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 2002  giugno 10 Lunedì calendario

Líimpronunciabile bisogno

• Terapie.’Le secrezioni corporali sono usate come terapia da centinaia di anni. Accanto all’urina, nella medicina naturale si pongono le feci, il sudore dei piedi e di altre parti del corpo, le secrezioni nasali, il fiele, le lacrime, la linfa, il sangue, la saliva, le secrezioni polmonari e vari preparati ottenuti da tessuti corporei, capelli e unghie. Queste sostanze, seppure con prerogative diverse, sono accomunate da un aspetto fondamentale: operano sempre in prima linea nei confronti degli organi da cui sono state prodotte. Le secrezioni nasali guariscono il naso; le feci operano sull’intestino” (Hans Höting, Il succo della vita).
• Creme. Nightingale, crema per la pelle a base di cacche d’usignolo, prodotta in Giappone.
• Astronauti.Prima di ogni missione la Nasa prepara gli astronauti a defecare in assenza di gravità con un WC provvisto di videocamera nello scarico che filma l’ano durante l’evacuazione, in modo da istruire a correggere eventualmente la mira. Procedura di riserva in caso di difettosità dell’apparecchiatura a bordo: fissare un sacchetto di plastica al sedere con lo scotch, espellere le feci e sigillare il tutto.
• Parigi. Ogni anno seicentocinquanta parigini finiscono all’ospedale per essere scivolati su feci animali.
• Pungi. Arma tradizionale del sud-est asiatico: bastoncini pungi, spunzoni di bambù appuntiti ricoperti di escrementi, per trapassare la suola degli stivali e infettare il piede.
• Sanitari. Ultimo ritrovato della società nipponica Toto, Medical Queen, water in grado di analizzare l’urina, misurare la pressione sanguigna e faxare i dati al medico grazie al modem incorporato.
• Convinzioni. "Ha convinzioni solo chi non approfondisce niente" (G. Groddeck).
• Coprofagia. Tra gli animali coprofagi farfalle, vermi e coleotteri. Valore nutrizionale delle feci: proteine (15 per cento), acqua (65 per cento), sale e lieviti. Elefanti, castori, conigli, iguana integrano la loro alimentazione con le feci, soprattutto per il necessario apporto di batteri utili a digerire e a combattere le infezioni. Ratti di laboratorio danno segni di malnutrizione se non hanno accesso ai loro escrementi. Polli e tacchini allevati in gabbia sono più vulnerabili alle infezioni se non possono mangiare più quelli della mamma. Anzi, in mancanza, sono costretti a eliminare feci intermedie (chiare e mollicce), ancora piene di sostanze, e a rimangiarle per eliminare feci definitive (dure e scure).
• Scale. Scala Bristol formulata dai medici inglesi per classificare le feci a seconda dell’aspetto, a seconda di quanto tempo sono trattenute nel colon: tipo uno ”noduli separati e duri, come noci”, tipo due ”a forma di salsiccia, ma nodose”, tipo tre ”a forma di salsiccia, ma con crepe sulla superficie”, tipo quattro ”a forma di salsiccia o serpente, lisce e morbide”, tipo cinque ”frammenti soffici con margini definiti”, tipo sei ”frammenti morbidi con margini frastagliati”, tipo sette ”feci acquose, assenza di pezzi solidi”. K. Heaton: ”Le feci ideali sono quelle di tipo tre e quattro, specialmente quelle di tipo quattro, perché possono venir evacuate senza alcun problema. Inoltre lasciano la piacevole sensazione che niente sia rimasto indietro”.
• Flatulenze. Ogni persona emette dall’ano da duecento a duemila millilitri di gas al giorno, in quantità variabile a seconda della fisiologia e dell’alimentazione, sempre in 12-14 emissioni, una ogni due ore.
• Peto. Divinità venerata dagli antichi Egizi, personificato in un bambino accosciato e intento nello sforzo di defecare.
• Scoréggia. Dal latino coreggia, ”cinta di cuoio”, dal tipo di rumore simile allo schiocco di una cinta prodotto nell’atto della flatulenza.
