Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 26 giugno 2001
Che la frutta fosse un alimento fondamentale per la nostra salute, lo sapevate già
• Che la frutta fosse un alimento fondamentale per la nostra salute, lo sapevate già. Così come sapete benissimo che l’estate è un periodo particolarmente favorevole per aumentare il consumo quotidiano di questo alimento: la varietà e la quantità di frutti di stagione ci invogliano a portare in tavola bei recipienti ricolmi di pesche, albicocche, ciliegie, fragole e susine. E allora, qual è la novità? Questa: la frutta può essere un alleato prezioso per alleviare i disagi del caldo. Vediamo allora di scoprire insieme come sfruttare al meglio le proprietà della frutta estiva, grazie ai consigli del professor Michele Carruba e della dottoressa Arianna Bandreali, rispettivamente presidente e segretario dell’Associazione nazionale specialisti in scienza dell’alimentazione (Ansisa).
• D’estate non bisognerebbe consumare meno di tre frutti interi al giorno: la razione quotidiana ideale è infatti di circa mezzo chilo. Con il caldo aumenta la sudorazione e di conseguenza anche la perdita di sali minerali. Ma se pensate che basti bere per recuperare le sostanze perdute, vi sbagliate: uno dei modi migliori per reintegrarli è mangiare frutta. Perché è qui che si trova la concentrazione più alta di ciò che serve al vostro organismo (in particolare il potassio, un riequilibratore della pressione sanguigna). Ma non è finita qui. La vitamina C contenuta nella frutta, oltre alle sue proprietà antiossidanti (cioè antinvecchiamento) e di prevenzione di malattie degenerative, stimola la circolazione e può essere d’aiuto contro la sensazione di pesantezza e gonfiore alle gambe, così tipica dei mesi caldi.
(consigli del professor Michele Carruba e della dottoressa Arianna Bandreali, rispettivamente presidente e segretario dell’Associazione nazionale specialisti in scienza dell’alimentazione - Ansisa).
• D’accordo, la frutta fa benissimo. Da sola, però, non è sufficiente a coprire il fabbisogno dell’organismo. Evitate, dunque, le cosiddette diete depurative, quelle che prevedono solo frutta per tutta la giornata. Essendo composta prevalentemente di acqua e zucchero, ha un apporto calorico che non può competere con gli altri alimenti. Inoltre rischiereste bruschi abbassamenti di pressione. giusto invece consumare tanta frutta in spiaggia per sostituire, a pranzo, il classico panino con una macedonia ricca e variegata. Sotto il sole è importante farla mangiare a bambini e anziani, i soggetti più a rischio di disidratazione.
(consigli del professor Michele Carruba e della dottoressa Arianna Bandreali, rispettivamente presidente e segretario dell’Associazione nazionale specialisti in scienza dell’alimentazione - Ansisa).
• L’ideale sarebbe consumare frutti interi e con la buccia. La buccia, infatti è la parte del frutto più ricca di fibre che rallentano l’assorbimento degli zuccheri, fattore importante per i soggetti a rischio come i diabetici. Naturalmente la frutta deve essere sempre lavata accuratamente e sbucciata in tutti i casi in cui non siete sicure della sua igiene. Per conservare intatte tutte le sue proprietà nutritive è importante tagliarla e mangiarla immediatamente. Anche la macedonia, quindi, va preparata e servita subito altrimenti i frutti tagliati sviluppano un’enzima che distrugge rapidamente la vitamina C e altre sostanze nutritive. Lo stesso discorso vale per le spremute e le centrifughe, che vanno preparate soltanto pochi istanti prima di consumarle. Infine, un ultimo consiglio: conservate il meno possibile in frigorifero (non più di qualche giorno) la frutta acquistata al mercato. Anche se non è molto pratico, l’ideale sarebbe acquistare frutta e verdura fresche tutti i giorni.(consigli del professor Michele Carruba e della dottoressa Arianna Bandreali, rispettivamente presidente e segretario dell’Associazione nazionale specialisti in scienza dell’alimentazione - Ansisa).
