Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 18 maggio 2002
Percentuali
• Percentuali. Sei bambini di strada su cento sono nati in strada.
• Detto delle prostitute-ragazzine thailandesi: "A dieci anni sei giovane, a venti sei vecchia, a trenta sei morta".
• Luogo d’abbordaggio dei pedofili: il MacDonald’s della Gara du Nord, la Stazione Nord di Bucarest.
• Costi. Un litro di colla da sniffo costa trentamila lei, circa un euro e mezzo.
• Salario medio: l’equivalente in lei di cento euro.
• Motivo della scelta delle fogne come rifugio: vi scorrono i tubi del teleriscaldamento e c’è una temperatura di circa trenta gradi anche quando, d’inverno, fuori fa meno venti.
• Abitanti di Bucarest: 2.500.000.
• All’istituto per minori di Tatarai, mezz’ora dal centro di Bucarest: un’anziana inserviente mostra ai visitatori occidentali un bambino dagli arti non sviluppati, praticamente una testa su un tronco, lasciandolo cadere sul materasso e vantandone la capacità di rialzarsi da solo.
• Bovitoare. Ai funerali rumeni prendono parte ancora, soprattutto nelle zone rurali, le bovitoare, prefiche che piangono tre giorni di seguito per tenere lontani gli spiriti.
• Nell’estate del ’99. Quando ci fu la famosa eclissi di sole, alcuni contadini, pensando che fosse l’ora della fine del mondo, ammazzarono le bestie e si chiusero in casa.
• Vasini. Nella casa delle suore di Maria Teresa di Calcutta, una delle migliori, vasini da notte a forma di cagnolino.
• Negli orfanotrofi romeni. Ci sono 150.000 bambini.
• In Romania. 6.000 attività commerciali (dalla pizzeria alla fonderia) italiane.
• Proverbio giapponese: "Un viaggiatore non conosce la vergogna".
• Il palazzo di Ceauçescu. Costruito abbattendo un intero quartiere in centro a Bucarest, ha 1.500 stanze, distribuite su 11 piani, i primi 2 interrati come rifugio antiatomico, per un totale di 270.000 metri quadrati di superficie, tra i vari locali un padiglione per i cani.
• Il palazzo di Ceauçescu. Questa la denominazione ufficiale: Casa del Popolo.
• Preferenze. Ceauçescu amava farsi proiettare, nel salone riservato alla visione privata dei film, soprattutto Kojak.
• Orsi imbalsamati. Tra i trofei di caccia di Ceauçescu 385 orsi, parte dei quali fatti imbalsamare ed esposti.
• 2.000 lei. Per evitare l’invasione della Gara du Nord da parte dei senzatetto, bambini compresi, il governo l’ha sgomberata con una spettacolare azione di polizia e poi interdetta a chi non è in possesso di biglietto ferroviario o non paghi il biglietto d’ingresso, 2.000 lei.
• Beautiful Boy. "La vita è quello che accade mentre sei occupato a fare altri progetti" (John Lennon, Beautiful Boy).
• Medie. In media un turista sessuale miete un centinaio di prede.
• Strade. Tra i vari volontari a Bucarest, il clown parigino Miloud Oukili, che ha fondato l’associazione Parada con cui insegna, tra l’altro, attività circensi: come terapia socializzatrice e come forma di lavoro di strada.
• Oukili: "Purtroppo per uno che recuperi dieci nuovi appaiono in strada".
• Favole. "Come nella favola di Pollicino. Dove i genitori sono costretti ad abbandonare i sette figli nel bosco poiché ”non hanno di che mangiare e non vogliono vederli morire di fame sotto i loro occhi”".
• Julia. A scuola parla male di Ceauçescu che vive nel lusso mentre il popolo fa la fame, e dice di avere sentito queste cose in casa: così, quando vi torna, i genitori sono ormai stati deportati.
• Detto pre-’89: "Una persona su quindici è membro della Securitate e quattordici persone su quindici sono informatori".