• Fart. In inglese ”peto”, dal verbo greco perdesthai.
• Composizione. Composizione di una emissione di gas intestinale: azoto (dall’11 al 92 per cento), anidride carbonica (dal 3 al 56 per cento), idrogeno (dallo zero al 69 per cento), metano (dallo zero al 56 per cento). In periodo di maggiore flatulenza aumentano idrogeno e metano.
• Performance.Joseph Pujol, detto ”le petomane”, nato a Marsiglia nel 1857, si esibiva a Parigi al Moulin Rouge, spegnendo con un peto una candela a una distanza di trenta centimetri.
• Corti. Alla Corte di Francia, fino alla regnanza di Luigi XV, era ambita la carica, riservata ai nobili, di chevalier porte-chaises, consistente nello svuotamento del catino del re. Peraltro il Re Sole annunciò proprio dalla seggetta del water nella sala reale il matrimonio con Madame de Maintenon.
• Lettere. "Io penso, Nora, che riconoscerei dovunque le tue scoreggie. Scommetto le riconoscerei perfino in una stanza piena di donne che scoreggiano. Fanno un rumore da ragazza, non come certe mogli ciccione che immagino scoreggino umido e ventoso. Le tue sono improvvise, secche e sporche come la farebbe una ragazza spiritosa, per gioco, di notte, in dormitorio. Spero proprio che la mia Nora voglia farmele sul viso, sì che io possa anche odorarle. Buona notte piccola Nora scoreggiante" (da una lettera di James Joyce alla moglie).
• Scaldatori.Nell’Ottocento parte della servitù era impiegata per star seduta a scaldare il wc prima dell’uso del signore.
• Scatole. Provocazione di Piero Manzoni nel 1961 contro il mercimonio dell’arte, inscatolare le sue feci stampando sul barattolo la scritta Merde d’artiste (nel 1998 alcuni di quei barattoli, in tutto novanta, furono venduti a 72.300.000 lire ciascuno).
• Colorazioni. Nel 1983 Gary Bloom, per dipingere, attinse alle trenta tonnellate di escrementi evacuati dalle 30 mila oche canadesi che ogni anno attraversano lo stato del Minnesota: ”Raccolgo le cacche, le faccio seccare nel tostapane e poi le riduco in polvere. Quando fai un quadro non puoi mica fare lo schizzinoso e così ci ficco letteralmente le mani dentro... comunque dopo la cottura non puzzano più. In ogni quadro ci sono quattro diverse tonalità di cacca, che variano a seconda di quello che ha mangiato l’animale Quella marrone scuro di solito si trova nel periodo da ottobre a dicembre: quella colorazione è dovuta al fatto che le oche si nutrono delle radici tenere delle piante dopo che gli agricoltori hanno arato il terreno. Le sfumature più chiare in genere derivano da una dieta a base di semi”.
• Stitichezza. Niccolò Paganini, per aver fatto ricorso all’oppio, divenne stitico, e per aver fatto ricorso ai lassativi, subì un restringimento dell’esofago.
• Lassativi/1. "Ci sono più lassativi in commercio che stelle nella Via Lattea": confezioni di lassativi acquistate dagli Italiani nel 2000: 28 milioni, per un totale di 225 miliardi.
• Lassativi/2. ”Pillola del Cremlino”, così chiamata perché l’assumeva regolarmente Leonid Breznev: composta da due elettrodi, nell’intestino emette impulsi elettrici per stimolare la parete intestinale a contrarsi. Costo 50 euro, si può riutilzzare dopo l’espulsione.
• Lassativi/3. Bo-Bo, primo lassativo al cioccolato prodotto nel 1905 a New York dal farmacista ungherese Max Kiss. Siccome il nome evocava l’espressione gergale americana per indicare le feci, fu cambiato in Ex-Lax, diminutivo di Excellent Laxative.