• Più acqua e meno zucchero ci sono, meglio è. Prima di scegliere quale frutto mangiare, date un’occhiata alla tabella qui a fianco. una classifica dei frutti più dissetanti, realizzata tenendo conto della quantità di acqua e zucchero che contengono. In testa trovate l’anguria, l’esotica papaya e il pompelmo. Contrariamente a quanto si possa pensare, la pesca disseta più dell’arancia. E la mela, più dell’ananas.
ANGURIA acqua 93% zuccheri 7%
PAPAYA acqua 91% zuccheri 8%
POMPELMO acqua 90% zuccheri 6,6%
PESCA acqua 89% zuccheri 7,9%
ALBICOCCA acqua 87% zuccheri 8%
ARANCIA acqua 87% zuccheri 10,6%
MELA acqua 84% zuccheri 11,8%
AVOCADO acqua 81% zuccheri 0,2%
ANANAS acqua 83% zuccheri 12%
BANANA acqua 76% zuccheri 20,4%
• I dietologi raccomandano di consumare solo frutta di stagione: è più sana (non viene coltivata in serra) e più buona. Per non sbagliarvi, ecco l’elenco dei frutti estivi.
GIUGNO: Albicocche, amarene, banane, ciliegie, fragole, lamponi, more, mirtilli, nespole, pesche, ribes, susine, uvaspina.
LUGLIO: Albicocche, amarene, angurie, ciliegie, fichi, fragole, lamponi, mandorle fresche, meloni, mirtilli, more, pere, pesche, prugne, susine, ribes, uvaspina.
AGOSTO: Angurie, banane, fichi, fragole, lamponi, mele, meloni, mirtilli, more, pere, pesche, prugne, ribes, uva.
SETTEMBRE: Banane, fichi, limoni, lamponi, mandorle, mele, melograni, meloni, more, pere, pesche, prugne, uva.
• L’estate è arrivata. E con lei la voglia di una vacanza o anche solo di un weekend al mare, per perdere il pallore dell’inverno e regalare alla pelle la tanto sospirata tintarella. La frutta di questa stagione può essere un prezioso alleato per raggiungere lo scopo.
«L’importante è consumarla regolarmente almeno qualche settimana prima di esporsi al sole - consiglia la dottoressa Arianna Banderali - privilegiando i frutti gialli o arancioni: sono più ricchi di betacarotene, la sostanza che stimola la produzione di melanina, quel pigmento che fa apparire più scura la nostra pelle».
Via libera, dunque, alle scorpacciate di albicocche, prugne e melone, prima di mettersi in costume. E spazio anche a fragole e frutti di bosco. «Questa frutta - prosegue la dottoressa Banderali - è molto ricca di vitamina C, con proprietà antiossidanti: aiuta il nostro organismo a prevenire l’invecchiamento della pelle e a proteggerla dagli effetti nocivi del sole. Questo non significa, naturalmente, che ci si possa esporre senza le opportune protezioni, ma la frutta può essere un valido alleato delle creme solari per ottenere un bel colorito in tutta sicurezza».
Non dimenticate, inoltre, di portare un po’ di frutta con voi in spiaggia. Oltre a costituire uno spuntino leggero e facilmente digeribile, vi sarà utile per reintegrare i sali minerali persi sudando, durante l’esposizione al sole.
• Pesche
• Cosa c’è dentro
Un etto di pesche contiene 1,4 g di fibre, 1 di proteine, 7,9 di zuccheri, 7 di vitamina C.
• Quante calorie
Se mangiate una pesca ne ingerite circa 75.
• Come mangiarle
Semplici o condite con zucchero e limone. Si possono anche surgelare per mangiarle d’inverno
• Ciliegie
• Cosa c’è dentro
Un etto di ciliegie contiene 1,2 g di fibre, niente grassi e 40 mg di vitamina A.
• Quante calorie
Se si mangia un etto di ciliegie se ne acquistano circa 52.
• Come mangiarle
Fresche, al naturale. Ma potete conservarle in barattolo con alcol e zucchero. O usarle per una marmellata.
