L’Illustrazione Italiana, 9 luglio 1916
Necrologi
Brandolino Brandolini
La Camera, al suo riaprirsi, il 28 giugno, ha fatta una commovente commemorazione solenne del deputato di Vittorio Veneto, conte Brandolino Brandolini, caduto per la patria a soli 38 anni. Figlio del senatore conte Annibale e della contessa Leopoldina D’Adda, dama d’onore della Regina Madre, egli compì gli studi secondari a Venezia e si laureò in legge all’Università di Padova, dedicandosi alla vita pubblica. Nel 1902 fu eletto sindaco di Cison di Valmarino (Treviso), dove la sua famiglia ha vaste possessioni; coprì questa carica per dieci anni. Nel 1905 fu eletto consigliere provinciale di Treviso, carica nella quale venne poi sempre confermato. A Venezia fu tra i più ferventi fondatori dell’Associazione dei Giovani Monarchici, che lo ebbero anche loro vicepresidente, e tra i primi aderenti al partito nazionalista, dal quale tuttavia si allontanò quando il Congresso del 1912 approvò un orientamento antidemocratico. Nel periodo della neutralità partecipò a parecchi comizi ed a pubbliche dimostrazioni interventiste. Rappresentava soltanto dall’ottobre 1910 il collegio di Vittorio, nel quale si era presentato quale esponente delle forze conservatrici ed aveva avuto a competitore il radicale indipendente avvocato Luigi Spagnol. Quando scoppiò la guerra, l’onorevole Brandolini si arruolò volontario nel corpo automobilistico; allo scioglimento di questo, volendo rimanere al servizio della Patria, chiese ed ottenne la nomina a sottotenente di fanteria. Fu ufficiale d’ordinanza d’un generale comandante di settore e col suo reggimento era stato recentemente dislocato al fronte del Trentino. Partecipò nei giorni scorsi alla violenta e decisiva pressione delle truppe italiane contro l’esercito invasore, e per il suo slancio ardimentoso, per l’incuranza del pericolo, aveva già, all’inizio del grande attacco, saputo distinguersi. Il valoroso ufficiale fu ferito il giorno 26 giugno in seguito a scoppio di shrapnell mentre si trovava in prima linea. II proiettile gli provocò una forte emorragia interna. La morte avvenne alle 7.30 della mattina del 28, e nella sera dello stesso giorno la salma fu tumulata.
Edoardo Frigerio
A Brescia, improvvisamente, il tenente generale della riserva Edoardo Frigerio. Nato a Milano nel l830, fu volontario nel 1859 col fratello Achille, ora colonnello della riserva, nei cavalleggeri Saluzzo. Prese parte alla campagna del ’60, a quella del brigantaggio; comandò uno squadrone a Custoza e combatté con la divisione Medici nel Trentino. Capitano dei lancieri d’Aosta, entrò in Roma nel l870, alla testa dei suoi soldati. Maggiore nei cavalleggeri Lodi, tenente colonnello nel Catania, colonnello dei lancieri Aosta, poi maggior generale comandante d’una brigata di cavalleria a Bologna, si ritirò compiuti i quarant’anni di servizio. A Brescia occupò diverse cariche pubbliche.
Gastone Maspero
Gastone Maspero, illustre egittologo francese, segretario perpetuo dell’Accademia delle Iscrizioni e Belle Lettere, è morto per un attacco di apoplessia durante una seduta dell’Accademia. Lascia fra altro una magistrale Storia antica dei popoli d’Oriente. Fino al 1886 fu direttore generale dei musei e degli scavi dell’Egitto, e portò nuova luce sulla storia dell’Impero dei Faraoni. Era nato a Parigi il 23 giugno 1846 da genitori lombardi emigrati da tempo in Francia.