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 2001  dicembre 12 Mercoledì calendario

1616 - Il gesuita Famiano Strada, nelle sue ”Prolusiones Academicae”, consiglia ”agli amanti separati dal rigore delle loro famiglie di servirsi della simpatia manifestata l’un per l’altro mediante due aghi della bussola”

• 1616. Il gesuita Famiano Strada, nelle sue ”Prolusiones Academicae”, consiglia ”agli amanti separati dal rigore delle loro famiglie di servirsi della simpatia manifestata l’un per l’altro mediante due aghi della bussola”. Muovendo gli aghi con la forza dei sentimenti, dovrebbero riuscire a comunicare a distanza.
• 1684. L’astronomo inglese Robert Hooke presenta un ”Mezzo per far conoscere il proprio pensiero a grande distanza”. Hooke descrive un dispositivo di trasmissione di segnali per mezzo di semafori. Nel 1667 Hooke aveva presentato il telefono ”a funicelle” (quello con i bicchierini, chiamato anche il ”telefono degli innamorati”): ”Utilizzando un filo teso, ho potuto trasmettere istantaneamente il suono a grande distanza”.
• 1690. Il fisico francese Guillaume Amontons realizza, nel parco del Jardin du Luxembourg, a Parigi, il primo esperimento di comunicazione per mezzo di semafori. Lo descrive così: «Il segreto consisteva nel disporre, in una serie di stazioni consecutive, delle persone che, utilizzando dei cannocchiali, dopo aver individuato dei segnali provenienti dalla stazione precedente, li trasmettevano alla successiva e così via».
• 1774. In Francia G.L. Lesage tenta di realizzare un ”télégraphe électrostatique”.
• 1790. Claude Chappe, un giovane fisico francese, mette a punto un progetto di telegrafo ottico per ”mettere il governo in grado di trasmettere i suoi ordini a grande distanza nel minor tempo possibile”. Presenta il progetto all’Assemblea legislativa, chiedendo che glielo lascino realizzare. Il primo messaggio che trasmette, il 2 marzo 1791 nella Sarthe (regione della Loira), recita: ”L’Assemblea nazionale ricompenserà gli esperimenti utili al pubblico”. Due anni dopo, il 31 agosto 1794, la Convenzione userà per la prima volta le linee, installate da qualche mese: Ricevuta la notizia della restituzione della città di Condé-sur-l’Escaut alla Repubblica, ordinerà di cambiarne il nome in Nord-Libre. Il telegrafo ottico sarà utilizzato dall’Ammiragliato britannico tra il 1796 e il 1808 per collegare Londra a quattro porti. Tra il 1830 e il 1845 avranno reti ottiche anche Prussia, Svezia, Russia, Spagna. Il telegrafo ottico durerà per circa mezzo secolo.
• fisici inglesi William Cooke e Charles Wheatstone iniziano a collaborare per realizzare un sistema di trasmissione che utilizzasse l’elettricità. Nello stesso anno, in America, il governo federale indice una gara d’appalto per la costruzione di una rete di telegrafia ottica. Samuel Morse, professore di disegno all’Università di New York, ne approfitta per proporre il suo prototipo di telegrafo elettrico a cui lavora da due anni, nel tempo libero. La telegrafia elettrica veniva studiata in tutta Europa già dal 1825: un diplomatico russo, il barone Schilling, mettendo in pratica le scoperte sull’elettromagnetismo, aveva realizzato un apparecchio dotato di cinque aghi che, muovendosi, indicava le lettere dell’alfabeto su dei quadranti. Cooke aveva lavorato su un prototipo ispirato alla macchina di Schilling. Il telegrafo di Morse è molto più pratico perché, invece di spostare aghi, emette segnali codificati, per mezzo di una leva a molla azionata a mano. Chiudendo e aprendo il circuito, si inviano due segnali all’apparecchio ricevente: uno lungo, e uno breve. E’ il codice Morse. Dopo averlo presentato a Washington, lo porterà in Europa, ma a Londra Cooke e Wheatstone avevano già brevettato il loro sistema, tecnicamente quasi identico. Morse ripiegherà allora brevettandolo a Parigi nel 1838, poi in America, nel 1840. Nel 1838 l’inglese Cooke propone alla compagnia ferroviaria Great West Railway l’installazione di una rete di tredici miglia che seguisse i binari. In Inghilterra il telegrafo verrà sviluppato dai privati, tanto che la Corona appalterà a privati la gestione della rete pubblica.