• Albicocche
• Cosa c’è dentro
Un etto di albicocche contiene 2,1 g di fibre, 420 mg di vitamina A e 5 mg di vitamina C.
• Quante calorie
In un’albicocca se ne trovano circa 36.
• Come mangiarle
Intere o in macedonia. Sono frutti difficili da conservare: talvolta si trovano disidratate in barattolo.
• Susine
• Cosa c’è dentro
In un etto di susine ci sono 2,2 g di fibre, 18 mg di vitamina A, 5 mg di vitamina C e 0,10 mg di vitamina B6.
• Quante calorie
Circa 42 per ogni singolo frutto.
• Come mangiarle
Crude o cotte, aiutano chi ha problemi di stitichezza.
• Melone
• Cosa c’è dentro
Un etto di melone contiene 6 g di zuccheri, 12 di vitamina C, 0,8 mg di ferro, 200 mg di potassio.
• Quante calorie
Una fetta di melone ve ne ”regala” solamente 24.
• Come mangiarlo
Semplice o tagliato a cubetti e lasciato a macerare nel Porto per qualche ora prima di servirlo. un frutto molto dolce: ricordate di non zuccherarlo, per non accelerarne la fermentazione.
• Anguria
• Cosa c’è dentro
Un etto di anguria contiene 93 g d’acqua, 1 di proteine, 30 mg di vitamina A, 6 g di vitamina C, 158 di potassio.
• Quante calorie
Mangiare una fetta di anguria ne fa incamerare circa 40.
• Come mangiarla
Oltre che a fette, ricordatevi che è ottima per preparare sorbetti.
• Fragole
• Cosa c’è dentro
Un etto di fragole contiene 10 mg di vitamina A e più vitamina C dell’arancia (60 mg contro i 50 dell’agrume).
• Quante calorie
Un etto di fragole ne ha soltanto 23.
• Come mangiarle
Si possono gustare semplici o condite con zucchero e limone, panna o maraschino. Frullate e mescolate
allo champagne compongono il cocktail Rossini.
• Uva
• Cosa c’è dentro
Un etto di uva contiene 15,5 g di zucchero, 3 mg di vitamina C
e 210 di sodio.
• Quante calorie
Mangiare un etto d’uva equivale a ingerire 64 calorie.
• Come mangiarla
Il modo migliore è portare i grappoli diret-tamente in tavola. In alternativa gli acini d’uva si possono usare per guarnire crostate o preparare centrifughe.
• Ananas
• Cosa c’è dentro
Un etto di ananas contiene 20 mg di vitamina A, 25 di vitamina C, 17 di magnesio.
• Quante calorie
Mangiare una fetta d’ananas vi regala circa 50 calorie.
• Come mangiarlo
Semplice o condita con zucchero e liquore. Centrifugata e mescolata al rum è l’ingrediente principale del cocktail Piña colada.
• Fichi
• Cosa c’è dentro
Un etto di fichi contiene 2 g di fibre, 19 di zuccheri, 10 mg di vitamina A,
3 di vitamina C.
• Quante calorie
Tre fichi hanno un contenuto energetico di circa 80 calorie.
• Come mangiarli
Sono frutti difficili da conservare, per cui è meglio mangiarli freschi. Fuori stagione si pos-sono gustare secchi o
in marmellata.
• La frutta conclude sempre un pasto, sia ufficiale che familiare. Ma come mangiarla e presentarla senza fare gaffes? La frutta va portata in tavola, tutta in una volta, nell’apposita fruttiera. I commensali dovranno scegliere con gli occhi e prendere un frutto senza toccarne altri. Per mangiarla, le regole cambiano secondo il tipo di frutta.
• Albicocca o susina: si divide in due con le dita e si fa cadere il nocciolo nel piatto.
• Pesca: si sbuccia e si mangia con coltello e forchetta.
• Anguria o melone: arrivano a tavola già tagliati a fette e si mangiano con le posate.
• Ciliegia: va staccata dal gambo e portata alla bocca. Il nocciolo si fa cadere prima nella mano e poi nel piatto.