La Stampa, 28 aprile 2016
Tags : Balbuzie
«Hai mezz’ora di tempo che ti devo parlare per cinque minuti?»
«Hai mezz’ora di tempo che ti devo parlare per cinque minuti?». Con grande ironia e autoironia, che nascono da una lunga amicizia, all’ultimo Torino Comics l’autore televisivo Guido De Maria (famoso per aver firmato negli Anni Settanta, con Giancarlo Governi, i programmi «Gulp!» e «Supergulp!» che hanno portato gli eroi del fumetto in televisione) e il fumettista Claudio Onesti detto «Clod» hanno parlato, lui presente, della balbuzie dell’amico Silver (alias Guido Silvestri), il creatore di «Lupo Alberto».
La frase, detta balbettando, era appunto di Silver. All’inizio degli Anni ’70 il giovanissimo fumettista (classe 1952) lavorava con Clod nello studio di Bonvi, il creatore delle «Sturmtruppen» (erano tutti modenesi, come anche De Maria). «La balbuzie è quasi contagiosa – ci ha detto Clod – ti spinge a balbettare, quando lavoravo da Bonvi e tornavo a casa mia mamma mi diceva: oggi hai visto Silver, vero?».
Per De Maria, la balbuzie non porta i «normali» al dileggio, ma invece alla generosità. «Ti viene voglia di aiutarli, terminando le loro parole, a volte fai anche finta di capire che uno non è balbuziente. Sappiamo che è un problema di ansia da gestire: adesso Silver parla molto meglio, allora era un ragazzino nello studio di Bonvi, che era già Bonvi, io avevo vent’anni più di lui, si sentiva naturalmente intimidito. Però è riuscito a vivere positivamente la sua balbuzie».
«Ci ho a che fare da 63 anni per cui mi ci trovo ormai abbastanza bene e ci convivo, in un sacco di occasioni mi è servita a togliermi dagli impicci – conferma Silver – So che alcuni dicono che chi è balbuziente è più geniale di altri, ma mi sembra un’affermazione un po’ spericolata. Ci sono studi a riguardo, ma nulla di definitivo».