Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 26 giugno 2001
C’è chi pensa che d’estate non ci si debba truccare perché è inutile: meglio lasciar respirare la pelle finché non arriva settembre
• C’è chi pensa che d’estate non ci si debba truccare perché è inutile: meglio lasciar respirare la pelle finché non arriva settembre. E cosa dice chi non la pensa così? Che ci sono addirittura trucchi ”che fanno sentire fresche”, ciprie che asciugano a meraviglia l’imperlatura della fronte e rossetti (e ombretti) che non colano. E poi non è vero che con un po’ di abbronzatura in faccia una sia sempre al suo meglio: la tintarella non è in grado di nascondere i luccicori e i rossori del naso, per esempio. Ma il trucco sì. In breve, due partiti. Per capire chi ha ragione abbiamo sentito un truccatore e una dermatologa: Franco Ragno, dell’équipe di Aldo Coppola, e la dottoressa Magda Belmontesi. Abbiamo scoperto così cose che non sapevamo. Per esempio che oggi il trucco serve anche per proteggere dallo sporcizia dell’inquinamento. Che il trucco protegge anche bene dalla disidratazione solare e i prodotti dell’ultima generazione sono muniti di filtri che impediscono il passaggio dei raggi. Tutti i fondotinta su cui trovate scritto ”nutriente” o ”ricco” sono da lasciare da parte perché è come se decideste di indossare abiti pesanti d’estate. Quelli con la scritta ”idratante” vanno bene purché non si esageri a metterne troppo; quelli che vanno meglio di tutti portano la scritta ”featherlight” (peso piuma) e ”mat” (opachi).
• Lo dice un esperto: «Non esagerate con l’abbronzatura. Meglio accontentarsi di una doratura che è sempre molto più elegante». Già, ma come? Franco Ragno che, come tutti i truccatori è sempre informatissimo sulle ultime novità della cosmetica, vi svela che oggi tutte le marche specializzate in solari hanno almeno un abbronzante-viso ad alta protezione, ma colorato: una lo mette e ha già la faccia dorata, quindi non sente la necessità di stare troppo al sole. Non è difficile trovare, poi, veri e propri trucchi da sole. In città basta metterli una sola volta, al mattino per avere l’effetto ”truccata e abbronzata”. Invece al mare è meglio ripetere l’applicazione due o tre volte, quando siete in spiaggia, perché hanno due funzioni: ”truccare da abbronzata” e far abbronzare davvero perché contengono sostanze idratanti e un buon filtro solare a protezione 4.
• E’ sempre vero che le ragazzine di dieci o dodici anni non dovrebbero nemmeno pensare a truccarsi? Fino a pochi anni fa erano sberle che volavano e vicine di casa che dicevano «guarda come si concia, chissà dove finirà a 20 anni». Meno male che da che mondo è mondo le ragazzine non danno ascolto e continuano imperterrite a truccarsi (e lo abbiamo fatto tutte). Di nuovo, rispetto ai tempi andati, ora c’è solo l’anticipo: una volta si cominciava verso i 15 anni, adesso a 11. Tutti i maschi hanno il loro gel per i capelli e tutte le femmine il loro gloss. Anche questa è una novità: se una volta il prodotto era rubato in bagno, adesso è ”loro”. E per fortuna che è arrivata una legge cosmetica severa quasi come quella farmaceutica che impone il deposito delle formule: le famose porcherie anonime da quattro soldi sono state sostituite da asettici, e firmatissimi, blister nei supermarket.
• Seguendo l’esempio americano che da anni ha sul mercato prodotti in esclusiva per i teenagers, anche quello italiano ”lavora giovane”. Su un fatturato che è stato, nel 2000, di 14mila miliardi di lire, si stima che almeno un quarto sia per prodotti destinati ai minorenni: alle aziende leader del settore (che sono la Deborah, la Maybelline, la Broadway e la Pupa per il trucco, la Studio per i capelli) si sta aggiungendo la Lycia con una linea ”igienici e trucco”, e le new entry Madina e Colours & Beauty per ”le piccole pazzie”.
