L’Illustrazione Italiana, 11 giugno 1916
Esposizioni
A Milano, formicolano da un pezzo le piccole esposizioni, senza parlare di quelle delle numerose aste. Due esposizioni meritano riguardi speciali: quella degli acquerellisti e la solita «Permanente». Della prima, così aristocratica, parlammo già: la seconda non offende; ed è un bel merito in questi tempi d’offese atroci... specialmente monumentali. Il quadro migliore è d’una donna, Lucia Tarditi: Risveglio. Ella ingleseggia come qualche altra pittrice spagnoleggia (quando ritorneremo in Italia?); ma è artista seria e... pudica nel suo nudo femminile esposto. Nudina, di Luigi Serralunga, è, invece, nudissima: bella creatura: ma scommettiamo ch’è fatta con due modelle, l’una per il corpo e l’altra per la testa. Il Violoncellista del Landi; Neve al Mottarone, larga pittura del Bazzaro; Età felice, testa di fanciullo sorridente dello scultore Albino Dal Castagne, contano fra le cose ragionevoli. Una novità: tutta una schiera di pittori espone figurine di mode muliebri da loro inventate; c’è, anche, la moda «irredenta» ma preferiamo... le mode redente. Alla Famiglia Artistica di Milano,piccole mostre personali si seguono. L’ultima è quella della giovanissima signorina Laura Zanella, figlia del sindaco di Verona, la quale segue la più fantastica, libera e scheletrica arte ultramontana in tot quadretti d’acquerelli e disegni nitidissimi e franchi. Ella non ha avuti maestri; ascolta solo il proprio impulso. Le illustrazioni di «Fioretti» di San Francesco ne rendono l’ascetismo ingenuo e grazioso, con segno e con espressioni d’una sincerità penetrante.