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 2004  aprile 11 Domenica calendario

Schönbrunn, 16 luglio 1774 Maria Teresa a Maria Antonietta Vi ho promesso di comunicarvi o di avvertirvi di ogni voce che mi fosse giuntasu quello che si auspica sarà il felice regno di Luigi XVI e della sua giovane regina

• Schönbrunn, 16 luglio 1774 Maria Teresa a Maria Antonietta Vi ho promesso di comunicarvi o di avvertirvi di ogni voce che mi fosse giuntasu quello che si auspica sarà il felice regno di Luigi XVI e della sua giovane regina. Eccovi servita, tutto sta a verificare se si tratta di cose veritiere; a voi giudicare se servirvene o no; è la mia tenerezza che mi muove, e nulla mi pare di troppo quando si tratta di voi. L’entusiasmo è generale, sono tutti pazzi di voi; ci si aspetta un grande benessere: state facendo rinascere una nazione che era giunta agli estremi, sostenuta solo dal suo attaccamento ai suoi principi.
• 14 ottobre 1772 Maria Antonietta a Maria Teresa Il latte continua a essere per me di grande giovamento. Tutte le mattine, dopo averne bevuto, dormo per un’ora o due. Chi non mi aveva più visto da tempo mi trova assai ingrassata.
• Schönbrunn, 9 luglio 1771 Maria Teresa a Maria Antonietta Non sono affatto contrariata che lo stato del matrimonio della contessa di Provenza mon sia assolutamente più avanzato di quello della delfina: quei due principi sono effettivamente troppo giovani; bisogna avere pazienza e molta dolcezza. Troppa fretta potrebbe scoraggiarli.
• Choisy, 12 luglio 1770 Maria Antonietta a Maria Teresa Quanto alla generalessa, è io quarto mese che viene a trovarmi, senza alcun buon motivo. [...] Vostra Maestà è molto buona a volersi interessare a me e a voler sapere come trascorro le mie giornate. Vi dirò dunque che mi alzo alle dieci o alle nove, o all nove e mezzo, poi, dopo essermi vestita, recito le preghiere del mattino, faccio colazione, quindi mi reco dalle zie dove abitualmente trovo il re. Dopo la messa di mezzogiorno, a pranzo con il delfino davanti a tutti, ma comunque all’una e mezzo tutto è finito poiché entrambi mangiamo assai velocemente. [...] Alle quattro viene da me l’abate e alle cinque, tutti i giorni, il maestro di clavicembalo o quello di canto che si trattengono fino alle sei. Alle sei e mezzo, quando non vado a passeggiare, mi reco nuovamente dalle zie, alle sette iniziamo a giocare fino alle nove. [...]
• 21 aprile 1770. Maria Teresa a Maria Antonietta Oggi 21 aprile, giorno della partenza. – Al vostro risveglio, alzandovi, prima di qualsiasi altra cosa o di parlare con altra persona, reciterete in ginocchio le preghiere del mattino e farete una breve lettura spirituale, foss’anche solo di un mezzo quarto d’ora. [...] Durante la giornata cercherete di stare in raccoglimento più spesso che potrete, soprattutto durante la santa messa. Spero che vi assisterete virtuosamente ogni giorno, ed anche due volte al giorno le domeniche e i giorni di festa, se così è d’uso presso la vostra corte. Poiché, se per un verso auspico che vi immergiate nella preghiera e in buone letture, d’altro canto non vorrei pensaste d’introdurre o di fare alcunché di diverso da quanto è usanza compiere in Francia: non è bene pretendere cose particolari, né menzionare ciò che è in uso da noi, chiedendo che venga imitato. [...] Non lasciatevi andare ad atteggiamenti eccessivamente umili, facilmente interpretabili come ipocriti; in quel paese è essenziale evitare vi venga mosso un siffatto rimprovero. ...] non leggete libro alcuno, ancorché di poco conto, senza averne preventivamente richiesta l’approvazione al vostro confessore: è questi un punto particolarmente importante da osservare in Francia, dove si producono incessantemente libri piacevoli ed eruditi, ma che sotto l’aspetto della rispettabilità sono sovente assai perniciosi nei confronti della religione e dei costumi. Istruzioni particolari. Non fatevi carico di alcuna raccomandazione; se vorrete stare in pace, non date ascolto ad alcuno. Non fatevi prendere dalla curiosità; è questo un punto che mi dà molte preoccupazioni nei vostri confronti. Evitate ogni sorta di familiarità con persone meschine. [...] Rispondete con garbo, grazia e dignità a chiunque si rivolga a voi: se lo volete , ne siete capace. necessario anche saper rifiutare. [...] Non fatevi vergogna di chiedere consiglio a tutti e non agite mai di testa vostra. [...]