• 1844. Samuel Morse inaugura la prima linea interurbana statale (Washington-Baltimora). Nominato direttore delle Poste, si accorge delle lentezze del Congresso nel finanziare la costruzione della rete, che finisce per passare ai privati. Nel 1866 la Western Union unificherà la rete americana, lunga 37.000 miglia e dotata di 22.000 uffici telegrafici. In Europa le reti nazionali inizieranno a collegarsi a partire dal 1849, dieci anni dopo l’installazione della prima linea nazionale, in Inghilterra. Nel 1850 alla Posta centrale di Londra apre il primo ufficio telegrafico e viene posato un cavo attraverso la Manica. I primi ad utilizzare il servizio saranno soprattutto gli operatori di Borsa, seguiti dai giornali e dalle ferrovie. Nel 1858 un collegamento transatlantico unirà Londra alle Indie. Nel 1865, a Parigi, verra creata l’Unione telegrafica internazionale.
• 1856. L’italiano Antonio Meucci realizza la prima linea telefonica della storia, tra la sua fabbrica di candele, a Staten Island, New York, e la camera da letto della moglie malata. Pare che gli venne in mente di poter trasmettere la voce umana per mezzo dell’elettricità durante il periodo che passò a Cuba. Emigrato nel 1833, nel 1850 lavorava come meccanico teatrale e a tempo perso curava i reumatismi con l’elettroterapia. Aveva messo una linguetta di rame in bocca a un paziente, e un’altra vicina al suo orecchio. Quando lasciò passare la corrente, il paziente gridò, e lui che era nella stanza accanto sentì la voce dell’uomo proprio nel suo orecchio. Meucci fece brevettare il suo apparecchio nel 1871, e chiese al presidente della District Telegraph Co. di New York di provare la sua invenzione. Non gli diedero ascolto e non gli restituirono i disegni che aveva presentato. Tra i consulenti della compagnia c’era un anche un fisiologo immigrato dalla Scozia, di nome Alexander Graham Bell.
• 1876. Il 14 febbraio, a Washington, due inventori presentano contemporaneamente un brevetto per il telefono: sono Alexander Graham Bell e Elisha Gray. La paternità del telefono è attribuita a Bell perché Gray presentò solo una richiesta provvisoria di brevetto. Meucci ricorrerà alla giustizia per farsi riconoscere come inventore del telefono: la Corte suprema gli diede ragione nel 1886, ma ormai il brevetto era scaduto da tredici anni, e l’italiano, in ristrettezze economiche, non lo aveva rinnovato. Bell nel frattempo aveva già imposto il suo modello sul mercato e venne riconosciuto come l’inventore del telefono. Secondo la leggenda, comunque, la prima conversazione telefonica, almeno con il sistema di Bell, fu questa. Rivolgendosi al suo assistente, lo scozzese disse: ”Signor Watson, venga qui, ho bisogno di lei”.
• 1877. Bell installa la prima linea telefonica privata a Boston, tra lo studio di un certo Williams e la sua casa in periferia. Il telefono inizialmente veniva usato solo per comunicazioni di lavoro. Nel 1879 a Pittsburgh su 300 linee 294 erano intestate a professionisti, la altre sei a imprenditori che vogliono collegarsi con la loro fabbrica da casa. Prima dell’avvento del telefono ci fu una certa diffusione delle linee telegrafiche private. Tra il 1870 e il 1885 l’American District Telegraph Company di New York fornì a migliaia di abbonati un servizio di chiamata telegrafica. Gli utenti avevano a disposizione alcuni servizi (fattorino, polizia, pompieri...) che potevano richiedere alla centrale, dando un certo numero di giri di manovella per ognuno. Questo servizio di chiamata telegrafica è il primo servizio di telecomunicazione privata per il grande pubblico. All’inizio della sua storia il telefono, più che per conversare, veniva usato soprattutto per impartire ordini. All’inizio del secolo, i primi cento alberghi newyorkesi avevano 21mila telefoni, più di tutta la Spagna.
• 1878. Prima centrale telefonica a New Haven, nel Connecticut.
• 1879. Parigi è la prima città europea a realizzare una rete telefonica. T.A. Edison inventa il telefono da muro.
• 1881. Durante l’Esposizione elettrica di Parigi due sale del Palazzo dell’Industria vengono attrezzate con il Teatrofono. Gli impianti telefonici permettono di ascoltare l’Opéra e la Comédie-Française. Il successo è notevole e nel 1882 gli abbonati parigini al telefono raddoppiano.
• 1884. Prima linea telefonica interurbana tra Boston e New York. Nello stesso anno Herman Hollerith inventa la macchina meccanografica, una tabulatrice selezionatrice di schede perforate. E’ il primo sistema di gestione elettromeccanico dell’informazione. La macchina verrà usata nelle grandi imprese per le statistiche e la contabilità, ma soprattutto dopo la seconda guerra mondiale sarà alla base della nascita dell’informatica. L’impresa creata da Hollerith diventerà, dopo alcune trasformazione, l’Ibm.
