L’Illustrazione Italiana, 16 luglio 1916
La grande retrovia
Fra i libri che ricorderanno ai nostri figli la guerra presente, quello di Federico Striglia, La grande retrovia (Milano, Treves, L.3,50), sarà ricercato in maniera speciale. Sono raccolti in esso articoli inviati da Genova a vari giornali, ma si tratta di articoli che parlano di avvenimenti memorabili della nostra guerra: di quella primavera garibaldina – ad esempio – che da Genova diffuse per 1’Italia i suoi possenti aliti guerreschi. Altri articoli parlano dell’arrivo di quelle migliaia e migliaia di nostri fratelli, che dalle terre più lontane corsero a offrire il loro braccio alla patria, e che a Genova appunto arrivavano in flusso continuo, avvivando la città del loro santo entusiasmo; o descrivono qualcuna delle grandi fucine della nostra guerra e della nostra vittoria come quella grandiosa e possente degli Ansaldo. «Il poderoso contributo che Genova ha dato alla vittoria che l’Italia persegue – scrive lo Striglia, nella prefazione al suo volume – mi è parso valesse la pena di essere notato in pagine destinate a vivere una vita, sia pur di poco, più duratura di quella effimera del giornale.
«Passando dal giornale al libro gli articoli, per mia determinata volontà, non hanno subito alcuna modificazione, restano la pittura affrettata, giornalistica, ma profondamente sentita di visioni colte nel porto, nelle officine, nelle scuole, nelle piazze, ovunque la gran madre di Mazzini, di Bixio e di Mameli ha affermato la sua volontà di combattere e di vincere, ed alla traduzione in atto di questa volontà ha dato lo sforzo dei suoi muscoli e il palpito del suo cuore.
«... Visioni, figure, sensazioni, momenti; null’altro. Pagine schiette in cui vuol essere espressa una grande ammirazione ed un palpitante amore.»