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 2002  aprile 04 Giovedì calendario

Ultime scoperte sull’universo e sul destino del mondo

• Ultime scoperte sull’universo e sul destino del mondo. Vedi articolo su Macchina del tempo anno 3 n.4 aprile 2002 pagg.36-41 di Americo Bonanni
• lo studio della struttura dell’Universo e della sua evoluzione. Una scienza che inevitabilmente ha stretti legami con la filosofia e la religione.
• Una forza repulsiva ideata da Albert Einstein per spiegare (prima che si scoprisse l’espansione dell’Universo) come mai il cosmo non finisse per collassare a causa dell’attrazione gravitazionale tra tutte le galassie. La forza, una specie di antigravità, sarebbe stata una caratteristica interna allo spazio vuoto, non legata quindi alla materia. Einstein abbandonò questa idea definendola «il mio più grande abbaglio». Ma sono in molti a rispolverarla per spiegare un Universo che sembra accelerare.
• Ci sono decine di teorie diverse, ed è impossibile definirla con precisione. Secondo le osservazioni è ciò che spinge le galassie facendole allontanare tra loro. Gli scienziati pensano ad una forza contenuta nello spazio vuoto: più lo spazio è grande, maggiore è questa forza. Per tale motivo, quando l’Universo era più giovane, e quindi più piccolo, la gravità riusciva a rallentare la sua espansione. Ora, con una estensione maggiore, l’energia oscura starebbe prendendo il sopravvento.
• Un modello ”economico” del Big Bang. Nei primissimi istanti di vita, l’Universo si sarebbe espanso in modo esponenziale a una velocità enorme, superiore anche a quella della luce. Il superamento della velocità della luce non è in contraddizione con la teoria della relatività di Einstein perché in questa fase è l’intero spazio-tempo a espandersi.
• In passato era stata anche definita «massa mancante». Ci si accorse della sua esistenza nella prima metà del Novecento, quando si conobbero meglio gli ammassi stellari e le galassie. Calcolando i loro movimenti si vide che la materia osservabile al telescopio non era sufficiente per tenere insieme le stelle. Doveva esserci altra materia nascosta che esercitava la sua attrazione gravitazionale.
• un termine che viene generalmente usato per i buchi neri, enormi campi gravitazionali. il punto superato il quale non c’è più nulla che possa sfuggire alla gravità, neanche la luce. Un oggetto che supera l’Orizzonte degli eventi non può più comunicare con il resto del cosmo, ed è come se fosse uscito dall’Universo. Rappresenta anche il momento nel quale la luce emessa dalle galassie più lontane non riesce più a raggiungerci perché il loro allontanamento è troppo rapido. Il risultato è praticamente lo stesso.
• ciò che resta del Big Bang. Chiamata anche CMB (Cosmic Microwave Background), fu scoperta per caso nel 1965 quando due astronomi dei laboratori Bell, Arno Penzias e Robert Wilson, provando una nuova antenna per comunicazioni, continuavano a ricevere un noioso fruscio nei loro apparecchi. Scartato ogni possibile guasto, capirono che veniva dallo spazio, e si guadagnarono il Premio Nobel.
• In italiano «spostamento verso il rosso». Quando un oggetto celeste si allontana da noi, la sua luce viene ”allungata” dalla velocità. La lunghezza d’onda della luce diventa pertanto maggiore, spostandosi verso il colore rosso. Per usare un esempio relativo al suono e non alla luce, è come la sirena dell’ambulanza che sentiamo cambiare di tono quando il veicolo ci passa accanto. Il fenomeno è chiamato anche «effetto Doppler»: mentre il veicolo si avvicina, le onde sonore vengono ”compresse” dalla velocità e il suono diventa di lunghezza d’onda minore, cioè più acuto. Quando si allontana avviene l’opposto, quindi il suono è più grave. La scoperta del red shift nelle galassie e del loro allontanamento, è stato il punto di svolta della cosmologia moderna.
• Ia. Una supernova è una stella che esplode alla fine della sua vita con un’enorme energia. Quelle di tipo Ia sono molto particolari: si trovano a volte in un sistema stellare binario. Una delle due stelle è una nana bianca, un astro che ha esaurito il suo combustibile nucleare ed è diventata cento volte più piccola del nostro Sole. L’altra è una gigante rossa, più fredda e più grande del Sole. La nana bianca ruba materia all’altra, fino a che ne accumula così tanta da collassare violentemente su se stessa, scatenando l’esplosione.