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 1916  luglio 09 Domenica calendario

La guerra d’Italia

(Dai bollettini del Supremo Comando) La vittoriosa avanzata dal 27 giugno al 3 luglio
28 Giugno. – Dall’Adige al Brenta la resistenza nemica alla incalzante nostra avanzata si fa più viva e tenace, appoggiata a posizioni dominanti, fortemente organizzate a difesa. Tuttavia, anche nella giornata di ieri (27) le nostre truppe compirono sensibili progressi.
In Valle Lagarina ed in Vallarsa azioni intense delle artiglierie. Le nostre bersagliarono posizioni nemiche di Monte Trappola, Monte Testo e Col Santo. Ci impadronimmo di un trincerone nei pressi di Malga Zugna. Lungo il fronte Posina-Astico le nostre truppe conquistarono le posizioni nemiche di Monte Gainonda, a nord di Fusine, e di Monte Caviojo, che domina da nord Arsiero. Arditi nuclei di cavalleria si spinsero sulla rotabile di Valle Astico fino a Pedescala.
Sull’Altipiano di Asiago occupammo il margine meridionale della Valle d’Assa e raggiungemmo le pendici dei monti Rasta, Interrotto e Mosciagh, tenuti da forti retroguardie nemiche. Più a nord, espugnata la posizione di Monte Colombara, le nostre truppe si vennero avvicinando al Vallone di Galmarara. Sul rimanente fronte del Brenta situazione immutata.
In Carnia, all’intensa azione delle artiglierie seguirono ieri (27) brillanti attacchi delle nostre fanterie che espugnarono ridotte e trinceramenti nemici nella zona del Freikofel (Alto But).
Sull’Isonzo attività di artiglieria ed irruzioni di nostri riparti. Prendemmo al nemico 353 prigionieri, dei quali 7 ufficiali, e due mitragliatrici.
29 Giugno, – Fra Adige e Brenta continuarono ieri, (28) i progressi della nostra avanzata, non ostante la crescente resistenza nemica da opportune posizioni di sbarramento preparate in precedenza per la difesa ad oltranza.
In Vallarsa i nostri alpini espugnarono dopo accanita lotta il forte di Mattassone a sud-ovest di quella località, mentre reparti di fanteria conquistarono il costone di Monte Trappola. A trattenere la nostra avanzata il nemico lanciava nella serata un violento attacco nella zona di Zugna, che fu respinto con gravissime perdite.
Sul Pasubio furono conquistati trinceramenti nemici presso Manga Cosmagnon.
Lungo il fronte del Posina difficoltà di terreno ed il tiro di grosse artiglierie dalla Borcola rallentarono la nostra azione offensiva. Tuttavia snidando il nemico di roccia in roccia, le nostre truppe si spinsero su Griso e conquistarono le forti posizioni di Colle Betta, sulle pendici di Monte Majo.
In Valle Astico occupammo Pedescala.
Nell’Altipiano dei Sette Comuni l’avversario ha saldamente rafforzato il margine settentrionale della Valle d’Assa e le alture sulla riva sinistra di Valle Galmarara e sul prolungamento di questa fino al passo dell’Agnella. Il terreno intricato e boscoso favorisce gli appostamenti di mitragliatrici, mentre da posizioni più arretrate i grossi e medi calibri del nemico battono incessantemente gli accessi alle posizioni. Nella giornata di ieri (28) completammo la occupazione del margine meridionale della Valle d’Assa e ci impadronimmo di forti trinceramenti nei pressi di Colle Zebio e di Colle Zingarella.
Sul Carso con brillanti attacchi le nostre fanterie penetrarono in alcune trincee nemiche ed altre conquistarono. Nella giornata prendemmo al nemico 656 prigionieri, dei quali 21 ufficiali, quattro mitragliatrici e ricco bottino di armi, munizioni e materiali vari. Velivoli austriaci lanciarono stamane su Udine tre bombe, una delle quali colpì l’ospedale civile uccidendo due infermiere ferendone una terza. Le altre bombe non fecero né vittime né danni.
30 giugno – Fra Adige e Brenta, le nostre truppe sono ormai a contatto nelle posizioni sulle quali il nemico intende opporre accanita resistenza appoggiato a poderose linee di trinceramenti e sostenuto da gran numero di artiglierie e di mitragliatrici. La vigorosa nostra offensiva si estende intanto a tutto il fronte del teatro delle operazioni.
In Vallarsa, raggiungemmo ieri (29) la linea di Valmorbia e le pendici meridionali del Monte Spil.
Sul Pasubio durò lotta intensa contro le difese nemiche nella zona di Cosmagnon.
Lungo il fronte del Posina occupammo Griso e il versante meridionale del Monte Maio, la valletta di Zara fra Castana e Laghi, le forti posizioni di Monte dei Calgari e di Sogli Bianchi, a mezzodì di Monte Seluggio. Le nostre artiglierie battono con violento fuoco Monte Cimone.
In Valle Sugana occupammo le pendici del Monte Civaron. Prendemmo al nemico 175 prigionieri, parecchie centinaia di fucili, munizioni e materiali in gran copia.
In Carnia, respinti attacchi nemici contro le posizioni da noi conquistate il giorno 27 nell’Alto But, le nostre truppe assalirono ieri (29) ed espugnarono la Cima dello Zellenkofel, prendendovi l56 prigionieri, dei quali dieci ufficiali.
