentarne la prova non ha ispirato molta fiducia nel risultato o perché, come si dice, si è creduto che la spesa non valesse la candela. Vediamo quindi alcune possibilità di usufruire anche delle più piccole cose, ciò che servirà a renderci la vita almeno un po’ meno dura.
L’ACQUA DEI LEGUMI SECCHI
Non gettate via l’acqua in cui tenete una notte a bagno i fagioli secchi, i ceci, le lenticchie prima di farli cuocere; ma quando l’indomani togliete i vostri legumi da quell’acqua per cuocerli tenete l’acqua residua che li ha ammolliti e usatela per la vostra biancheria. Basterà che la facciate bollire e la versiate a poco a poco sulla biancheria lavata e insaponata; ne otterrete una ottima liscivia, che renderà la vostra biancheria pulitissima.
Vi suggeriamo di usare l’acqua entro la giornata stessa in cui avete tolto i legumi: ciò per essere certi di ottenere un risultato eccellente.
L’ACQUA degli spinaci
Non si deve gettare via neanche l’acqua di cottura degli spinaci. Essa serve ottimamente per lavare abiti di lana nera in maniera svelta e soddisfacente al cento per cento.
Grazia, 10 Dicembre 1942
• Si possono godere anche queste e bisogna prepararle levando ad esse i fili e l’interno legnoso. Mettete quindi a cuocere con un po’ del condimento che avete. Lasciate consumare l’acqua perché completino la cottura nel grasso, anche se è poco, e aggiungete all’ultimo momento un po’ di aceto. Questo piatto si può servire tanto caldo che freddo.
Annabella, 18 Maggio 1943