• 4 maggio 1770 Maria Teresa a Maria Antonietta Signora filglia mia diletta, eccovi dunque giunta nel posto destinatovi dalla Provvidenza. Considerando unicamente la vostra prestigiosa sistemazione, siete la più fortunata delle principesse. Troverete lì un padre affetuoso che, se saprete meritarvelo, sarà per voi al contempo un ottimo amico. [...] Del delfino non vi dico nulla; conoscete la mia delicatezza su questo punto; la donna deve essere sottomessa in tutto al marito e deve avere come sola preoccupazione quella di compiacerlo e di esaudirne le volontà. Un matrimonio felice è la sola vera felicità di questo mondo; posso garantirvelo. Tutto dipende dalla donna, dal suo essere compiacente, dolce e gaia.
• 9 luglio 1770. Maria Antonietta a Maria Teresa Quanto al mio caro marito, è assai cambiato e in meglio. Mi dimostra molta amicizia e comincia anche a manifestare una certa confidenza. [...]
• 2 settembre 1771 Maria Antonietta a Maria Teresa Quanto a me, vivo in siffatta speranza e il crescente affetto che il delfino mi dimostra ogni giorno mi induce a essere fiduciosa, anche se preferirei che tutto fosse già compiuto.
• Versailles, 15 marzo 1773 Maria Antonietta a Maria Teresa Il sovrano ha detto al mio medico, Lassone, che a suo avviso i rapporti fra il delfino e me erano ostacolati da molta goffaggine e ignoranza; ha ragionato a lungo con lui sul da farsi; infine gli ha ordinato di istruirci entrambi al riguardo. Il delfino è venuto nel mio appartamento, poiché non desiderava che da lui si venisse a sapere la cosa; ha parlato senza imbarazzo e con molto buon senso. Lassone ne è rimasto assai soddisfatto e dice di nutrire buone speranze.
• 17 luglio 1773 Maria Antonietta a Maria Teresa Durante tutte le nostre visite a Parigi il delfino si è comprtato benissimo, oserei dire che l’aria di amichevole affetto che regna fra noi gli ha guadagnato la benevolenza della popolazione; probabilmente è da qui che ha avuto origine la voce secondo la quale egli mi avrebbe baciata pubblicamente, cosa peraltro non vera; tuttavia la mia cara mamma è in errore se pensa che egli non lo abbia più fatto dal mio arrivo in Francia; al contrario, ormai da tempo tutti notano che è assai premuroso nei miei confronti.
• Schönbrunn, 29 agosto 1773 Maria Teresa a Maria Antonietta Il corriere mi ha detto di avervi vista partecipare a cavallo a una battuta di caccia. Spero non lo facciate nei giorni critici; a quest’ora devo credere siate diventata donna, pertanto la cosa non è più così indifferente; se fossi il re metterei un certo freno a questo esercizio. La regina del Portogallo, pur essendo ancora molto giovane di età, da tempo non può avere figlioli, e dicono che quella ne sia la sola causa.