Nell’Alto Fella le nostre fanterie si spinsero su Leopoldskirchen e Monte Granuda, mentre le artiglierie bombardavano la stazione di Tarvis e provocarono incendi in Saifniz.
Sul Carso, nella zona di Monte San Michele e di San Martino, l’avversario, disperando di contrastare in altro modo la nostra azione offensiva, spinse ieri (29) sulle nostre linee dense nubi di gas asfissianti, alle quali fecero seguire un violento contrattacco. Le nostre valorose truppe, sfidando gli elementi deleteri del gas, respinsero con magnifico slancio le colonne nemiche infliggendo loro sanguinose perdite e prendendo 403 prigionieri.
Nel settore di Seltz e di Monfalcone l’aspra offensiva da noi iniziata la sera del 28, si chiuse ieri (29) con la conquista dell’altura di Quota 70 ad ovest del Monte Cosich e della posizione di Quota 104 ad est della Rocca di Monfalcone. Prendemmo al nemico 660 prigionieri, dei quali una ventina di ufficiali insieme con armi, munizioni e materiali da guerra.
Velivoli nemici lanciarono bombe su Brescia e Bassano; una vittima e lievi danni.
Nostri Caproni bombardarono campi nemici nell’alta Valle d’Assa. Ritornarono incolumi.
1° luglio. – Fra Adige e Valle Terragnolo nella giornata di ieri (30 giugno) azione intensa delle artiglierie: le nostre fanterie occuparono Zanolli in Vallarsa. Lungo tutto il fronte del Posina continuò la nostra avanzata, nonostante il violento fuoco delle numerose batterie nemiche dalle posizioni dominanti il Passo della Borcola, Monte Maggio e Monte Toraro.
All’ala sinistra, vincendo l’accanita resistenza dell’avversario, le nostre truppe scalarono la vetta di Monte Majo e battono ora le pendici settentrionali per scacciarne nuclei nemici annidati fra le rocce.
Sull’Altipiano dei Sette Comuni le nostre truppe sono a stretto contatto con le posizioni dell’avversario. Nel terreno intricato ed oscuro la lotta si svolge con bombe a mano e violenti corpo a corpo.
In Valle Sugana situazione immutata.
I nostri grossi calibri rinnovarono ieri (30 giugno) il bombardamento di Toblacco, Innichen e Sillian, in Valle Pusteria.
Sono segnalati progressi delle nostre fanterie nelle alte valli di Seisera (Fella) e Seebach (Gailitza).
Le nostre artiglierie bersagliarono le difese nemiche a Sella di Prasnik e nei pressi di Raibl.
Lungo il fronte dell’Isonzo, attività di artiglieria. Le nostre provocarono vasti incendi nella stazione di Borgo Carinzia (Gorizia). Nel settore di Monfalcone fu ampliata l’occupazione di Quota 70, respingendo contrattacchi nemici.
2 luglio. – Fra Adige e Brenta le nostre truppe perseverano instancabili nell’azione offensiva.
In Vallarsa le fanterie hanno iniziato l’attacco della forte linea nemica fra Zugna Torta e Foppiano; le nostre artiglierie battono insistentemente il Monte Pozzacchio.
Nella zona del Pasubio l’avversario oppone tuttora tenace resistenza sulle posizioni fortificate dal Monte Spil a Cosmagnon.
Lungo il fronte Posina-Astico stiamo completando la conquista del Monte Majo ed abbiamo occupato le pendici meridionali di Monte Seluggio. Riparti nemici, trincerati a nord di Pedescala, furono assaliti e fugati dai nostri e abbandonarono sul terreno armi e munizioni.
Sull’altipiano di Asiago avvisaglie di nuclei sulla sponda settentrionale della Valle d’Assa.
Lungo il rimanente fronte fino al Carso nessun importante avvenimento.
Nel settore fra Seltz e Monfalcone le nostre truppe con brillante attacco espugnarono nuovi trinceramenti e presero al nemico 196 prigionieri. Un contrattacco tentato dall’avversario fu respinto con sue gravissime perdite. Velivoli nemici lanciarono bombe su Marostica e su diverse località del basso Isonzo. Nessuna vittima e pochi danni.
3 luglio. – Nella zona di Valle Adige il nemico bombardò ieri (2) intensamente le nostre posizioni da Serravalle al Pasubio: qualche colpo cadde su Ala. Le nostre artiglierie ribatterono con efficacia. Continuò con grande violenza il combattimento delle fanterie sulle pendici del Pasubio.
In Valle Posina occupammo lo Sperone nordovest del Monte Pruche, Molino in Valle Zara, Scatolari in Valle Rio Freddo. Continuarono le operazioni contro i capisaldi della difesa nemica in questa zona, Corno del Coston, Monte Seluggio e Monte Cimone.
Sull’Altopiano di Asiago spingemmo ancora nuclei oltre i margini settentrionali della Valle d’Assa.
Sul rimanente fronte relativa sosta per la sistemazione dei mezzi di attacco nell’intricato terreno.
In Valle Brenta scontri di ripari sulle pendici di Monte, Civaron. Infliggemmo perdite sensibili e prendemmo prigionieri al nemico.
Nelle Valli dell’Alto But e del Fella intensa azione delle artiglierie. Sul Carso il nemico attaccò ieri (2) le nostre nuove posizioni ad est di Seltz. Fu respinto dopo violento corpo a corpo.
Velivoli nostri eseguirono incursioni nell’Alta Valle d’Assa. Ritornarono incolumi.