L’Illustrazione Italiana, 25 giugno 1916
La guerra d’Italia
(Dai bollettini del Supremo Comando) L’offensiva italiana dal 12 al 19 giugno
13 giugno. – Fra Adige e Brenta intense azioni delle artiglierie e progresso della nostra avanzata tenacemente contrastata dall’avversario.
In Valle Lagarina con brillante attacco, efficacemente preparato dalle artiglierie, espugnammo la forte e munita linea che dall’altura del Parmesan ad est di Cima Mezzana risale lungo tutto il Rio Romini. Tosto il nemico lanciò contro le nostre nuove posizioni insistenti contrattacchi che furono tutti respinti.
Lungo il fronte Posina-Astico intenso bombardamento da entrambe le parti. Fanterie nemiche penetrate in Molisini furono scacciate ed inseguite da nostri tiri aggiustati.
Sull’altipiano di Asiago situazione immutata.
In Valle Sugana la notte sul 12 ed il mattino successivo reparti dell’avversario che tentavano di avanzare ad est del torrente Maso furono respinti con numerose perdite.
In Carnia e sull’Isonzo consueta attività delle artiglierie e di piccoli reparti. Un tentativo di attacco del nemico nella zona di Monfalcone fu prontamente represso dal nostro fuoco.
14 giugno. – Sul fronte del Posina, la sera del 12, dopo violenta preparazione delle artiglierie, il nemico lanciò attacchi in direzione di Forni Alti, di Campiglia, di Monte Ciove e di Monte Brazome. Fu dovunque respinto con perdite gravi.
Nella giornata di ieri (l3) l’avversario si limitò a bombardare con numerose batterie di ogni calibro le nostre posizioni lungo tutto il fronte dall’Adige al Brenta e specialmente nella zona di Monte Novegno. Le nostre truppe ressero saldamente alla violenza del fuoco nemico e respinsero nuclei di fanteria che tentavano di avanzare.
Nell’Alto Boite contrattacchi diretti a ritoglierci i progressi ultimi da noi compiuti a nord di Podestagno, fallirono completamente.
Nell’ Alta Sella e in Valle Seebach, piccoli scontri a noi favorevoli.
Sull’Isonzo nessun importante avvenimento.
15 giugno. – Tra Adige e Brenta, nella giornata di ieri (14) violenta azione delle opposte artiglierie ed attività di nostri nuclei in ricognizione: le nostre artiglierie dispersero colonne nemiche in marcia e bersagliarono efficacemente in più punti appostamenti di batterie avversarie.
Sul fronte di Posina furono respinti due attacchi tentati dal nemico in direzione di Monte Ciove e di Monte Brazome.
Nel settore di Monfalcone, ieri sera (14) dopo breve ma intensa ed efficace preparazione delle artiglierie, le valorose fanterie della brigata «Napoli» (75° e 76° reggimenti) col concorso di reparti di cavalleria appiedati, irruppero di sorpresa nelle linee nemiche ad est di Monfalcone e a sud di Sant’Antonio, espugnandole completamente dopo accanita lotta. Caddero nelle nostre mani 488 prigionieri, dei quali dieci ufficiali, sette mitragliatrici e ricco bottino di armi, di munizioni e di materiali di guerra.
Squadriglie di «Caproni» bombardarono con ottimi risultati la stazione di Mattarello (Valle Lagarina) ed accampamenti nelle vicinanze delle valli di Nos e di Campomulo (altipiano di Asiago).
Velivoli nemici lanciarono qualche bomba su Padova, San Giorgio di Nogaro e Porto Rosega: due feriti e danni lievissimi.
16 giugno. – Tra Adige e Brenta, nella giornata di ieri (l5), l’avversario tentò ancora vani sanguinosi sforzi per infrangere la nostra resistenza, ormai saldamente affermatasi lungo tutto il fronte.
In Valle Lagarina nella notte sul l5 ingenti forze nemiche attaccarono di sorpresa le nostre posizioni di Serravalle e di Coni Zugna. Dopo tre ore di mischia accanita, all’alba, le colonne nemiche furono volte in fuga ed inseguite dal fuoco preciso delle nostre artiglierie.
Sul fronte Posina-Astico, dopo un tentativo di attacco notturno nella zona di Campiglia, il nemico si limitò ieri ad intenso bombardamento cui risposero le nostre batterie.
Sull’ altipiano di Asiago, dopo violenta preparazione delle artiglierie, masse nemiche, valutate a 18 battaglioni, attaccarono più volte il nostro fronte da Monte Paù a Monte Lemerle, con azione dimostrativa alle ali, decisiva al centro. Gli impetuosi assalti delle fanterie nemiche, preceduti e protetti da cortine di fuoco delle artiglierie, si infransero ogni volta contro le nostre linee, dinanzi alle quali l’avversario lasciò mucchi di cadaveri. All’incontro un nostro riuscito contrattacco da Monte Lemerle ci procurò prigionieri ed una mitragliatrice. Nel complesso di queste azioni prendemmo al nemico 254 prigionieri.
Lungo il rimanente fronte fino al mare nessun importante avvenimento.