• Acqua. Fabbisogno individuale giornaliero di acqua per sopravvivere e tenersi puliti, 30 litri. Consumo effettivo nei paesi in via di sviluppo, 10 litri, in quelli industrializzati, oltre il centinaio (in Canada 140 litri solo per tirare lo sciacquone del gabinetto). Per risparmiare l’acqua che le donne giapponesi consumano ogni volta che vanno a gabinetto e tirano lo sciacquone solo per coprire rumori imbarazzanti, in Giappone hanno brevettato Otuhime (letteralmente ”principessa dello sciacquone”), registratore che riproduce il suono dello sciacquone azionandolo con un pulsante.
• Enterogermina. Settimo farmaco venduto in Italia nel 1997, l’Enterogermina, il costo di una confezione sarebbe sufficiente a salvare quaranta bambini con la soluzione reidratante orale, utile contro le conseguenze delle infezioni intestinali, una delle principali cause di mortalità nel mondo.
• Vespasiani. Alla British Columbia, in Canada, sulle toilette pubbliche è appeso un cartello che indica il divieto di legge di far pagare l’entrata. A Giacarta, in Indonesia, gli studenti hanno lo sconto del 60 per cento.
• Test. Prodotto usato dalle industrie produttrici di pannolini per collaudarli addosso ai bambini: escrementi sintetici composti da una miscela di cellulosa in polvere, crusca, resina e coloranti sciolti nell’acqua, brevettati dalla ditta statunitense Kimberly-Clark (prima si usavano purè di patate, burro di arachidi o torta di zucca, ma il test non era attendibile al cento per cento perché le sostanze si liquefacevano prima delle feci). Per testare gli sciacquoni la società giapponese Toto usa preparati di pasta miso (miscuglio di fave di soia fermentate, riso e sale), particolarmente indicato perché la morbidezza del materiale consente di modificare forma e consistenza per simulare tutte le possibilità, dal galleggiamento all’affondamento.
• Coproliti. Nel collezionismo degli escrementi fossili, di varie dimensioni, dalle palline degli invertebrati a quelli enormi dei dinosauri, il valore, fino a 400 euro, cambia in funzione dell’animale di origine e dell’età fossile.
• Puzza. Etiquette, pillola giapponese a base di tè verde, funghi e zucchero, per evacuare escrementi inodori. Risultato assicurato dal bugiardino: "Dopo tre o quattro giorni devi mettere il naso nella cacca per sentirne l’odore".
• Pirandello. ”Pulizia, oh! Non più di quanto basta, con un po’ d’acqua in un bugliolo di latta, di quelli col manico di ferro che ti permette di portane due alla volta, uno per mano, questo per le mani e la faccia, quest’altro per il culo e i coglioni. Basta, credi, per non ridurti proprio come una bestia, e ti porti intanto l’odore del tuo corpo, che si mescoli con quello della tua masserizia, che formano, insieme, l’odore della tua casa e della tua vita. Guai quando si perdono questi due odori: allora, una casa e una vita non sanno più di niente, o del profumo che tu vi spruzzi con la pompetta. Sentirà bene all’odorato, ma tu non hai più un corpo che al naso io possa riconoscere per tuo” (Pirandello Foglietti inediti).
• Minisonde. La necessità di liberare completamente l’intestino del paziente prima di un intervento chirurgico dipende dal contatto elettrico innescato dalla minisonda, che, in presenza in particolare del metano, infiammabile, può far scoppiare l’intestino.
• Stefano Cagliano è medico, giornalista e divulgatore scientifico. Collabora con ”Panorama”, ”La Stampa”, ”Prometeo”. Tra le sue pubblicazioni ”Dieci farmaci che sconvolsero il mondo” (Roma-Bari 1989), e ”Guarire dall’omeopatia” (Venezia 1997). Il libro è un saggio sulla cacca scritto con la competenza del medico e il gusto del letterato, dove il tema è affrontato da diverse prospettive (storica, letteraria, medica, psicoanalitica, sociologica, di costume). Divertente, ma insieme aspro e critico sui paradossi del consumismo.