• 1887. Il fisico tedesco Heinrich Hertz riesce a individuare e a produrre sperimentalmente e delle onde elettromagnetiche, che da allora portano il suo nome.
• 1889. Almon Brown Strowger, un impresario di pompe funebri di Kansas City, Missouri, inventa il primo centralino telefonico automatico. Costruisce l’apparecchio per impedire che tutte le chiamate dirette a lui finissero al suo concorrente, avvantaggiato dal fatto che la moglie era telefonista al centralino manuale della città. Il primo modello di centralino automatico era costruito con due matite, degli spilli e dei colletti rigidi per camicia impilati l’uno sull’altro. Il primo modello commerciale arriva nel 1892 e il brevetto definitivo è del 1895. Nel 1950 il modello Strowger è in uso nel 55 per cento delle linee telefoniche mondiali. Nel 1974 lo usava ancora il 98 per cento della rete inglese. L’ultimo centralino Strowger della rete francese viene smantellato a Bordeaux nel 1979. W.Gray brevetta il primo telefono publico a monete.
• Bologna Guglielmo Marconi pensa ad un modo di trasmettere le onde hertziane su grandi distanze. Costruisce un apparecchio e compie degli esperimenti a Villa Grifone, di proprietà dei suoi genitori. Augusto Righi, il docente universitario che gli fa conoscere le onde elettromagnetiche, lo scoraggia: ”I tuoi tentativi di utilizzarle su distanze superiori ai 100 metri sono senza speranza”. Ma non è il solo, ecco cosa gli scrive lo stesso Hertz (poco prima di morire, nel 1894): ”Caro signor Guglielmo Marconi, so che Lei sta lavorando per trovare applicazione alla mia idea sulle onde hertziane, come sono state benevolmente chiamate. Vorrei suggerirLe di non insistere nel suo tentativo. Mi pare del tutto inutile pensare ad un’utilizzazione pratica della teoria che ha occupato con fatica i miei giorni”. Marconi insiste, nel giugno 1897 è a Londra dove terrà la prima conferenza sulla radiotrasmissione.
• dicembre Guglielmo Marconi invia il primo segnale radio attraverso l’Atlantico. Il segnale che viene inviato, da una stazione in Cornovaglia, Scozia, a una a Terranova, Stati Uniti, è la lettera ”S”.
• 1904. Il professore universitario inglese Ambrose Fleming deposita il brevetto del diodo. E’ un tubo di vetro in cui è ricavato il vuoto, dotato di due elettrodi, un filamento incandescente e una piastra, che permettono di rilevare le onde elettromagnetiche.
• 1906. Lee De Forest, un ricercatore americano, migliora il diodo aggiungendovi un terzo elettrodo (triodo). In questo modo il tubo può fungere da rilevatore e stabilizzatore del segnale: verrà chiamato ”audion” o valvola termoionica. La scoperta del triodo è fondamentale per la diffussione della radio e delle telecomunicazioni e rappresenta il punto di partenza dell’elettronica. Infatti, sempre nel 1906, il docente universitario Reginald Fessender, collaboratore di Edison, inizia a lavorare sulla trasmissione del suono e capisce che la cosa è possibile solo sostituendo alle onde attutite, utilizzate nella radiotelegrafia, delle onde mantenute ad ampiezza costante. Con la collaborazione dei laboratori della General electric De Forest, nel 1906, in Massachussetts, realizza la prima trasmissione radiofonica. Quelli della Ge non credevano nel progetto, e glielo affidarono solo perchè lo ritennero ”abbastanza folle da intraprenderlo”. De Forest, l’inventore del triodo, figlio di un pastore, ha una visione messianica dell’uso della radio. Scrive nel suo diario: ”Il mio compito attuale (particolarmente piacevole) è di diffondere dolci melodie ’a spaglio’ in tutte le città e i mari, in modo che i marinai lontani possano ascoltare, attraverso le onde la musica di casa loro”. Il significato originario del termine americano ”broadcast” è proprio ”seminare grano a spaglio”. Nel 1908 parte con la moglie pianista (poi divorziò e sposò una soprano) per Parigi, e trasmise, con grande successo di pubblico, un programma sonoro a 800 chilometri di distanza usando la torre Eiffel come antenna. Di ritorno a New York trasmette un appello per il voto alle donne e nel 1910 un concerto di Caruso in diretta dal teatro Metropolitan. Dopo aver inaugurato la trasmissione dei giornali radio, nel 1914 la De Forest Radiotelephone Company si troverà in così gravi difficoltà economiche che il fondatore sarà costretto a vendere i brevetti della valvola termoionica alla At&t.
