Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 29 luglio 2006
Fuoco - "La segretezza è indispensabile all’essere umano come lo è il fuoco, e altrettanto temuta
• Fuoco. "La segretezza è indispensabile all’essere umano come lo è il fuoco, e altrettanto temuta. Entrambi migliorano la vita e la proteggono; ma possono anche soffocare, distruggere, diffondersi in maniera incontrollata" (Sissela Bok).
• Sigint. Abbreviazione stenografica di Signals Intelligence, usata dai professionisti dello spionaggio per indicare l’attività di intercettazione.
• Nsa. National Security Agency, l’ente statunitense che presiede alla sicurezza delle telecomunicazioni (creazione di comunicazioni e crittografie sicure per conto dei dirigenti politici e dei militari) e all’intercettazione elettronica ("Fornisce esclusivamente informazioni ad altre agenzie e agli uomini politici in generale. In questo senso è passiva. Se ne sta seduta e ascolta"). Con sessantamila dipendenti e un bilancio annuo di sei miliardi di dollari, è più grande di Cia e Fbi messe insieme (ogni tre ore i satelliti della Nsa raccolgono una quantità di informazioni sufficienti a riempire la Library of Congress). Anzi, la Nsa intrattiene relazioni più strette con la competente agenzia spionistica britannica – Government Communications Headquarters (Gchq) – che con la Cia.
• Palazzo enigma. Il quartier generale della Nsa, a Fort Meade, in Maryland, ma la sua più grande stazione di ascolto è la Raf Menwith Hill, nello Yorkshire. Sotto la direzione degli Stati Uniti, oltre alla Nsa, altre quattro agenzie spionistiche intercettano il chatter globale (letteralmente ”pettegolezzo, ”diceria”), in base all’accordo Ukusa, patto stipulato tra il 1947 e il 1948: la britannica Government Communications Headquarters (Gchq); la canadese Communications Security Establishment (Cse); l’australiana Defence Signals Directorate (Dsd), la neozelandese Government Communications Security Bureau (Gcsb). La rete di intercettazione gestita da queste agenzie si chiama Echelon, letteralmente ”gradino”.
• Echelon. Più propriamente è il nome in codice del programma informatico in dotazione alle agenzie Ukusa per selezionare i dati delle comunicazioni intercettate sulla base degli obiettivi di volta in volta individuati. Si tratta di un sistema più complesso di un semplice programma di ricerca di parole; il programma identifica determinate sequenze di parole, o ricerca una parola escludendo messaggi in cui per esempio questa parola compare con un’altra. Il messaggio così selezionato poi è sottoposto al vaglio degli analisti.
• Satelliti. Le basi Ukusa praticano le intercettazioni delle telecomunicazioni per lo più via satellite, ma ricorrono anche a stazioni di ascolto radiofoniche, satelliti spia e ad apparecchiature per intercettare reti terrestri di telecomunicazione che trasmettono e-mail o segnali d’altro genere.
• Commissioni. Nel 2000 il parlamento europeo ha istituito una commissione d’indagine sull’esistenza del sistema Echelon, composta da trenta membri, tra cui Ilka Schroeder, parlamentare europea proveniente dai verdi tedeschi: "La relazione ha stabilito chiaramente che Echelon esiste". David Lowe, funzionario del Parlamento, di nazionalità britannica: "Persino la Bbc parla ormai di sistema Echelon, e non più di ”cosiddetto sistema Echelon”".
• UE. L’Unione Europea ha realizzato un centro satellitare a Torejón, in Spagna, che elabora le informazioni provenienti dai satelliti commerciali: "Non penso che l’Unione Europea sia in grado di integrare questo livello di collaborazione. O lo facciamo con gli Stati Uniti o, semplicemente, non avremo questa capacità" (David Lowe).
• Franchelon. Nome dato dalla stampa al sistema di intercettazione satellitare francese, con oltre una decina di stazioni d’ascolto ubicate, tra l’altro, nella Guiana francese, in nuova Caledonia, alla Réunion e a Gibuti.
