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 2016  marzo 21 Lunedì calendario

TAMBERI Gianmarco

• Civitanova Marche (Macerata) 1 giugno 1992. Atleta. Finanziere. Campione del mondo di salto in alto indoor con la misura di 2,36 metri (Portland 2016). Medaglia di bronzo agli Europei juniores di Tallinn 2011. Detiene il primato italiano all’aperto: 2,37, fissato il 2 agosto 2015 a Eberstadt, in Germania.
• È allenato dal padre Marco, ex saltatore anche lui (olimpico a Mosca 1980 e un personale di 2.28). «Da quando vivo per conto mio è molto più semplice. Al campo mai avuto problemi con lui, ma avere un guardiano in casa che ti controlla dieta e ore di sonno significava non staccare mai. Ora c’è la distanza che serve. Sono professionale al massimo, però se ho voglia di uscire una sera a divertirmi mi sento più libero e sereno nel farlo».
• «Viene da lontano. Da un nonno che saltava, dalla pallacanestro a livello giovanile nelle Marche (“Anche oggi mi devo imporre di stare lontano dalla palla a spicchi”), dai primi salti ai campionati studenteschi. Così, per provare, 2,01 a 16 anni. “È tutta la vita che mi chiedo: e se avessi continuato col basket come il mio idolo Tracy McGrady degli Houston Rockets? Però nell’alto le cose stanno andando bene, non ho rimpianti. Saltare, ora che sto bene, mi viene facile: non ho sbagliato scelta”» [Gaia Piccardi, Cds 26/8/2016].
• Prima di ogni gara si taglia sempre metà barba, solo sulla guancia destra. «È iniziato una volta per gioco, mio padre per farmi curvare meglio nella rincorsa mi disse di tagliarmi la barba solo a destra, in maniera che a sinistra il viso sarebbe pesato di più e io mi sarei inclinato meglio nella corsa verso sinistra. L’ho fatto per davvero quel giorno in gara nel 2011 ai Campionati europei juniores e migliorai il mio personale da 2,14 a 2,25. Da quello scherzo la mia “mezzabarba” è diventata per me un simbolo scaramantico». “Halfshave” è diventato un hashtag frequentatissimo su Twitter.
• «Il rituale comincia mezzora prima di lasciare l’albergo. La porta del bagno rigorosamente chiusa (“Nemmeno andasse a fuoco l’hotel, mi muoverei da lì”), le note di Tremor di Martin Garrix a palla in uscita da una cassa 25x30 e via di taglio» [Andrea Buongiovanni, Gds 21/3/2016].
• «Ai Mondiali all’aperto, l’estate 2015, a Pechino, ha litigato con la rincorsa. Ha attaccato e staccato pezzi di nastro adesivo in cerca di punti di riferimento e non ne ha trovati. Quinto, giù da un podio che sembrava a portata e costretto a spiegare la delusione. Ma il motivo stava proprio nel fatto che non sapeva dove attaccare quel maledetto scotch. Alle Olimpiadi di Londra era giovanissimo e ancora lontano da ogni reale ambizione e la Cina era il primo appuntamento in cui rendere conto. Gimbo sapeva già stare al centro della scena però senza riuscire ad amministrare le energie. Si è lasciato distrarre, spaventare, si è lasciato pure criticare perché troppo spaesato. Ha incassato, metabolizzato, rigettato quel che non serviva e trasformato in spinta il resto. Si è abituato al confronto con i campioni. Ora che sa dove fissare gli appoggi non ha messaggi da mandare, sguardi truci da spedire e angosce da raccontare. È il ragazzo con il codino alla Ibrahimovic, la barba a metà e l’animo da baciamano» [Giulia Zonca, Sta 21/3/2016].
• «Spaccone, irriverente, divertente, simpatico, sbruffone, fastidioso, stupendo. Si potrebbe andare avanti a descrivere Gianmarco Tamberi, questo è quello che pensano di lui avversari e tifosi perché mentre è in pedana il ragazzo dà spettacolo come fosse l’Alberto Tomba “la bomba” degli anni d’oro oppure il Valentino Rossi alla fine del gran premio. Tamberi lo si ama o lo si odia, è l’uomo dell’atletica italiana del momento con il suo nuovo primato italiano indoor portato a 2,35 metri e quando è in pedana è sempre show» [Cesare Monetti, Avv 11/2/2016].
• «Mi piace coinvolgere la gente, sentire il pubblico. Mi esalto e vedo che funziona. L’atletica dovrebbe perdere un po’ di sacralità e aprirsi allo spettacolo. Mi sa che sono troppo avanti, però io credo nell’atletica show: meno liturgia e più interesse a costo di gareggiare negli ipermercati. Serve divertimento, stile Nba» (a Giulia Zonca) [Sta 17/8/2015].
• Soprannome: Gimbo.
• Il fratello Gianluca è giavellottista, eletto nel 2012 Mister Italia e attore nella serie Don Matteo.
• Fidanzato con Chiara.
• Vive e si allena ad Ancona.
• Una passione per il basket Nba, tifoso degli Houston Rockets.