• Versailles, 7 settembre 1774 Maria Antonietta a Maria Teresa Tornando da Compiègne, durante il viaggio ho avuto un’indisposizione, leggera ma assai spiacevole. Il gran caldo e lo scuotere della carrozza, su cui ero salita subito dopo pranzo, mi hanno causato una forte nausea con continue crisi di vomito; alla gente tutto ciò è parso molto onorevole, ma sfortunatamente, come la mia cara mamma sa bene, sono ben lontana dall’essere incinta.
• Schönbrunn, 2 giugno 1775 Maria Teresa a Maria Antonietta Vi confesso che ho letto non senza pena sulle gazzette che vi si vede sempre più sovente correre e passeggiare con ogni mezzo al Bois de Boulogne, alle porte di Parigi, senza il re, in compagnia del conte d’Artois. Dovreste sapere meglio di me che quel principe non gode affatto di buona reputazione, e che così facendo condividete i suoi torti. talmente giovane e scapestrato. [...] Una principessa deve meritare la stima in ogni sua minima azione, e non mettersi a fare la scriteriata, sia riguardo agli abbigliamenti, sia riguardo agli svaghi. Siamo troppo sotto gli occhi di tutti per non dover stare sempre in guardia.
• Versailles, 22 giugno 1775 Maria Antonietta a Maria Teresa Sono un po’ contrariata che la mia cara mamma giudichi le mie passeggiate al Bois de Boulogne dai resoconti delle gazzette; esse dicono sovente cose false e comunque sempre esagerate. Nelle occasioni in cui vi sono stata con il conte d’Artois, il re era impegnato in battute di caccia dove io non potevo assolutamente seguirlo. D’altra parte lo stesso sovrano ha sempre acconsentito a questi miei svaghi, a cuo erano sempre presenti molti uomini e donne della corte.
• 12 novembre 1775 Maria Antonietta a Maria Teresa Il re sembra nutrire per me un’amicizia e una fiducia sempre maggiori; da questo punto di vista non potrei desiderare nulla di più. Quanto al punto essenziale che preoccupa tanto la mia diletta mamma, sono assai spiacente di non poterle annunciare nulla di nuovo; né la trascuratezza è certo da parte mia. Capisco io stessa l’importanza che esso riveste riguardo al mio futuro; tuttavia la mia amata deve comprendere quanto la mia situazione sia imbarazzante e come non abbia altri mezzi se non la pazienza e la dolcezza. Ho peraltro buone ragioni per essere fiduciosa poiché ora il re si corica abitualmente con me.
• 15 dicembre 1775 Maria Antonietta a Maria Teresa Siamo letteralmente sommersi da un’epidemia di canzoni satiriche. Ne sono state composte su ogni cortigiano, sia uomo che donna, ovviamente l’arguzia francese ha colpito anche il re. Riguardo quest’ultimo, l’operazione è stata al centro degli attacchi.
• 30 agosto 1777 Maria Antonietta a Maria Teresa Sono immersa nella felicità più profonda che abbia mai provato. Da otto giorni il mio matrimonio è perfettamente consumato; la prova è stata reiterata, e ieri la cosa è riuscita ancora più completa della prima volta. Avevo pensato di inviare immediatamente un corriere alla mia cara mamma. Ho temuto tuttavia che ne seguissero troppo clamore e notizie. Vi confesso inoltre che volevo essere del tutto certa del fatto mio. Non credo di essere ancora incinta, ma ora posso sperare di divenirlo da un minuto all’altro. Con tutta la tenerezza che mi ha sempre dimostrato la mia cara mamma, chissà come sarà felice! Me ne rallegro come della mia stessa gioia. Posso permettermi di abbracciarvi di tutto cuore?
• Versailles, 10 settembre 1777 Maria Antonietta a Maria Teresa Il re non prova alcun piacere a dormire insieme. Cerco di convincerlo a non arrivare a una separazione totale su questo punto. Qualche volta viene a passare la notte da me. Non mi pare saggio tormentarlo perché lo faccia più sovente, visto che viene a trovarmi tutte le mattine nel mio salottino particolare. Sento che la sua amicizia e la sua tenerezza aumentano ogni girono di più.
