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 1916  luglio 16 Domenica calendario

La guerra d’Italia

(Dai bollettini ufficiali) I progressi dell’avanzata Italiana dal 2 al 10 luglio
4 luglio. – Particolareggiate notizie confermano la violenza dei combattimenti del giorno 2 sulle pendici settentrionali del Pasubio. Dopo tre ore d’intenso bombardamento dell’artiglieria nemica, l’avversario lanciò ingenti forze all’attacco. Efficacemente sostenute dal fuoco dell’artiglieria, le nostre valorose fanterie contrattaccarono più volte alla baionetta infliggendo al nemico gravissime perdite.
Nella giornata di ieri (3) lungo tutto il fronte tra Adige e Brenta intenso duello delle artiglierie e azioni delle fanterie.
In Valle Posina completammo l’occupazione di Monte Calgari, prendendovi 102 prigionieri con ricco bottino di armi e di munizioni.
Sull’altipiano di Asiago distaccamenti avanzati si affermarono sul margine settentrionale della Valle d’Assa, ricacciando un contrattacco nemico.
In Valle Campelle (torrente Maso-Brenta) snidammo riparti avversari fortemente trincerati fra le rocce di Prima Lunetta e del Cengello, prendendo 106 prigionieri e una mitragliatrice.
Nelle alte valli del Boite e del But intensa azione delle artiglierie.
Sul Carso nuova violenta lotta nel settore di Monfalcone: le nostre truppe espugnarono altri trinceramenti prendendo al nemico 38l prigionieri, tra i quali un comandante di battaglione e 8 ufficiali.
Un velivolo austriaco fu abbattuto ieri (3) dal nostro fuoco di artiglieria sull’Altipiano di Asiago. Gli aviatori furono fatti prigionieri.
5luglio. – Tra Adige e Brenta il nemico fa ogni sforzo per contrastare la nostra avanzata mediante tenace resistenza e anche con parziali atti controffensivi.
Nella zona di Valle Adige, nella notte sul 4, respingemmo un attacco contro il trincerone di Malga Zugna.
Nella giornata di ieri (4), dopo insistenti attacchi, i nostri alpini riuscirono a raggiungere la sommità di Monte Corno a nord-ovest del Pasubio.
Nel bacino dell’Alto Astico, superando gravi difficoltà di terreno e l’accanita difesa nemica, le nostre fanterie conquistarono la vetta di Monte Seluggio e proseguirono l’avanzata lungo le direttrici del Rio Freddo e dell’Astico.
Sull’ Altipiano dei Sette Comuni nulla da segnalare.
In Valle Campelle (torrente Maso-Brenta), dopo intensa preparazione delle artiglierie l’avversario contrattaccò le nostre posizioni di Prima Lunetta.
Fu respinto con gravi perdite e lasciò nelle nostre mani alcuni prigionieri e tre mitragliatrici.
Lungo il fronte dell’Isonzo maggiore attività delle artiglierie.
Continuarono ieri (4) pur con minore vivacità i combattimenti di Monfalcone.
Prendemmo al nemico alcune diecine di prigionieri, due mitragliatrici ed un lanciabombe.
6 luglio. – Continuarono nella giornata di ieri (5) le nostre azioni offensive sul fronte fra Valle Lagarina e Val Sugana.
Nella zona di Valle Adige e nel bacino dell’Alto Astico l’avversario ripiegò lentamente sotto la nostra pressione, svelando nuove batterie su posizioni dominanti già preparate a difesa.
Sull’Altipiano di Asiago intensa azione delle nostre artiglierie contro le linee nemiche.
In Valle Campelle l’avversario sgombrò in fretta le posizioni ancora occupate nel massiccio di Prima Lunetta, abbandonandoci armi, munizioni e vettovaglie.
Sul rimanente fronte fino al mare attività intermittente delle artiglierie.
Nel settore di San Martino il nemico lanciò gas asfissianti sulle nostre linee senza recarci alcun danno.
Ad est di Selz respingemmo un attacco contro le posizioni da noi recentemente conquistate.
7 luglio. – Fra Adige e Astico intensa azione delle artiglierie: quella nemica bersagliò ieri (6) con particolare violenza le pendici di Monte Maio.
A nord di Posina, Monte Cimone resiste ancora ai nostri attacchi, mentre continuano i progressi delle nostre fanterie lungo le direttrici del Rio Freddo e dell’Astico.
Sull’Altipiano dei Sette Comuni, lotta delle artiglierie e vivaci attacchi di fanterie, che ci procurarono il possesso di capisaldi nemici nei pressi di Casera Zebio e di Malga Pozze, prendendovi 359 prigionieri, dei quali 5 ufficiali, e tre mitragliatrici. Violenti contrattacchi lanciati subito dall’avversario contro le posizioni da noi conquistate furono tutti respinti con sue gravissime perdite.