• 1906. Il russo Boris Rosing sviluppa il primo rudimentale sistema televisivo: un tubo a raggi catodici con un disco di memorizzazione.
• 1909. In California Charles Harrold, professore universitario, trasmette un bollettino settimanale d’informazione e musica.
• 1910. La torre Eiffel trasmette due volte al giorno il segnale orario ai parigini.
• 1916. David Sarnoff, un tecnico della American Marconi, manda questa nota al suo direttore: ”Argomento: radio music box. Sto riflettendo su un progetto di sviluppo che farebbe della radio un bene di consumo domestico come il piano e il fonografo. L’idea è di portare la musica nelle case grazie alla telegrafia senza fili”. Naal 1912 Sarnoff, telegrafista, ricevette il messaggio del naufragio del Titanic: avvisò tutte le navi che riuscì a raggiungere, informò la stampa e per 72 ore fu l’unico contatto tra i sopravvissuti e l’America, Nel 1920 ripresentò il suo progetto, aggiungendovi alcune note economiche: gli acquirenti della ”music box” si sarebbero dovuti abbonare al mensile ”Wireless Age” che avrebbe pubblicato i palinsesti delle trasmissioni. L’investimento nei programmi sarebbe stato bilanciato dalla vendita degli apparecchi riceventi e gli incassi della stampa (abbonamenti e pubblicità). Sarnoff farà carriera e arriverà ai vertici della Rca.
• 1919. La Marina mercantile americana vuole far approvare dal Congresso una legge che le attribuisca il monopolio sulle radicomunicazioni. Non passò: i militari e i politici americani però, iniziarono a temere che attraverso la American Marconi gli inglesi potessero conquistare il controlo delle radiocomunicazioni marittime. Chiesero quindi di ”naturalizzare” la filiale americana della società. Marconi, alla fine del 1919, accettò di vendere i suoi interessi ad una nuova società, l’Rca, Radio Corporation of America. L’At&t e la General Electric ne divennero gli azionisti principali: nel 1931 la Westinghouse riunirà il cartello diventando azionista della Rca.
• 1920. Il 31 agosto William E. Scripps, proprietario del quotidiano ”Detroit News”, comincia a trasmettere dalla redazione del giornale, un notiziario quotidiano e musica registrata. La programmazione viene pubblicata regolarmente sul quotidiano, i radioamatori in ascolto sono circa cinquecento. Un lettore del ”News” scrive al giornale: ”Avevamo invitato i nostri amici a casa per ascoltare il concerto radiotrasmesso. Nel momento in cui si cominciò a trasmettere un valzer, ci mettemmo a ballare”. In Francia, dal Natale 1921, la stazione della torre Eiffel trasmette una programmazione regolare.
• 1922. Nasce la Bbc (British Broadcasting Corporation). A novembre le stazioni americane sono cinque: in otto mesi diventeranno 455.
• 1923. Il russo-americano Vladimir Kosma Zworkyn realizza in laboratorio la trasmissione , totalmente elettronica, delle immagini. Usa una telecamera e un apparecchio ricevente. I dirigenti della Westinghouse gli dicono ”di mettersi a lvorare su qualcosa di più utile”, cioè il cinema sonoro.
• 1925. La trasmissione sperimentale delle immagini si sviluppa usando una tecnologia meccanica: un disco forato (detto di Nipkow), fa cadere la luce a una cellula fotoelettrica che trasmette via radio i segnali. Il tedesco Max Dieckmann riesce a trasmettere immagini, ma sono solo ombre composte da 50 linee. Altri esperimenti ”meccanici” verranno compiuti dal connazionale Ernst Ruhmer e dal francese Georges Rignoux: riusciranno a trasmettere le lettere ”E” o ”H”. Nello stesso anno John Logie Baird, in Inghilterra, costituisce la prima società televisiva del mondo: la ”Television Limited”, capitale iniziale 500 sterline.Pochi mesi dopo la fondazione, chiede al Post Office inglese l’autorizzazione a trasmettere, ma gli verrà rifutato a causa dell’opposizione della Bbc. Baird lancerà ugualmente una campagna pubblicitaria che ha per tema ”la televisione per tutti” e ”la televisione in ogni casa”.
• 1926. Rca, General Electric e Westinghouse creano una società specializzata nella gestione e programmazione di stazioni radio: la National Broadcasting Corporation (Nbc). L’anno dopo, diverse stazioni indipendenti si raggruppano in una seconda rete, la Columbia Broadcasting Corporation (Cbs).
