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 2002  marzo 09 Sabato calendario

Lasciti - ”Fanciulle di Biddenden”, le gemelle nate unite in Inghilterra nel 1112, e vissute fino a trentaquattro anni

• Lasciti. ”Fanciulle di Biddenden”, le gemelle nate unite in Inghilterra nel 1112, e vissute fino a trentaquattro anni. Morta una, fu proposto all’altra di separarla, ma rifiutò: "Così come siamo nate insieme, moriremo insieme", e dopo sei ore morì. Lasciarono in eredità ai "fabbricieri della parrocchia di Biddenden e ai loro successori venti acri di terra, la cui rendita annuale doveva essere spesa per distribuire focacce con il calco della loro immagine, tutti gli anni ogni domenica di Pasqua, a tutti gli stranieri di Biddenden, oltre a 270 pagnotte con una quantità di formaggio adeguata da distribuire a tutti i poveri della suddetta parrocchia". Da allora la denominazione della località ”Terra di Pane e Formaggio”.
• Teratologia. Disciplina che studia le creature anomale, inaugurata da Geoffroy de St. Hilaire nell’800, quando fu fondata una rivista per documentare i casi più interessanti. Tra questi Chang e Eng, fratelli nati uniti nel 1811 in Siam, a Maklong, un piccolo villaggio a cento chilometri da Bangkok, da genitori di origine cionese, così celebri che da allora è invalsa l’antonomasia ”fratelli siamesi”. Già di per sé debolissimi, ci si mise anche il re del Siam, superstizioso, convinto che la loro nascita presagisse catastrofi per il suo regno, e li condannò a morte. Persuaso della loro innocuità, nel 1829 autorizzò il mercante inglese Robert Hunter a portarli con sé in America, dove catalizzarono l’interesse generale. Esibiti per la prima volta nell’Egyptian Hall, a Piccadilly, furono infine affidati alle cure del chirurgo G. B. Bolton: "I loro corpi e loro membra sono ben formati, ma la spina dorsale di Chang, che di solito tiene il braccio sulle spalle di Eng, è incurvata lateralmente, probabilmente come conseguenza di quell’abitudine prolungata... Se si solleva uno dei due gemelli da terra, lasciando pendere l’altro dalla zona del corpo in cui sono uniti, nessuno dei due prova dolore, e non esiste una linea di demarcazione in cui terminano le sensazioni comuni a entrambi. Le loro forze unite sono notevoli, perché riescono ad abbattere con facilità un uomo forte, e a Filadelfia hanno trasportato per un certo tratto senza problemi una persona di 130 chili... Mangiano sempre insieme e non vogliono essere visti mentre lo fanno... Non accade spesso che parlino tra di loro, sebbene i loro caratteri e gusti concordino. Talvolta intraprendono contemporaneamente conversazioni diverse con persone differenti su argomenti completamente diversi... Si addormentano sempre nello stesso momento, e è impossibile svegliare l’uno senza destare anche l’altro". La volta che furono esibiti a New York, vedendo fra il pubblico un uomo con un solo occhio, chiesero all’organizzazione di restituirgli la metà del biglietto. Guardavano sempre nella stessa direzione e le loro pulsazioni coincidevano esattamente. La zona di connessione era molto resistente e poco sensibile (legata una corda proprio in quel punto si lasciavano tirare senza nessun fastidio). Diventati agricoltori della Carolina del Nord, a quarantaquattro anni sposarono due sorelle di origine inglese di ventisei e ventotto anni. Per problemi di convivenza decisero di far abitare le due mogli in due case diverse, e andavano alternativamente da ognuna di loro per una settimana. Chang ebbe dieci bambini e Eng dodici. A sessantatré anni Chang si ammalò di bronchite e morì la notte del 15 gennaio 1874. Due ore dopo essersene accorto, morì anche Eng, cosciente fino alla fine.
• Tocci. I fratelli Tocci, nati uniti nel 1877 a Locarno. Teste ben formate, braccia perfette, toraci normali fino alla sesta costola e due sole gambe, ognuno poteva comandare la gamba a lui corrispondente ma non l’altra, cosicché non potevano camminare. Da quando nacquero il padre, operaio di trentadue anni, e la madre, diciannove, vissero degli incassi ottenuti dalla loro esibizione nelle maggiori città d’Italia, Austria, Germania, Svizzera e Gran Bretagna.
• Tronco. L’’uomo tronco”, senza braccia né gambe, mostrato pubblicamente all’Esposizione di Parigi del 1886, dove si esibì nelle sue specialità: costruire tavoli e sedie, inchiodando insieme pezzi di legno già tagliati piantando i chiodi con la bocca; infilare l’ago con la bocca; bere dal bicchiere senza far cadere una goccia.