• Piata Unirii, piazza dell’Unità. Fatta costruire da Ceauçescu nel centro della capitale, può contenere un milione di persone.
• La Romania. il paese europeo col più alto tasso di aids pediatrico.
• Visite. "Alla caduta del Regime, quando alcune delegazioni americane fanno visita agli orfanotrofi e agli ospedali di alcune città romene, registrano la presenza di una sola siringa – ”di quelle grosse in vetro con l’ago enorme” – per interi padiglioni".
• Studi. "In uno studio fatto un paio di anni fa, da una équipe di medici americani, emerse che il 94% delle persone affette dal virus dell’hiv in Romania erano
• Estati. Durante il periodo estivo le fogne, dove si soffoca per il caldo, vengono abbandonate.
• Macchie. Si dice che tra le varie fobie di Ceauçescu ci fosse quella di essere ucciso dalla Cia con veleno spruzzato sui vestiti. Per questo non indossava mai un indumento due volte e dopo averlo indossato, a scanso di errori, lo faceva macchiare con una sostanza rossa indelebile.
• Nel 2000. Secondo stime governative, 20.000 ricoveri per morsi da cane randagio.
• Agricoltura. Tra le soluzioni prospettate per liberare Bucarest dai circa 300.000 cani randagi quella di cremarli e utilizzarne le ceneri come concime.
• Spazi. "Quando il dolore ti scava dentro, tanto maggiore è lo spazio per contenere poi la gioia" (Romano Battaglia).
• Tra i piatti tipici della cucina povera romena: la mamaliga, una specie di polenta.
• Nomi. Ceauçescu nasce a Scornicesti, sulle rive dell’Olt, il 26 gennaio del 1918, in una famiglia povera, decimo di dieci fratelli. Il padre, alcolizzato, gli dà il nome del terzogenito, Nicolae, dimenticandosi di averlo già usato.
• Leggende sulla formazione di Ceauçescu: emigrato a Bucarest, dove, alla Gara du Nord, si dedica a furtarelli, ruba una valigia, trova il Capitale e ne rimane folgorato.
• Definizioni di Ceauçescu. Date da se stesso (o dai propagandisti di regime): "Luce della Romania", "Pensiero del Danubio".
• Definizione di Ceauçescu. Data dallo scrittore Norman Manea: "Il clown tiranno".
• Detto del regime: "I figli dei capi diventeranno i capi dei nostri figli".
• Nemesi. Elementi psicotici intravisti nelle politiche di Ceauçescu e forse legati alla sua infanzia difficile: recluta tra i giovani più duri usciti dagli orfanotrofi i membri della Securitate, attua massicci internamenti dell’infanzia a rischio, inaugura campagne per l’aumento della prole con pene fino a 25 anni per chi pratica l’aborto.
• Ceauçescu e la moglie, Elena Petrescu. Vengono giustiziati il 25 dicembre 1989 con 180 colpi di fucile.
• Murales. Su palazzi di Brasov, meta turistica per via del castello che la leggenda vuole sia di Dracula, murales rivelanti traumi infantili da abusi.
• Nomi. Ceauçescu nasce a Scornicesti, sulle rive dell’Olt, il 26 gennaio del 1918, in una famiglia povera, decimo di dieci fratelli. Il padre, alcolizzato,
Certezze. "Perché quando un bambino dopo averti dato la buona notte se ne va a dormire, aprendo un tombino, hai la certezza che non potrai più essere lo stesso".
• Questo libro, introdotto da Maria Rita Parsi, psicologa e fondatrice del Movimento Bambino, per sottotitolo "Viaggio nell’ultimo Girone dell’infanzia violata", è pervaso da una costante umana pietas anche se fondamentalmente privo di speranza. Come, del resto, la situazione dei bambini delle fogne di Bucarest. Massimiliano Frassi opera in associazioni di volontariato non governative. Gli autori delle foto sono Attilio Solzi e Paola Galli.