Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 27 dicembre 1999
Il primo Anno Santo fu indetto da Bonifacio VIII nel 1300
• Il primo Anno Santo fu indetto da Bonifacio VIII nel 1300. Tutti i pellegrini acquistavano la piena indulgenza delle pene temporali visitando le basiliche di San Pietro e San Paolo. Dal 1475 si celebra ogni 25 anni. Quello del Duemila è il ventiseiesimo. Il giubileo può essere ordinario o straordinario. Il giubileo ordinario viene celebrato a Roma per la durata intera dell’Anno Santo, quello straordinario è promulgato per ragioni speciali, nella capitale o altrove, per brevi periodi.
• L’ispirazione originaria dell’Anno Santo cristiano va cercata nell’antica tradizione ebraica del giubileo, che cadeva ogni quarantanove anni. Il cinquantesimo anno veniva annunciato dal suono di trombe fatte con corno di montone: poiché il montone era chiamato in ebraico jobel, esso fu chiamato anno del jobel. «L’anno cinquantesimo sarà per voi un giubileo: non seminerete, non mieterete le biade nate dopo il raccolto dell’anno, né vendemmierete l’uva della vite non potata: poiché è un giubileo, sarà per voi una cosa sacra» (XXV libro del Levitico). Secondo la legge ebraica nell’anno del giubileo ogni israelita tornava in possesso della terra dei suoi padri (se era stato costretto a venderla per bisogno), i debiti venivano cancellati, gli schiavi tornavano in libertà.
• Il termine pellegrino viene dal latino peregrinus, ”colui che attraversa i campi”, ossia ”straniero”. La parola ”romeo”, che in greco indicava i forestieri in pellegrinaggio in Palestina, fu poi applicata ai viaggiatori diretti a Roma (e ”romerie” vennero battezzate le spedizioni di pellegrini verso la Città Santa). Prima di partire i romei ricevevano la benedizione di un sacerdote, saldavano i debiti, si pacificavano con tutti, facevano testamento, concordavano con la moglie il tempo della vedovanza. Di solito indossavano saio, sandali, un corto mantello detto ”sanrocchino” o ”pellegrina” e un cappello a larghe tese legato sotto il mento (il ”petaso”). A tracolla una bisaccia per le carte e i soldi, in mano il ”bordone”, alto bastone con la punta metallica per difendersi dai briganti. Sul copricapo, alcuni segni distintivi: una conchiglia se erano stati a Santiago di Compostela, la palma simbolo della Terrasanta, una placchetta metallica con l’immagine dei santi Pietro e Paolo a testimonianza del pellegrinaggio a Roma.
• Fino al XIX secolo la maggior parte dei pellegrini viaggiava a piedi (alcuni andavano a dorso di mulo, i più ricchi a cavallo o con un carro). Procedendo a una velocità di quattro-cinque chilometri all’ora, potevano percorrere dai trenta ai quaranta chilometri al giorno. Da Parigi a Roma, ad esempio, ci volevano in media cinquanta giorni.
• Il Giubileo del 2000 è iniziato il 24 dicembre 1999 con l’apertura della Porta santa della Basilica di San Pietro e si concluderà il 6 gennaio 2001. Solo a Roma sono previste 124 celebrazioni (una media di un appuntamento ogni tre giorni).
• Il Vaticano ha stampato oltre un milione di depliant in dodici lingue per illustrare le pratiche necessarie a ottenere l’indulgenza durante il Giubileo: opere di pietà (pellegrinaggi), di penitenza (digiuno e astensione da consumi superflui), di misericordia (visite a infermi, anziani, handicappati). Condizioni essenziali: confessione, comunione, preghiera. L’indulgenza plenaria si ottiene anche all’aeroporto di Fiumicino, dove la cappella del terminal C è stata equiparata alle quattro basiliche romane.
• Secondo l’Agenzia romana per il Giubileo nel corso del 2000 giungeranno a Roma oltre 26 milioni di visitatori. I due terzi saranno italiani e molti potrebbero ripartire in giornata. Per la Pasqua e per alcune giornate speciali come il Giubileo dei Giovani (15-20 agosto) e il Giubileo delle Famiglie (14-15 ottobre) si prevedono 150 mila presenze giornaliere.
• Carta del pellegrino. Costa 65.000 lire per gli italiani e 75.000 per gli stranieri, di color paglierino, nominativa, valida per pochi giorni, dà diritto di accedere in Piazza San Pietro nei giorni delle ”adunanze” giubilari. Utilizzando la card si avranno inoltre sconti sui mezzi pubblici e pasti a buon mercato. Un consorzio di ristoratori romani allestisce mense all’aperto nelle vicinanze delle basiliche maggiori: tra i 5.000 e i 7.000 pasti al giorno.