• Cosa vogliono le ragazzine? Soprattutto luccichii: per esempio piccoli cristalli autoadesivi da applicarsi a tatuaggio sul viso o sui capelli. E poi molti ombretti perlescenti e scaglie luminose da sfumare sulle guance. Ancora qualche verde (o rosso) da spennellare sui capelli e dei gel fluidi a effetto bagnato per viso e corpo: questi però devono essere trasparenti, altrimenti si vedono troppo. E infine mini rossetti e gloss per le labbra. Che hanno ormai tutti nomi allusivi come Dolci Luci o Kisses (baci) oppure Jam (marmellata). Però il best seller in questo momento è un certo Lipbalm volumizzante, che promette, nel giro di quattro settimane, una bocca gonfia e succosa come quella di Julia Roberts, che è sempre il ”modello grande”. Oppure come quella della cantante Britney Spears, che - dopo tutto - è una di loro.
• L’importante è non rimproverarle. Al recente Cosmoprof di Bologna, la più grande fiera mondiale della cosmetica, lo psicologo Vittorino Andreoli ha spiegato che una ragazzina, proprio durante quell’età, è molto insicura e la fase trucco deve essere vista come un processo di crescita. Anzi, in famiglia dovete tirare un sospiro di sollievo: vuol dire che si sta mettendo sulla strada giusta e ha trovato il suo ”bien-être” (benessere): comincia a piacersi e a voler essere competitiva. Il dermatologo Leonardo Celleno, direttore del Centro cosmetologico dell’Università Cattolica di Roma, ha rincarato la dose: «Una mamma che rimprovera la figlia che si trucca, ”guarda, che se cominci a farlo adesso, a 30 anni la tua pelle sarà rovinata!”, pecca di ignoranza cosmetica. Le vitamine e le altre sostanze che si trovano nei prodotti sono innocui e si possono usare a qualsiasi età».
• La pelle delle ragazze ha spesso brufoli e puntini neri. «Segno che le ghiandole sebacee funzionano molto e per asciugarle - dicono le amiche che sanno sempre tutto - non c’è sistema migliore che prendere tanto sole, vero o ”lampadato” che sia». Ma vogliamo sentire anche cosa ne dice la nostra dermatologa? «Il sole asciuga e cicatrizza. Quindi, di base, fa bene. Ma a prenderne troppo finisce che le ghiandole sebaceee mandano al cervello un messaggio di ”aiuto, ci stanno essiccando” e il cervello risponde facendo produrre più sebo. E un mese dopo aver smesso di prendere sole (vogliamo fissare una data?, sarà intorno al I5 settembre), arriva automaticamente una recrudescenza di acne che fa rimpiangere i tre o quattro brufolini di prima delle vacanze». Conclusione del discorso. Le ragazze dovrebbero limitarsi a prendere il sole a piccole dosi. E magari preferire la terra scurente, da spolverare sui punti strategici: la pelle sarà schermata contro i raggi e la cipria di cui è composta farà il resto e asciugherà l’unto. Attente invece ai fondotinta medicati perché contengono disinfettanti: sono fin troppo energici, quindi alla fine possono risultare più dannosi che utili perché squamano sempre un po’ la pelle. Dunque, usateli con moderazione!