In Valle di Campelle continuammo con buon successo a snidare nuclei dell’avversario dalle pendici delle alture ad oriente del torrente Maso. Prendemmo al nemico 102 prigionieri.
 Azioni di artiglieria lungo il rimanente fronte.
Nel settore di Monfalcone l’avversario attaccò ieri (6) due volte contro le nostre nuove posizioni ad est di Selz. Dopo accanita lotta fu ricacciato alla baionetta e lasciò nelle nostre mani una trentina di prigionieri.
Nostri velivoli bombardarono ieri (6) le posizioni nemiche a nord di Volana, in Valle Lagarina, ritornando poi incolumi.
8 luglio. – In Valle di Ledro insolita attività delle artiglierie nemiche; qualche colpo cadde su Bezzecca.
In Valle Lagarina, grossi calibri nemici bombardarono ieri (7) le nostre posizioni sulla destra dell’Adige e nella zona di Zugna. Le nostre artiglierie sbandarono colonne di fanterie in Valle Terragnolo e provocarono esplosioni nelle vicinanze di Rovereto. Nel bacino dell’Alto Astico le nostre truppe rafforzarono le posizioni raggiunte, spingendo nuclei avanzati verso l’antistante linea nemica.
Sull’Altipiano di Asiago vivaci azioni lungo tutto il fronte. Nell’Alto But intenso bombardamento nemico contro la posizione di Zellenkofel.
Sul Carso durante la notte sul 7 l’avversario tenne sotto il proprio fuoco di artiglieria le nostre nuove posizioni nel settore di Monfalcone. All’alba lanciò due attacchi di fanterie, prontamente respinti.
Nostri velivoli bombardarono posizioni e colonne nemiche a sud di Galliano in Valle Adige e nella Valle d’Assa. Ritornarono incolumi.
9 luglio. – Nel bacino dell’Alto Astico sono segnalati progressi delle nostre fanterie nella Conca di Molino e lungo le direttrici di Valle Astico, verso Forni. Furono raccolti armi, munizioni e materiali abbandonati dal nemico.
Sull’Altipiano dei Sette Comuni fitta nebbia paralizzò ieri (8) l’attività delle artiglierie. Nel tratto di fronte più settentrionale espugnammo trinceramenti nemici a nord di Monte Chiesa e ci impadronimmo del Passo dell’Agnella, prendendovi una quarantina di prigionieri.
Nell’Alta Valle Campelle le nostre truppe occuparono il Col di San Giovanni.
Lungo il fronte dell’ Isonzo l’artiglieria nemica si mostrò particolarmente attiva nei settori di Tolmino e di Plava e sulle alture a nord-ovest di Gorizia. Fu dovunque ribattuta dalla nostra.
Nella zona di Monfalcone nella notte sull’8 respingemmo due nuovi tentativi di attacco contro le posizioni da noi recentemente conquistate.
10 luglio. – Fra Adige e Brenta attività di artiglierie e di velivoli. Granate lanciate dal nemico provocarono incendi a Pedescala ed in altre località dell’Alto Astico. Un tentativo di attacco del nemico contro Monte Seluggio fu dai nostri prontamente respinto.
Nella zona della Tofana (Alto Boite) la notte sul 9 nostri reparti di alpini, con abile ed ardita manovra, si impadronivano di gran parte del vallone fra le Tofane Prima e Seconda, a nord-ovest del Ricovero, e di una forte posizione sulla Tofana Prima dominante il vallone stesso. Il presidio nemico fu circondato e costretto alla resa. Caddero nelle nostre mani 190 prigionieri dei quali 8 ufficiali, con tre mitragliatrici e ricco bottino di armi e di munizioni. Nell’Alto But duello di artiglierie ed avvisaglie di fanterie sullo Zellenkofel.
Sulle alture a nord-ovest di Gorizia, dopo l’intenso bombardamento del giorno 8, a sera, il nemico attaccò con forze rilevanti le nostre posizioni sull’Alto Sabotino. Arrestata nettamente col fuoco l’avanzata nemica, i nostri irruppero dalle trincee e ricacciarono alla baionetta l’avversario, infliggendogli gravi perdite e prendendogli prigionieri. Velivoli nemici lanciarono bombe su Cittadella e su qualche località del Basso Isonzo. Nessuna vittima e lievi danni. Nel cielo di Gorizia un nostro aviatore abbatté, dopo breve combattimento, un velivolo nemico.