• Analisti. I messaggi selezionati da Echelon sono ascoltati in cuffia e tradotti dagli analisti: "Bisogna cogliere l’ironia, il sarcasmo, la tensione. Bisogna sapere cogliere le affermazioni retoriche. E bisogna saper cogliere anche lo humor" (Everette Jordan, analista in servizio a Fort Meade, a cui, dopo trent’anni di servizio, è stato diagnosticato un indebolimento della capacità uditiva delle alte frequenze a decibel elevati).
• Bomba. La storia di quella casalinga schedata come terrorista per aver detto al telefono a un’amica che il figlio alla recita scolastica era stato "una bomba", fu raccontata da Mike Frost, analista dell’agenzia canadese Cse in tv nella trasmissione 60 Minutes II.
• Traduzioni. Il 10 settembre 2001 la Nsa intercettò due messaggi in arabo, provenienti dall’Afghanistan e diretti in Arabia Saudita: "La partita comincia domani" e "Domani è l’anno zero", ma furono tradotti solo il 12 settembre.
• Baluci. "Hai un bell’averne di esperti di lingue. Guarda i tipi che hanno tirato giù il World Trade Center. Erano tutti baluci. Cristo, non conosco nessuno che parla baluci. Non penso proprio che la Nsa abbia qualcuno che parla baluci. Il baluci è una lingua iranica della famiglia linguistica indoeuropea parlata da un centinaio di migliaia di persone; tanti sarebbero, secondo le stime, i baluci residenti per la maggior parte in Pakistan." (Robert Baer, ex agente Cia).
• Stasi. La Stasi, la Polizia segreta della Repubblica democratica tedesca, contando anche gli informatori a tempo parziale, ne aveva uno ogni 6,5 abitanti (il Kgb uno ogni 5830, la Gestapo uno ogni duemila). La sue sede di comando era chiamata dai berlinesi ”Il palazzo dai mille occhi”. Alla fine degli anni Ottanta, quando i dimostranti circondarono il palazzo, i funzionari si preoccuparono di far sparire le schedature, e alcuni agenti furono mandati a Berlino ovest ad acquistare macchine per distruggere documenti, ma queste si usurarono presto, allora gli agenti cominciarono a strapparle a mano. Dopo la caduta del muro fu assunto apposta un corpo femminile col compito di passare al vaglio sacco per sacco e ricomporre le schede strappate a mano, con la seguente produttività: "Il lavoratore ricostruisce, in media, 10 pagine al giorno […] Ci sono in media 2500 pagine per sacco […] In tutto i sacchi giacenti presso l’ufficio schedari ammontano a 15 mila. Ciò significa che l’intera ricostruzione del materiale richiederà 40 lavoratori per un totale di 375 anni".
• Shamrock. Nome in codice del programma di censura statunitense attivato nella Seconda guerra mondiale, che prevedeva le intercettazioni non solo delle comunicazioni militari tedesche e giapponesi, ma anche la corrispondenza non militare in entrata e in uscita dal Paese. Con la conseguenza che erano intercettati molti scambi epistolari innocui, per esempio le parole crociate e i giochi enigmistici che la gente si scambiava per lettera, perché le pubblicazioni scarseggiavano. Anche le risme di carta bianca inviate dagli Statunitensi a parenti e amici che si trovavano in Paesi dove c’era carenza di carta, nel timore che contenessero messaggi scritti con inchiostro simpatico, erano sostituite con forniture del servizio di censura.
• Tatuaggi. Racconta Erodoto nelle Storie, del tiranno Istieo, che trovandosi alla corte del re persiano Dario, e volendo comunicare col genero Aristagora per incitarlo a ribellarsi contro i persiani, a Mileto, fece chiamare il suo schiavo più fidato, gli rasò il capo, e tatuò il messaggio sul suo cuoio capelluto. Dopodiché attese che gli ricrescessero i capelli e lo inviò con l’ordine di dire ad Aristagora: "Rasami il capo".
• Cinesi. Nella Cina antica i messaggi segreti erano scritti su pezzi di seta o carta molto piccoli, appallottolati e ricoperti di cera, nascosti tra le vesti, nel retto o ingurgitate, per essere consegnati solo al destinatario.