L’Illustrazione Italiana, 16 aprile 1916
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Il nuovo ministro e il nuovo sottosegretario per la guerra
Un mutamento completo – che era, del resto, preveduto – è avvenuto nel ministero per la guerra: il generale Zupelli, che teneva tale portafoglio da l’11 ottobre 1914 e che, malgrado l’opera assidua data alla preparazione della nostra guerra, fu bersaglio alle aperte e molteplici critiche parlamentari nello scorso marzo, ha voluto dare esecuzione al suo ripetuto desiderio di andare a prendere parte alle operazioni di guerra, ed ha insistito nelle date dimissioni. A lui è stato immediatamente – il 4 aprile – sostituito il tenente generale Paolo Morrone – del quale ecco lo stato di servizio: Nato il 3 luglio 1854 a Torre Annunziata; allievo della Scuola militare di fanteria e cavalleria, 10 ottobre 1871; sottotenente nel 26° reggimento fanteria, 23 agosto 1874; poi via via, capitano nel corpo di Stato Maggiore, 26 settembre 1886: maggiore nello stesso corpo e addetto al comando del 5° corpo d’armata, 8 marzo 1894; addetto al comando del corpo Stato Maggiore, 3l gennaio 1896; capo di Stato Maggiore della divisione militare di Ancona, 14 gennaio 1897; tenente colonnello, 8 luglio 1897; colonnello comandante del 37° reggimento fanteria, 21 marzo 1901; colonnello nel corpo di Stato Maggiore, nominato capo di Stato Maggiore nel 9° corpo d’armata, 18 gennaio 1903; promosso maggior generale e nominato comandante della brigata Sicilia, 29 gennaio 1908; comandante la Divisione militare di Chiusi, 12 luglio 1911; tenente generale continuando in tale comando, 3l dicembre 1911; addetto al comando del corpo di Stato Maggiore, 16 gennaio 1913; collocato a disposizione per ispezioni, 11 marzo 1916; nominato comandante di corpo d’armata mobilitato, 16 luglio 1915. Ha compiuto il corso della Scuola di guerra dell’anno 1884, rimanendo classificato il primo sugli idonei nelle armi di fanteria e di cavalleria; ha fatto la campagna d’Africa 1890-91.
I giornali aggiungono che egli è amico del generalissimo Cadorna, dal quale è tenuto in grandissimo conto per la prontezza e serenità immutabile del suo spirito.
Le dimissioni del generale Zupelli hanno avuto per conseguenza quelle del sottosegretario di Stato, generale Elia, al quale, con decreto del 7 aprile, è stato sostituito il tenente generale Vittorio Alfieri, del quale ecco lo stato di servizio:
Nato il 3 luglio l863 a Perugia; allievo della Scuola militare, l5 settembre 1879; sottotenente nel 51° reggimento fanteria. 7 luglio 1881; tenente in detto, 19 luglio 1883; poi, via via, capitano nel corpo di Stato Maggiore e destinato alla Divisione militare di Piacenza, 14 aprile 1889; maggiore nel 32° reggimento fanteria per promozione a scelta, 3 marzo 1898: maggiore in servizio di Stato Maggiore presso il comando del II corpo d’armata, 29 giugno 1889; maggiore comandante alla Scuola di Guerra (professore titolare militare), 19 luglio 1900; tenente colonnello alla Scuola di Guerra, 18 gennaio 1903: capo di Stato Maggiore della Divisione militare di Milano, 6 luglio 1905; incaricato delle funzioni di direttore capo di divisione al Ministero della Guerra, 5 febbraio 1908; colonnello, continuando nell’incarico indicato, 21 maggio 1908; esonerato da tale comando, collocato a disposizione del Ministero degli Esteri e destinato al comando del R. corpo di truppe coloniali della Somalia italiana, 18 dicembre 1911: rimpatriato dalla Somalia italiana, 22 dicembre 1913; promosso maggior generale e nominato comandante della brigata Brescia, 1 febbraio 1911; esonerato da tale comando e incaricato delle funzioni di direttore generale al Ministero della Guerra, 29 marzo 1914: esonerato dalla suddetta carica e collocato a disposizione per ispezioni, 1 aprile 19l5: tenente generale, 30 marzo 1916. Fu professore di logistica alla Scuola di Guerra dal 1900 al 1905.
Dicono i giornali che egli possiede una conoscenza profonda della compagine del nostro esercito: essendo direttore generale del personale al Ministero della Guerra, da quando è cominciata la campagna ha assunta la carica in portantissima di intendente generale, dando prova di alte doti d’intelligenza e di capacità organizzatrice.