L’Illustrazione Italiana, 16 luglio 1916
Il sommergibile tedesco “U35„ nel porto di Cartagena
Un episodio singolarissimo della guerra dei sommergibili tedeschi fu l’apparizione, sul finire dello scorso giugno, del sommergibile tedesco «U 35», nelle acque spagnuole di Cartagena dove il sommergibile, fra la generale preoccupazione, approdò. Il sommergibile salutò con le salve d’uso la città; il comandante si recò a fare la visita di ossequio alle autorità, e compì la missione che aveva di consegnare al console germanico in Cartagena un autografo dell’Imperatore Guglielmo per Re Alfonso, e medicinali per i tedeschi internati. Contemporaneamente il sommergibile si rifornì di quanto abbisognavagli.
La settimana scorsa l’Ammiragliato tedesco ha annunziato che il sommergibile era rientrato nelle acque tedesche dopo compiuta la sua missione.
In questa occasione, la Koelrtische Zeitung ha pubblicato una relazione dettagliata e apologetica dell’uscita del sommergibile dal porto di Cartagena. Naturalmente l’annunzio dell’arrivo dell’«U35» era stato segnalato all’Intesa, e torpediniere francesi e inglesi lo attendevano all’uscita vigilando coi riflettori.
I giornali di Madrid segnalavano in dispacci da Cartagena la tensione che veniva creandosi tra il popolo all’avvicinarsi dell’ora in cui il sommergibile avrebbe dovuto ripartire. L’orizzonte, rischiaratissimo dai riflettori, lasciava comprendere che il sommergibile andava incontro a una pericolosa caccia. Uscì dal porto alle 3 del mattino e non si sommerse, anzi uscì con i lumi accesi e con tutto l’equipaggio su coperta e non senza hurrà alla Germania e alla Spagna. Finalmente scomparve agli sguardi; le navi dell’Intesa gli diedero la caccia invano; e l’«U35» riuscì a rompere il cerchio di «quaranta imbarcazioni nemiche».
Ora è sorta questione in Spagna se la risposta di Re Alfonso al Kaiser dovesse essere portata espressamente in Germania da una corazzata spagnuola; poi ha prevalso il proposito di mandarla per via ordinaria con un corriere di gabinetto.