• 1927. La Philco costruisce la prima autoradio a valvole.
• settembre partono le prime trasmissioni sperimentali della tv inglese di Baird (sempre meccanica): sole 30 righe ma immagini distinguibili. Finalmente prendono quota le scoperte di Zworkyn sulla televisione ”elettronica”. L’inventore mette a punto il tubo catodico (cinescopio) e, due anni dopo, il tubo analizzatore (iconoscopio).
• 1930. La tv di Baird sincronizza immagini e suoni. Il primo ministro MacDonald, uno dei primi spettatori, lo ringrazia per quel ”miracolo straordinario”.
• 1931. Baird ha venduto meno di 1.000 apparecchi ma, in collaborazione con la Bbc, realizza i primi programmi televisivi: un’opera di Pirandello e la trasmissione, in diretta, del Derby. Durante un viaggio in America, Baird dichiara: ”Non c’è futuro per un sistema televisivo che utilizzi il tubo catodico”.
• 1933. Edwin Armstrong inventa la radio a modulazione di frequenza, dopo dieci anni di ricerca su commissione della Rca. La compagnia decide di non sviluppare l’idea per dedicarsi alla tv. Alla fine della guerra Sarnoff, diventando dirigente della Rca, si appropria della tecnologia. Armstrong gli fa causa per le royalties: dopo cinque anni di processi, sconfitto e disperato, si butta dal trentesimo piano. La Bbc scopre la tv elettronica e si rende conto che il sistema meccanico di Baird è nettamente inferiore (le immagini trasmesse con la tv elettronica hanno sono composte dal triplo delle linee e le immagini al secondo sono il doppio).
• novembre la Bbc inaugura un servizio televisivo permanente. Per risolvere la diatriba tra la tv elettronica di Zworkin e quella meccanica di Baird, le trasmissioni vengono effettuate a settimane alterne con gli impianti dell’uno e dell’altro. Nel febbraio 1937 la Bbc abbandona il sistema di Baird e sceglie l’elettronica. Lo Z-1 è il primo computer elettromeccanico, lo inventa il tedesco Konrad Zuse. I nazisti non gli finanziano lo sviluppo della macchina e lui fugge in Svizzera.
• 1937. George Stibitz, dei laboratori Ibm, introduce l’uso dei relè telefonici nelle macchine calcolatrici. Indicando l’aperto-chiuso, il relè telefonico diventa l’elemento di un calcolatore binario. Stibitz realizza il primo esperimento di telecalcolo: un terminale collegato via telefono gli consente di interrogare il suo calcolatore distante 300 chilometri.
• 1939. In America Howard H. Aiken, laureato di Harvard, realizza con l’Ibm un altro calcolatore meccanico: l’Ascc, Automatic sequence controlled calculator. E’ una macchina più evoluta delle precedenti e memorizza i dati su schede o nastri perforati. Prime trasmissioni teelevisive in America, in occasione dell’Esposizione mondiale di New York: verranno sospese all’inizio della guerra e riprenderanno nel 1946.
• 1940. La Bbc manda in onda la prima trasmissione televisiva a colori. All’inizio della guerra la tv inglese trasmette regolarmente a 20-25 mila televisori in tutto il Paese.
• 1944. Il primo computer elettromeccanico è l’Harvard Mark I dell’Ibm, sviluppato da Howard H. Aiken.
• 1945. Grace Murray Hopper, contrammiraglio della Marina americana, una delle prime programmatrici, lavorando su un Mark I difettoso, trova una falena bruciata nei circuiti. Da allora, gli errori di programmazione prendono il nome di ”Bug”, insetti.
• febbraio. Eniac (Electronic Numerical Integrator and Calculator) è il primo elaboratore elettronico, costruito per fini militari in America. Finanziato per oltre 450mila dollari, ha il compito di calcolare le tabelle balistiche di ogni tipo di proiettile e di cannone. Assorbe 174 Kw, pesa 30 tonnellate e ha 17.468 valvole.
• 1947. Il 16 dicembre ai laboratori Bell nasce il primo transistor, costruito con una sfoglia d’oro stesa su un triangolo di plastica e i circuiti sono fatti di germanio. La ricerca era partita nel 1945, diretta dal fisico Bill Shockley, con l’aiuto dei colleghi Walter Brattain e John Bardeen, dell’Università del Minnesota. L’importanza del transistor (che è una contrazione dei termini transconductae resistor), sta nel fatto che oltre ad essere molto più piccolo delle valvole, permette di amplificare i segnali elettrici.
• 1949. Lo scienziato John Turkey conia il termine ”bit”, come unità di misura nella trasmissione dati.