17 giugno. – Tra Adige e Astico intense azioni delle opposte artiglierie: sull’’Altipiano dei Sette Comuni accaniti combattimenti con esito per noi ovunque vittorioso.
A sud-ovest di Asiago, dopo violento bombardamento delle nostre posizioni da Monte Paù a Boscon, l’avversario lanciò ieri due attacchi in direzione di Monte Lemerle e Boscon. Con reiterati sanguinosi sforzi, le fanterie nemiche riuscirono per un momento a toccare la cima del Lemerle, ma furono tosto sloggiate da un nostro furioso contrattacco.
A nord-est di Asiago le nostre truppe iniziarono una vigorosa avanzata tra Valle Frenzela e la conca di Marcesina. Superando gli ostacoli combinati del terreno aspro e intricato e del nemico, appoggiato a trinceramenti e sostenuto da numerose artiglierie, riuscirono a progredire alla testata di Valle Frenzela, sulle alture di Fior, e di Castelgomberto e ad ovest della Marcesina.
Maggiori risultati si ottennero all’ala destra, ove i nostri valorosi alpini espugnarono le forti posizioni di Malga Fossetta e di Monte Magari infliggendo al nemico gravissime perdite e prendendogli 203 prigionieri, un’intera batteria di sei cannoni, quattro mitragliatrici, ricco bottino di armi e munizioni.
In Carnia e sull’Isonzo azioni di artiglierie e attività di piccoli riparti.
Velivoli nemici lanciarono bombe su località della pianura veneta tra il Basso Isonzo e la Livenza e su Padova: tre morti, otto feriti e lievi danni. Nella giornata del l5 sei nostri Caproni bombardarono con esito efficace la stazione di Mattarello (Valle Adige).
Ieri (16) poderose squadriglie di 37 Caproni e Farman complessivamente bombardarono accampamenti nemici a nord di Asiago e in Valle di Nos lanciando su di essi 160 granate-mina. Tutti i nostri velivoli ritornarono incolumi.
In combattimenti aerei furono abbattuti due velivoli nemici su Lavis (Valle Logorino) e ad est di Asiago.
18 giugno. – La persistente accanita lotta sulle posizioni da noi possedute lungo il margine meridionale della conca di Asiago attesta che l’avversario persegue con ostinazione il concetto originario del suo piano offensivo. La sua costante tenace aggressività prova che gli avvenimenti sulla frontiera orientale non hanno moderato l’attività offensiva del nemico sul fronte del Trentino. Da questa nessuna sottrazione di forze finora egli ha effettuato, tanto meno agevolmente potrà sottrarne in avvenire di fronte alla nostra energica azione controffensiva in corso.
Nella giornata di ieri (17) fra Adige ed Astico azioni delle artiglierie ed attività di nostri nuclei fugarono posti avanzati nemici prendendo loro armi e munizioni.
A sud-ovest di Asiago l’avversario rinnovò insistenti e furiosi sforzi per aprirsi un varco nelle nostre linee specialmente tra Monte Lemerle e Monte Magnaboschi. Fu sempre respinto con gravissime perdite. Tra Valle Frenzela e la Marcesina continuò l’avanzata delle nostre fanterie rallentata dall’intenso fuoco delle opposte artiglierie e da forti occupazioni nemiche annidate nell’intricato terreno boscoso e munite di numerose mitragliatrici.
Per ulteriori accertamenti risulta che nel combattimento del giorno 16 i nostri valorosi alpini presero al nemico 306 prigionieri, dei quali sette ufficiali, ed una dozzina di mitragliatrici oltre alla batteria di cannoni già segnalata.
In Valle Sugana nuovi progressi delle nostre truppe alla sinistra del torrente Maso.
Sull ’Isonzo azioni delle artiglierie.
Nel settore di Monfalcone la notte sul 17 respingemmo contrattacchi nemici diretti a ritoglierci le posizioni da noi recentemente conquistate.
19 giugno. – La battaglia continua con accanimento sull’Altipiano dei Sette Comuni. A sud-ovest di Asiago l’avversario reitera gli sforzi contro le nostre posizioni: a nord-est la nostra controffensiva prosegue vigorosa. Nella mattinata di ieri (18) dopo violento fuoco di artiglierie, forti colonne nemiche rinnovarono gli attacchi contro il tratto di fronte fra Monte Magnaboschi e Boscon. Furono ogni volta ributtati con gravissime perdite. Segui intenso bombardamento di numerose batterie nemiche di ogni calibro ad onta del quale le nostre truppe mantennero saldamente la linea tra il Monte Magnaboschi e Boscon.
A nord di Valle Frenzela il nemico tentò ieri (18) in più punti di alleggerire la nostra pressione mediante contrattacchi ovunque respinti. Indi le nostre truppe proseguirono la lenta, ma sicura avanzata. I maggiori progressi furono compiuti all’ala destra dove i reparti alpini già distintisi nei giorni precedenti espugnarono Cima d’Isidoro prendendovi un centinaio di prigionieri.
Sul rimanente fronte, azioni delle artiglierie.