• ll problema delle pelli dopo i 40 è quello dell’aridità. Qualcuna dice che no, non è vero, perché ha la disgrazia di averla ancora grassa, magari ancora con qualche brufolo ”da nervoso” o per via di quelle piccole cisti rosseggianti sottopelle che i dermatologi definiscono ”acne tardiva”. Però aspetti e vedrà: tempo qualche anno, con la menopausa, l’aridità arriverà anche per lei e forse rimpiangerà quando le guance erano lucide. Potrà comunque ritenersi più fortunata di quelle che avevano la pelle arida: il bello di chi l’ha avuta grassa fino a 40 (e a 50) è che poi ha meno rughe. Che trucco fare d’estate in città ? Un trucco leggero, ma vero trucco: scartate però l’idea di usare una terra che è sempre un po’ troppo scura (più indicata alle pelli giovani perché le asciuga sempre un po’). E usate piuttosto uno stick cremoso o in gel: della Aveda (distribuzione Estée Lauder) ora ce n’è uno che a stenderlo dà una gran sensazione di fresco sulla pelle. Non dimenticate anche di truccarvi le labbra e le palpebre: se avete paura che il colore coli, ricorrete ai matitoni, danno un segno opaco che tiene bene. Attente invece a quelli che portano la scritta ”waterproof” o ”lunga durata”: proprio perché impermeabili sono difficili poi da eliminare e per farlo bisogna stiracchiare la pelle. Meglio lasciar perdere.
• Trucco adatto a 20 anni
Bionde: tutti i pastelli sono per voi, e ora ce ne sono anche di quelli poco romantici. Invece le ”dure” troveranno belli i verdi salvia che vanno quest’anno; le altre possono continuare con gli eterni rosa e gli ancora più eterni celesti: su palpebre, unghie, labbra, la moda dei colori folli non è tramontata.
Brune: i colori forti sono i più adatti, soprattutto quelli che tirano all’arancio: ”fanno tanto oriente” e con un po’ di eyeliner nero sugli occhi (ma sfumato) ”fanno figlie dei fiori”. Niente fard sulle guance. Può bastare un fondotinta: se ci sono brufolini scegliete quelli da stendere con la spugnetta.
Rosse: tutti i beige, i bruni e gli aranci vanno bene. Ma dipende anche molto dalla pelle. Se è latte e miele, un trucco sul rosa è il massimo quest’anno. E con tanto gloss color fragola sulle labbra.
• Trucco adatto a 40 anni
Bionde: è l’età in cui dovete cambiare colori per non rischiare l’”effetto Barbie”. Gettate via tutti i rosa e i fucsia e passate piuttosto ai beige freddi (per fondotinta e ombretto) e ai bordeaux (per fard e rossetti). Il viso acquisterà una luminosità speciale se vi ricorderete di dare un’incipriata ogni tanto.
Brune: attenzione al pericolo più grosso, quello di truccarvi scure, con fondotinta caldo, eccetera: le prime rughe si noterebbero di più. Puntate sui toni dorati: per rossetto, ombretto e fondotinta rigorosamente solido, da stendere con la spugnetta. Così se fa caldo non si vedranno i luccichii.
Rosse: vere rosse o false rosse, per cominciare? Le false ex brune si schiariscano un po’ con dei toni aranciati di rossetto e di fard, le vere continuino con i loro beneamati beige. Magari regalandovi la follia di un tocco di colore extra alle palpebre: ruggine, ancora.
• Trucco adatto a 50 anni
Bionde. L’errore più grosso è quello di non truccarvi: con qualche capello bianco mescolato al biondo potreste sembrare delle vecchiette, basta però una bocca rosso corallo e il problema è risolto. E sulla pelle? Un fondotinta con qualche sfumatura rosata: elimina il problema dell’incarnato sul grigio.
Brune. Se siete sul sale-e-pepe pensate al rosso fiamma, per unghie, bocca e magari anche fard. E a proposito, meglio sceglierlo in gel, da picchiettare con i polpastrelli, quelli in polvere spariscono presto da una pelle arida.
Rosse. A cinquant’anni tutte vogliono aver l’aria di una rossa, ma i parrucchieri non sempre l’imbroccano e fanno tinte troppo sull’arancione. Se mai capitasse, però, meglio assecondare la tendenza con i colori caldi, piuttosto che truccarsi normale e far capire che i capelli sono sbagliati.