• 1950. L’UnivAC-1 della Remington è il primo computer realizzato per scopi commerciali. Pesa 5 tonnellate e ha 5.400 valvole miniaturizzate che vengono raffreddate ad aria e successivamente con un circuito ad acqua. L’UnivAC-1 viene impiegato nelle prime proiezioni nelle elezioni presidenziali del 1952 (presidente Eisenhower). Si accoppia per la prima volta un computer a uno schermo tv. Nello stesso anno A.C: Nielsen inventa il sistema di rilevamento degli ascolti radio-tv.
• 1953. L’Ibm presenta il primo calcolatore elettronico di grandi dimensioni prodotto in serie. E’ il 701, progettato da Robert Oppenheimer e John von Neumann. Prime trasmissioni commerciali della tv americana. Sono in vendita le prime segreterie telefoniche ”Peatrophone” della AT&T (funzionava con due piccoli giradischi).
• 1954. Iniziano le trasmissioni della Rai.
• 1955. Dalla seconda metà degli anni ’50 i computer a valvole cedono il posto a quelli a transistor (computer della ”seconda generazione”). L’americana Regency mette in vendita la prima radio a transistor, la Tr-1, piccola, tascabile e personale. Il mercato americano degli apparecchi radio (che era ormai saturo, visto che ogni famiglia aveva almeno due apparecchi) aumenta di quattro volte tra il 1954 e il 1962 e di sette fino al 1972.
• 1956. Nasce la Tv in differita. Viene costituito il sistema di difesa aerea statunitense ”Sage” (Semi-Automatic Ground Enviroment): costituito da 24 centri radar, è diretto da un computer Ibm in una base dell’Aeronautica americana nel New Jersey. E’ composto da 55.000 valvole e pesa 275 tonnellate, per un costo di oltre cinque milioni di dollari. ”Sage” rappresenta la nascita della tele-elaborazione informatica. In Francia si impone lo standard Secam per la tv a colori. Viene posato il primo cavo telefonico sottomarino, il Tat 1, tra la Scozia e Terranova. Permetteva solo 36 comunicazioni telefoniche contemporanee.
• 1957. Il presidente americano Eisenhower istituisce l’Arpa (Advanced Research Project Agency), il cui scopo è quello di permettere lo sviluppo in campo scientifico e tecnologico. L’Unione Sovietica lancia lo Sputnik.
• 1958. Il 12 settembre Jack Kilby della Texas Instruments e Robert Noyce della Fairchild integrano un gran numero di circuiti elementari su una piccola superficie di silicio: era nato il circuito integrato. La Sperry Rand presenta a Filadelfia il Larc (Livermore Automatic Research Computer): è sei volte meno ingombrante del primo UnivAC. L’Ibm presenta il suo primo computer realizzato a transistor, chiamato 7070. In Unione Sovietica divengono operativi i primi computer a valvole come il Mesm (1950), il Besm-I (1952), l’M 20 (1956), ed il Kiev (1959). La Divisione Elettronica dell’Olivetti presenta alla Fiera di Milano il primo calcolatore elettronico a transistor italiano, l’Elea 9003. Alla fine dell’anno il primo Elea 900 viene installato a Marzotto Valdagno.
• 1960. La Sony produce la prima TV a transistor.
• 1962. Il 10 luglio la Nasa lancia Telstar 1, il primo satellite per telecomunicazioni. Europa e America possono usarlo solo per 20 minuti a testa. Una delle prime utilizzazioni sperimentali sarà la trasmissione di un’immagine televisiva ricevuta in Francia, l’11 luglio, dal Francia dal Radôme (contrazione di radar e dome) di Pleumeur-Bodou, sulla Côtes d’Armor, in Bretagna.
• 1964. Ibm realizza il primo programma di videoscrittura. Il satellite Syncom III garantisce la parziale copertura televisiva mondiale dei giochi olimpici di Tokyo.
• 1965. L’Agenzia del Pentagono Arpa comincia a lavorare sul progetto di una rete di computer collegati (Arpanet): è la madre di Internet. Nel 1965 si riuscì a piazzare su 16 mm quadri di silicio (un chip) alcune decine di ”equivalenti di transistor” (tecnologia Msi, Medium scale integration).
• 1966. La Xerox lancia Telecopier, primo fax commerciale.
• 1968. Il 9 dicembre viene presentato al mondo il primo mouse: il suo inventore è Doug Engelbart. Il primo modello è una scatolina di legno dotato di una rotella.
