22 marzo 2016
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LASAGNA Kevin
• San Benedetto Po (Mantova) 10 agosto 1992. Calciatore. Attaccante. Del Carpi. Primo gol in Serie A il 24 gennaio 2016 in Inter-Carpi (1-1).
• Prima punta mancina con discreta progressione.
• «Fino la 2014 fa giocava a Este, in serie D, poi lo ha preso il Carpi per 18 mila euro, e il resto è finito sui giornali: la promozione, i 5 gol in B, la conferma in A. Torricelli fece Caratese-Juve senza passare dal via, ma i precedenti sono minimi. “In D alcuni si allenano dopo il lavoro, è un altro mondo. Però tanti dilettanti vengono lasciati senza possibilità: i ds vanno a vedere sempre la Primavera e mai la D. Il Carpi mi ha trovato lì”» [Luca Bianchin, Gds 2/8/2015].
• «Al Chievo mi hanno preso a 10 anni e tenuto per quattro, poi mi hanno lasciato andare perché all’epoca ero piccolino. Quasi tutti i club ormai nelle giovanili ti fanno giocare solo se sei alto e grosso. Io sono cresciuto molto tardi. (…) Da centravanti vero e proprio mi ha impostato Alberto Facci, nel Cerea, in D. Il mister arrivò a gennaio, fino a quel momento pure lì avevo giocato poco o niente. Con lui segnai 7 gol in 14 partite. E pensare che di me in società dicevano: corre, ma non vede la porta (…) Ho fatto provini col Mantova, col Lumezzane, col Castiglione delle Stiviere. A Mantova mi dissero che non piacevo, punto. Al Lumezzane non mi presero perché erano stati ingaggiati ragazzi della Lazio e dovevano giocare. Al Castiglione, in D, arrivai che mi ero appena operato al menisco mediale. Una sciocchezza, ma in ritiro si correva sempre sul duro – asfalto – o in montagna, in salita. Il ginocchio prese a farmi male, provai a dirlo ma mi fu risposto di non preoccuparmi. Io zitto, correvo sul dolore. Alla fine l’arto era così infiammato che il chirurgo che mi aveva operato disse: facevi meglio a spaccartelo di nuovo» [Fabrizio Salvio, Sportweek 27/2/2016].
• «Il gol più bello mai fatto? Nella mia testa è il primo da professionista, a novembre 2014 contro il Cittadella. Era un 5-2 inutile dopo il 90’: palla in verticale per Concas, assist e mio tiro di sinistro in diagonale. Però per me vale tanto» (a Luca Bianchin, cit.).
• I primi quattro gol in Serie A li ha segnati tutti entrando a partita in corso. «Lui sa che il suo posto naturale è la panchina perché viene da lontano, dalla periferia del sistema, da quei campi dove non hanno mai visto una telecamera di Sky e dove non hanno la goal line technology. Sa che deve dimostrare due volte di essersi meritato tutto questo, il bello è che Lasagna lo fa. La prima volta: quando entra. La seconda: quando segna. A Verona ha esagerato, con una punizione gioiello, e al primo pallone di tutta la partita. “La tiro io”. Gol. È il suo quarto in campionato, tutti così, tutti segnati alzandosi dalla panchina. Gli altri a Inter, Fiorentina e Roma. È il capocannoniere dei “dodicesimi”» [Angelo Carotenuto, Rep 22/3/2016].
• Ha un diploma da geometra. «Ho fatto anche il praticantato in uno studio, andavo in giro per cantieri a vedere progetti o facevo disegni al computer. Niente case vere però, solo esercitazioni».
• Alla prima stagione in Serie A guadagna 150 mila euro l’anno.
• «Un nome che sembra inventato ma è vero» [Gianni Mura, Rep 3/5/2016].
• La sorella si chiama Sharon. «I miei amano i nomi americani e Kevin Costner e Sharon Stone. So cosa sta per chiedermi: papà si chiama Leonardo, mamma Tiziana» (a Fabrizio Salvio, cit.).
• Soprannome: KL15.
• Fidanzato con Arianna. «È del mio paese, San Benedetto Po. È diplomata estetista, stiamo insieme da più di 5 anni e adesso vive a Carpi con me. È molto brava in cucina».