• Accoglienza. A Roma ci sono circa 90 mila posti letto (altri 46 mila in provincia) di cui circa 12 mila in istituti religiosi e oltre 3.500 in case private. Metà dei 70 mila posti alberghieri romani sono a 4 o 5 stelle.
• Il 24 dicembre è uscito il primo numero de ”Il Pellegrino”: quindicinale di 16 pagine, stampato ogni volta in un milione di copie, in sette lingue e distribuito gratis.
• Servizi offerti da Telecom Italia per il Giubileo (investimento 180 miliardi): pullman intelligenti collegati col satellite, postazioni di telemedicina, 1.000 telefonini per i disabili e 5.000 per i volontari, una specifica server farm realizzata per servizi di Web intranet, posta e bacheca elettronica, conferenza testuale con 260 postazioni, rete di telecomunicazioni nazionale e internazionale intranet ed extranet a prova di hacker, che permette di collegare nunziature apostoliche e conferenze episcopali di 120 paesi con il Comitato centrale. Attivi da tempo il sito internet www.jubil2000.org (30.000 pagine in 10 lingue, già visitato 200 mila volte), un call center in otto lingue e un servizio telefonico che attraverso la Carta del pellegrino consente di telefonare a tariffe particolarmente vantaggiose.
• Investimenti e cantieri. Al 15 dicembre era stato utilizzato il 99% (439 miliardi) delle risorse stanziate per valorizzare il patrimonio artistico in vista del Giubileo e ultimati 245 dei 263 interventi progettati. In particolare a Roma erano stati completati 170 dei 185 progetti e utilizzati 281 dei 287 miliardi a disposizione.
• Merchandising. Quindici aziende hanno siglato con il Comitato centrale per il Giubileo un contratto in esclusiva per la vendita dei loro prodotti (magliette, bicchieri, orologi, medaglie, targhe, cappelli, fedi nunziali, federe, lenzuola, caffè, ecc.). Alla Santa Sede viene garantita una specie di royalty che può variare dal 6 al 10 per cento del ricavato sul venduto. Regola cui devono sottostare le imprese: non divulgare mai i termini del contratto e l’ammontare della quota destinata al Fondo di solidarietà istituito dalla Chiesa. La Kodak ha firmato un accordo che le permette di applicare il logo giubilare (cinque colombe che rappresentano i continenti con i colori dell’iride) su una serie di prodotti, compresa un’immaginetta mobile del Papa che benedice.
• Gli abiti indossati da Giovanni Paolo II e dai tre cardinali che hanno aperto la porta Santa la sera della vigilia di Natale e le casule e mitre (mantelle e cappelli) dei quasi duemila e cinquecento vescovi che giungeranno a Roma da tutto il mondo nel corso del 2000 sono stati realizzati nella zona di Prato, come omaggio dell’Unione industriale pratese al Vaticano.
• I volontari che accolgono i pellegrini indossano mantelle, cappelli e foulard bluette e gialli e una casacca con su scritto «Ero forestiero e mi avete accolto», firmati Krizia. La stilista ha fatto sapere di aver scelto due colori accesi per rendere immediatamente riconoscibili i volontari tra la folla e ha definito il suo contributo al Giubileo «un’esperienza nuova, per poter partecipare a un evento così importante che il mondo cattolico attende con emozione».
• La Fiat in occasione del Giubileo ha regalato al Papa una limousine Lancia, prodotta in un unico esemplare, che anticipa soluzioni stilistiche e tecniche della futura ammiraglia della Casa. Ha il tetto rigido a scomparsa che consente al Papa di salire sull’auto in piedi e di mantenere la posizione eretta anche in movimento per salutare la folla, e una comoda poltrona in nabuk bordeaux che ha al centro dello schienale lo stemma pontificio ricamato in oro. Valore dell’autovettura: 3 miliardi.
• Jacopo Etro ha realizzato per il Vaticano le tovaglie della cena di Natale: rotonde, divise a spicchi (ogni spicchio rappresenta un’etnia) con una lavorazione a patchwork, di colori e tessuti diversi (dai velluti ai broccati).
• Registi, direttori della fotografia e produttori di reti televisive di tutto il mondo hanno fatto a gara per aggiudicarsi i terrazzi migliori dei palazzi nei dintorni di San Pietro, dove posizionare telecamere e antenne satellitari per gli eventi televisivi del Giubileo. Una consociata della francese Canal Plus ha affittato una terrazza condominiale a Borgo Pio per un milione al giorno. La Cbs paga trecento milioni al mese per fare le riprese televisive dal roof garden dell’Hotel Atlantic Star, in via Vitelleschi.
• Il 23 dicembre scorso, durante le prove generali dell’apertura della Porta santa, il cerimoniere vaticano ha fatto da controfigura al Papa, per stabilire le mosse degli altri intorno a lui e prevedere il tempo che avrebbe impiegato ad attraversare l’atrio, spingere le due ante della porta e mostrare il libro dei Vangeli alla folla dentro e fuori San Pietro.