• 1969. Il Primo ottobre quattro computer collegati tra loro (University of California Los Angeles, Sri, University of California Santa Barbara e University of Utah) sono i primi nodi Arpanet a collegarsi. Il computer Honeywell 516 Imp numero 1 dell’Ucla, trasmise al gemello numero 2 della società Sri i caratteri ”L”, ”G” e ”O”: è nata la retee che diventerà Internet.
• 1970. Appare la ”terza generazione” di computer. La loro caratteristica è quella di usare i circuiti integrati che concentrano transistor e resistenze su un’unica piastra (chip) di silicio. Si superano i mille elementi ”transistor equivalenti” per singolo chip (Lsi, Large scale integration). Oltre a ridursi costi e ingombri, cresce la potenza di calcolo: ogni volta che si dimezzano le distanze in un circuito, la velocità raddoppia. A luglio Arpanet ha altri quattro nodi (Mit, Sdc, Rand Corporation e Bbn).
• 1971. Alan Shugart, dell’Ibm, crea il primo floppy disk. L’Intel produce il 4004, il primo microprocessore, alla base dello sviluppo della microinformatica (cioè dei computer da casa). I Pentium Pro di oggi discendono direttaamente dal 4004.
• 1972. Motorola presenta il primo telefono portatile. Nasce la posta elettronica. Il software viene scritto da Ray Tomlinson, che introduce il segno di interpunzione @ (at o chiocciolina). Scelse questo carattere perché era sicuro non fosse contenuto in nessun nome.
• 1973. Robert Metcalfe inventa Ethernet, il nuovo sistema per il collegamento dei computer in reti locali. Viene introdotto l’Ftp (File Transfert Protocol), che gestisce la trasmissione dei dati in rete. In Italia nasce la rete di telefonia mobile Rtmi (Radio telefono mobile integrato): non si può chiamare direttamente un abbonato e si deve passare obbligatoriamente attraverso un operatore. Problema: passando da una cellula all’altra della rete la comunicazione si interrompeva.
• 1974. Vint Cerf e Bob Kahn pubblicano ”A protocol for Packet Network Interconection” che pone le basi dell’architettura di comunicazione Tcp/Ip, la trasmissione a ”pacchetti di dati” con cui funziona Internet. Motorola produce il microprocessore 6800. La versione 68000 sarà nel primo Macintosh. I Mac di oggi usano il Motorola PowerPC.
• 1976. Steve Jobs e Steve Wozniak producono, nel loro garage, Apple I è il primo personal computer della storia. La regina Elisabetta spedisce la sua prima e-mail.
• 1977. In aprile esce Apple II, primo pc in vendita (a 1.298 dollari). In vendita anche, a 795 dollari, il Commodore Pet.
• 1978. Si realizzano i primi effetti speciali digitali per la tv: la sigla del telefilm poliziesco ”Mannix” è uno dei primi esempi.
• Chicago entra in funzione l’Amps (Advanced mobile phone standard), il primo vero sistema telefonico trasportabile. E’ un sistema di telefonia a cellule, i terminali però sono inggombranti (delle dimensioni di una valigetta) e l’autonomia èè di sole tre ore.
• 1980. La Cnn inizia le trsmissioni. Nascono in Svezia e Finlandia le prime reti di telefoni cellulari (Ericsson, Nokia). In California il Parc (Xerox Palo Alto reserch center) crea la prima rete locale o Lan (Local Area Network)
• 1981. In vendita il pc Ibm con processore Intel e sistema operativo MsDos della Microsoft di Bill Gates. Tra l’autunno e la fine del 1981 ne vengono venduti 35.000 esemplari.
• 1982. Philips e Sony lanciano sul mercato il compact disc. La rivista ”Time” nomina ”uomo dell’anno” il personal computer.
• 1983. L’americano Fred Cohen conia il termine ”computer virus” e ne scrive un semplicissimo software dimostrativo. IL Tcp/Ip diviene l’unico protocollo ufficiale per la trasmissione dei dati.
• 1984. L’Apple computer presenta il Macintosh. Il termine ”cyberspazio” compare per la prima volta nel romanzo di William Gibson ”Neuromancer” (’Neuromante”, Editrice Nord). L’Antitrust americana spezza il monopolio telefonico dell’At&T creando sette nuove società telefoniche regionali (le ”baby bells”). La Francia è il primo Paese europeo ad iniziare un’attività spaziale lanciando il Télécom I.
• 1985. Internet collega tra loro 100 reti. In Italia viene presentato l’Rtms (Radio telephone mobile system): era progettato per servire 40mila utenti e durare fino al 1995, anno in cui si prevedeva l’arrivo del Gsm. Nel 1988 il sistema va in crisi.