• Versailles, 19 aprile 1778 Maria Antonietta a Maria Teresa Nel frattempo direi che ho buone ragioni di essere fiduciosa; non ho mai avuto ritardi, al contrario sono sempre stata in anticipo; il mese di marzo ho avuto le mie regole il 3, eccoci ora al 19, e non si vede ancora nulla. [...] Ieri, rincasando di notte, ho vomitato un pco, il che accresce le mie speranze.
• Schönbrunn, 2 maggio 1778 Maria Teresa a Maria Antonietta Vi prego, figliola mia carissima, badate, due mesi non sono sufficienti; per essere sicure bisogna aspettare tredici settimane complete, soprattutto trattandosi della prima gravidanza.
• Versailles, 16 maggio 1778 Maria Antonietta a Maria Teresa Egli [Lassone] mi visitato ed è rimasto assai soddisfatto; mi ha dato il permesso di fare delle brevi passeggiate in carrozza, a patto di non andare troppo forte e di non uscire nei giorni del ciclo mestruale. Secondo i suoi e anche i miei calcoli, sto entrando nel terzo mese; ho iniziato a ingrossarmi visibilmente, soprattutto attorno ai fianchi. Per tanto di quel tempo non ho osato neppure illudermi di essere incinta che ora questo mio stato mi rallegra come non mai, e in certi momenti mi pare sia ancora tutto un sogno; pure questo sogno perdura, e credo non vi possano più essere dubbi.
• Schönbrunn, 1 giugno 1778 Maria Teresa a Maria Antonietta Che Iddio vi protegga assieme al vostro diletto bambino, e vi faccia avere un maschio, o quantomeno una bambina che vi assomigli in tutto e che possa darvi le medesime consolazioni che voi date a me!
• Versailles, 14 agosto 1778 Maria Antonietta a Maria Teresa Malgardo la mia gravidanza sia ormai terribilmente pesante, mi porto sempre bene. Venerdì 30 luglio, alle dieci e mezza di sera, il bambino si è mosso per la prima volta; da allora, con mia grande gioia, continua a farsi sentire. Non riesco a esprimere alla mia amata mamma la mia felicità a ogni minimo movimento.
• Versailles, 16 agosto 1779 Nel dicembre 1778 nasce la prima figlia di Maria Antonietta, Marie-Thérèse Charlotte Maria Antonietta a Maria Teresa Quanto a me, mi sono completamente ristabilita. Le mie regole hanno ripreso il loro andamento normale, né sono più forti come prima. Io stessa riprenderò la mia solita vita, e spero pertanto di potere annunciare presto alla mia diletta mamma nuove avvisaglie di gravidanza.
• 1 settembre 1779 Maria Teresa a Maria Antonietta Signora figlia mia diletta, la vostra del 16 agosto mi ha procurato come sempre una profonda gioia, tranquillizzandomi sullo stato della vostra salute, sulla nuova particolare intimità con il re e sulle conseguenti vostre speranze di poter dare presto un compagno a quella cara piccina, di cui mi avete inviato il graditissimo ritratto da cui vedo che è assai graziosa, sana e robusta.
• Versailles, 16 marzo 1780 Maria Antonietta a Maria Teresa [Mia figlia] presto verrà svezzata, è alta e robusta, e si direbbe una bambina di due anni. Cammina da sola, si china e si rialza senza aiuto, tuttavia ancora non parla. Oso confidare alla mia diletta mamma un delizioso episodio che mi è capitato quattro giorni fa. Varie persone si trovavano nella camera della piccola, quando a un certo punto le ho fatto chiedere da qualcuno dov’era la sua mamma. La povera piccina, senza che nessuno le dicesse nulla, mi ha sorriso ed è venuta verso di me con le braccina tese. la prima volta che dà segno di riconoscermi: vi confesso che è stata per me una gioia immensa, e da allora penso di amarla ancora di più.