• Piedi. Il caso documentato nell’800 dalla Société d’Anthropologie di Parigi, del giovane senza braccia in grado di fare tutto coi piedi: suonare il violino, sfilarsi il fazzoletto di tasca e soffiarsi il naso, arrotolarsi la sigaretta, accenderla e portarsela alla bocca, giocare a carte, bere dal bicchiere e mangiare con la forchetta.
• Bigamia. Rosa e Josepha Blazek, nate a Skerychova in Boemia nel 1878, esibite a Parigi come le ”gemelle boeme”: il loro corpi erano quasi completamente separati e uniti solo da una larga congiunzione ossea all’altezza dell’osso sacro e delle ultime vertebre: Rosa, la più forte delle due, quando correva o camminava in avanti, si trascinava la sorella, che altrimenti avrebbe dovuto camminare all’indietro. Rosa ebbe un figlio a trentadue anni, ma siccome insorsero problemi legali sul matrimonio perché si reputava passibile di imputazione per bigamia il futuribile sposo, non se ne fece più nulla.
• Rette. Le gemelle nate a Derby nel 1927, unite alla testa con le gambe rivolte in direzioni opposte, i loro corpi formavano una linea retta. Non sopravvissero al tentativo chirurgico di separarle.
• Giganti. L’usanza, fin dal sedicesimo secolo, dei sovrani inglesi, di assumere come guardaportoni, guardiani di palazzi e castelli, uomini affetti da gigantismo. Tra questi Walter Parsons, nato nello Staffordshire, guardaportone di re Giacomo I: per lui era stato scavato un buco nel terreno in cui stava fino alle ginocchia, perché fosse alla stessa altezza dei suoi compagni. Le misure effettive della sua mano sono rimaste impresse sui pannelli di legno di Bentley Hall: la lunghezza, dal carpo alla fine del dito medio, era di ventotto centimetri e il palmo era largo quindici.
• Raduni. Nel diciassettesimo secolo l’imperatrice d’Austria dispose un raduno a Vienna di giganti e nani provenienti dalla Germania. Nel palazzo dove furono ospitati gli organizzatori avevano predisposto le misure per evitare che i giganti importunassero i nani, invece accadde il contrario e le sentinelle si adoperarono per proteggere i perseguitati.
• Reggimenti. Nel Settecento il re di Prussia costituì un reggimento di guardie giganti, che rimase di stanza a Potsdam per cinquant’anni, dove per i matrimoni tra gli uomini di guardia e le donne della città, si alzò la media dell’altezza degli abitanti.
• Collezionisti. Il ”Gigante Irlandese”, nato intorno al 1761, Charles Byrne, alto 2 metri e 54, ossessionato dall’idea che dopo la sua morte il suo corpo sarebbe andato in mano ai chirurghi per conservare lo scheletro, pagò dei pescatori perché affondassero il suo cadavere nel mezzo del canale d’Irlanda con pesi di piombo. Ma John Hunter, studioso di anatomia, che aveva spesso affermato di voler aggiungere il suo scheletro alla sua collezione, se ne impadronì pagando a sua volta gli stessi pescatori.
• Collassi. Carolina Cracami, nana siciliana, 50 centimetri di altezza a dieci anni, mostrata in pubblico in Inghilterra nel 1824, la sera che ricevette più di 200 visitatori, ebbe un collasso e morì. Il padre vendette il suo scheletro per dieci sterline al Royal College of Surgeons, che lo espose accanto a quello del gigante irlandese Charles Byrne.
• Tournée. Il primo matrimonio tra giganti, celebrato nel 1871 a Londra, nella chiesa di St. Martin-in-the-Fields, tra il capitano Martin van Buren e la signorina Anna Swann, entrambi di altezza superiore a 2 metri e 10. Subito dopo il matrimonio partirono per una tournée anziché in viaggio di nozze.
• Nani. Gli imperatori romani si circondavano di nani che provenienti da ogni parte del mondo, che giravano per il palazzo coperti solo di gioielli e di fasce tempestate di pietre preziose.
• Banchetti. Il banchetto offerto nel 1566 a Roma dal cardinale Vitelli, con trentaquattro nani come camerieri al servizio.
• Cortei. Nel 1710, quando il suo nano preferito Valakoff si sposò con la nana della principessa Prascovia Theodorovna, Pietro il grande riunì settantadue nani di entrambi i sessi per il corteo nuziale.
• Salme. Nel 1762 il nano John Coan, nato a Twitshall nel Norfolk, 91 centimetri di altezza per 10 chili di peso, fu assunto da Pinchbeck, proprietario della Taverna del Nano a Chelsea, per divertire gli avventori, e quando morì, a trentanove anni, fu perfino composta e esposta la sua salma.
• Fasce. Richebourg, ultimo nano ad avere una carica alla corte francese, alto 60 centimetri, morto nel 1858, a novant’anni, di cui gli ultimi venticinque senza mai uscire di casa, in Rue du Four, a Parigi. Al tempo della Rivoluzione era incaricato di portare messaggi all’estero travestito da bambino in fasce.