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 1956  novembre 02 Venerdì calendario

Oriana Fallaci segue i fatti della rivoluzione ungherese

• Oriana Fallaci atterra a Vienna dopo aver supplicato il direttore affinché la mandasse a seguire i fatti della rivoluzione ungherese. Trova che i sovietici hanno invaso il Paese e la frontiera è chiusa. Prova a entrare di nascosto noleggiando un taxi, poi sale su un convoglio della Croce Rossa, che viene fermato pochi chilometri oltre la frontiera. Prima di rientrare in Austria si ferma in un avamposto degli insorti. Poi in Austria chiede di visitare i campi profughi per parlare con gli ungheresi in fuga. Spedisce i suoi articoli. Quel viaggio la cambia per sempre e scrive: «Mi sembra che non ci sia più posto, nel nostro interesse di uomini e donne consapevoli, per gli amori dei divi, gli scandali mondani, le prime cinematografiche alle quali si va in smoking e décolléte». Invece meno di un mese dopo il suo rientro la mandano a Londra per seguire uno scandalo a Buckingham Palace. L’articolo comincia così: «Occupiamoci ora dell’ultima cotta di Margaret…».
• La prima intervista con il registratore, a Ingrid Bergman: «Lo dovetti affittare, era un affare enorme. Quando me lo trovai davanti mi si vuotò il cervello. Poi feci la prima domanda e arrossii. Ingrid Bergman rispose e poi, nonostante fosse un’attrice, arrossì anche lei e mi chiese: “Va bene così?”. E io: “Mah, non so, mi pare”». Il registratore le permette di concentrarsi su quello che dice l’interlocutore e di avere una prova di quello che viene detto: «A scrivere con il lapis non riuscivo a guardare in faccia la persona con cui parlavo. Facevo degli sgorbi che poi non capivo più. E poi non ho memoria».