Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 4 marzo 2006
Claudio Ferretti # La vita è tutto un quiz. Da “Lascia o raddoppia?” ad oggi # Rai Eri 2005 # pp. 175
• Telequiz. "La storia del telequiz è in larga parte la storia della televisione. Ed è una storia che porta impresso il mio nome" (Mike Bongiorno).
• Lascia o raddoppia? La prima puntata andò in onda di sabato 26 novembre 1955. Trattandosi del giorno della settimana di maggiore afflusso di pubblico ai cinematografi, gli esercenti protestarono e a febbraio la Rai spostò la trasmissione al giovedì sera. Ma il pubblico cominciò a disertare le sale di giovedì sera e allora furono gli esercenti a cambiare la programmazione: la proiezione dei film fu rinviata alla conclusione di ”Lascia o raddoppia?”, e davanti agli schermi furono installati dei televisori per invogliare gli spettatori che ancora non ne possedevano uno, ad andare al cinema. Fece lo stesso il teatro Odeon di Milano che "d’accordo con Eduardo De Filippo ha deciso di procrastinare l’inizio dello spettacolo alle 21,45 consentendo così a tutti di seguire sugli schermi dei televisori appositamente sistemati nell’elegante ridotto, la trasmissione di ”Lascia o raddoppia?”" (Da un numero del ”Radiocorriere” del gennaio 1956).
• Format. ”Lascia o raddoppia?” era un adattamento del telequiz americano ”La domanda da 64.000 dollari” (e della sua versione francese ”Quitte ou double?”). Il montepremi americano, pari, al cambio dell’epoca, a 40 milioni di lire, valeva più di un milione di euro di oggi. Nella versione italiana si potevano vincere al massimo 5.120.000 lire, pari a 180 mila euro di oggi.
• Radiocorriere. Il ”Radiocorriere” e altri quotidiani riproducevano integralmente il resoconto stenografico di tutte le puntate del primo periodo. Per sfruttare il successo della trasmissione gli autori Rai idearono un’appendice, intitolata ”L’enciclopedia di Lascia o raddoppia”, per approfondire i temi più interessanti affrontati dai concorrenti nel corso delle varie puntate.
• Espressioni. Una delle domande più strane lette da Mike: "Nel libro del matematico Indù Brahamagupta appare una espressione equivalente alla formula che ora le presentiamo: A=radice quadrata di (p-a) (p-c) (p-d). Lei ci deve dire a che cosa serve". Risposta: A trovare l’area del quadrato inscrittibile in un cerchio.
• Gaffe. La prima valletta di ”Lascia o raddoppia?”, Maria Giovannini, doveva solo dire che la trasmissione andava in onda dal Teatro alla Fiera di Milano e introdurre Mike Bongiorno, ma fu subito licenziata per aver detto "Teatro alla Scala" ed essere quasi scoppiata a piangere in diretta. Fu sostituita da Edy Campagnoli, da lì a poco moglie del portiere della nazionale, del Milan e poi dell’Inter, Lorenzo Buffon. Per non rischiare, in tutta la storia del quiz pronunciò non più di venti parole (oltre all’annuncio).
• Controfagotto. Lando Degoli, il professore di matematica di Carpi esperto di musica lirica, che cadde sulla domanda del controfagotto. Fece ricorso e vinse (perché non gli erano state prospettate più soluzioni possibili), ma decise di ritirarsi comunque, con 1.280.000 lire e una Seicento di consolazione. Salutò il pubblico con un discorso: "Io non sono un eroe. Sono un uomo mediocre, come tanti, forse un eroe della mediocrità. Per questo mi avete portato così in alto. La commissione ha preparato un’altra domanda. Questa domanda, se è facile, io la rifiuto per una questione di dignità. Se è difficile, la rifiuto perché siamo in comunicazione con Napoli e là ’nisciuno è fesso’. Se poi la domanda è così così, la rifiuto perché io intendo restare, come disse il signor Mike l’ultima volta, l’uomo del controfagotto per tutta la vita".
• Maggiorate. Marisa Zocchi, concorrente esperta di ciclismo, bruna e formosa, un titolo di Miss Toscana, aiutava il padre a gestire un bar di Pratolino e quando si trattò di raddoppiare non rischiò perché i soldi le servivano per curare la madre malata. Finì che il re d’Egitto Faruk, in esilio in Italia, le regalò il resto e che la maggiorata si sposò proprio con un campione di ciclismo, Guido Boni.
• Attori. Mario Valdemarin, concorrente esperto di cinema western, di professione attore, vinse riconoscendo in diapositiva undici attori di Ombre rosse, ma soprattutto, grazie a ”Lascia o raddoppia?” ottenne una parte nella Grande guerra di Monicelli, a cui seguì una discreta carriera con numerose parti in sceneggiati televisivi.
• Asole. Gianluigi Marianini, concorrente esperto di storia della moda, laureato in filosofia, il più eccentrico di ”Lascia o raddoppia?”, vestiva giacche damascate e cercava di divertire il pubblico, come dichiarò in un’intervista, adottando un linguaggio "che fosse una velata parodia dello stile aulico del trecento frammischiato al barocchismo del ’600" (usava parole come ”sesterzi”, ”paludamenta”, ”vestimenta”). Vinse perfino il mutismo della Campagnoli, che chiedendogli il motivo per cui uomini e donne portino le asole rispettivamente a sinistra e a destra, si sentì rispondere che in una civiltà che vede sempre più assottigliarsi le differenze tra i due sessi quello sarebbe stato l’unico modo per distinguerli.
• Gemelle. Gabriella e Margherita Appiotti, sorelle gemelle, concorrenti esperte di mitologia, parteciparono a ”Lascia o raddoppia?”, e vinsero, per farsi il corredo. Per distinguerle Mike le costrinse a infilarsi al collo due cartellini coi rispettivi nomi. Celebrate sui giornali per la loro dolcezza e parlantina, ma non da Achille Campanile: "I soliti guasti della televisione; si vedono le immagini doppie".