• 1986. ”The Brain” il primo virus per computer, viene lanciato da Lahore, in Pakistan. Verrà scoperto solo nella primavera del 1988: 100 computer del giornale ”The Providence Journal-Bulletin” risultano infetti. Amaggio il Cnuce del Cnr di Pisa viene attivato il primo collegamento italiano permanente alla rete Internet.
• 1988. Il primo cavo a fibra ottica attraversa l’Atlantico. Philips e Sony lanciano il compact disc. Al Gore, senatore del Tennessee e futuro vicepresidente degli Stati Uniti, propone la realizzazione delle ”I-way”, le ”autostrade dell’informazione”. La Mci, colosso americano delle telecomunicazioni, propone di integrare la posta elettronica delle agenzie federali con altri sistemi di posta elettronica non legati al mondo della ricerca scientifica. Nascono i fornitori privati di posta elettronica.
• 1989. Jaron Lanier presenta, a Boston, i primi strumenti per la realtà virtuale (tra i quali il ”data glove”, che trasferisce nel cyberspazio del computer i movimenti del corpo umano. In Finlandia la Nokia si allea con due gestori di telefonia e crea la prima rete Gsm (Global system for mobile communication).
• 1990. In Italia entra in funzione il sistema di telefonia mobile Etacs (Extended Total Access Communications System). Non è un sistema digitale, non consente il roaming internazionale né l’invio di Sms, è facilmente clonabile, ma ancora oggi ha 3.200.000 utenti e cesserà di esistere solo nel 2008.
• 1991. Al Cern di Ginevra il ricercatore Tim Berners-Lee inventa il World Wide Web (Www). Il Gsm è il sistema europeo di telefonia mobile. Rispetto all’Etacs è un sistema più sicuro, potente, internazionale e digitale (la voce viene trasformata in una sequenza di dati). Il primo luglio il primo ministro finlandese effettua la prima chiamata su un network Gsm usando un cellulare Nokia. La Motorola, collaborando con Ibm e Apple, produce il microprocessore PowerPC Risc, utilizzato nei Power Macintosh e più veloce dei microprocessori della stessa classe.
• 1992. Prima trasmissione multimediale (audio e video) su internet. Alla fine dell’anno in 7 aree del mondo sono già attivi 13 gestori di reti Gsm (oggi sono 185).
• 1993. Mosaic è il primo browser per navigare in Internet. Il software lo scrive Marc Andreesen, il fondatore di Netscape.
• 1994. Esce il nuovo brower per internet: Netscape Navigator, subito il preferito dai naviganti. La Nokia introduce gli Sms (Short message service): originariamente era un modo che usavano i tecnici della rete Gsm per comunicare tra loro.
• 1995. James Gosling della Sun Microsystems lancia Java, il nuovo linguaggio universale della rete.
• 1997. Si collegano alla rete Internet circa 63 milioni di utenti.
• 1998. Nasce il Wap (Wireeless application protocol): questo sistema di telefonia mobile consente di accedere alla pagine del Web, seppur molto lentamente.
• 1999. Circa 147 milioni di utenti internet in tutto il mondo. In Italia 2.400 miliardi vengono spesi con acquisti in rete da privati ed aziende. Il giudice americano Kenneth Jackson giudica la Microsoft un monopolio.
• 2000. Entra in commercio il G4 Cube della Apple, computer di 20 cm per 20 cm senza ventola di raffreddamento. Cade vittima della prima crisi economica della new economy: costa troppo e non veende, la produzione viene sospesa. Nell’estate inizia l’applicazione del sistema di telefonia mobile Gprs (General Packet Radio Service): il sistema si appoggia alla rete Gsm, ma sfrutta il sistema ”a pacchetti” (quello di Internet) per l’invio dei dati. In Italia lo usano invia sperimentale solo 300 milanesi. Nessun gestore europeo fornisce ancora il servizio.
• 2001. «La società informatica Ibm ha annunciato la creazione del primo circuito elettronico basato su una singola molecola. costituito da strutture cilindriche di carbonio, centomila volte più sottile di un capello umano. Enorme l’impatto pratico di questa nuova scoperta. Innanzitutto permetterà di creare computer molto più piccoli e veloci, in grado di consumare meno energia elettrica. Poi, in prospettiva, i nanoconduttori in carbonio potranno sostituire il silicio, che è attualmente la componente base dei circuiti elettronici all’interno dei computer» (’Televideo Rai”, 27 agosto). Per il 2002-4 dovrebbe iniziare a funzionare in Italia la rete telefonica mobile con sistema Umts (Universal mobile telecommunication system). Dovrebbe garantire una velocità di trasmissione dei dati pari a quella delle reti fisse Adsl, consentendo al cellulare di trasmettere immagini e servizi complessi.