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 2016  marzo 02 Mercoledì calendario

Telefono fisso, cronaca di una morte annunciata. La Francia è pronta a dire addio ai cavi di rame, dal 2018, ci saranno solo Adsl e fibra

Si sa che è il prossimo candidato alla sparizione (tecnologica). Si sa che farà la stessa fine della televisione analogica che, in pochi anni, ha lasciato il posto alla tv digitale. E ora c’è anche la data di questa «morte annunciata», almeno qui in Francia: l’ultimo trimestre del 2018.
Insomma, tra due anni e mezzo il telefono fisso, quello con la spina attaccata alla presa e al vecchio «doppino» di rame, non ci sarà più. Sostituito dalla connessione Internet Adsl o dalla fibra ottica. Lo ha annunciato Orange, l’ex gestore monopolista France Telecom, e lo ha confermato l’Arcep, l’Autorité francese delle telecomunicazioni.
Alla fine del decennio la rete telefonica fissa, quella che nel linguaggio tecnico si chiama Rtc, Réséau téléphonique commuté, sarà fuori servizio. Ma, al di là dell’ottimismo tecnologico, quello che fa dire allo stesso direttore generale dell’Arcep, Benoît Loutrel, che è un passo decisivo nella modernizzazione del paese, il passaggio dal vecchio telefono commutato, con presa e doppino, al nuovo telefono online, connesso alla rete via Internet e wi-fi, non sarà una passeggiata. Intanto per la dimensione dell’operazione che l’ex France Telecom dovrà mettere in cantiere: si tratta di 13 milioni di telefoni fissi, un terzo di tutti i collegamenti telefonici in Francia. E Orange, su disposizione dell’Autorità delle telecomunicazioni, ha anche l’obbligo di avvertire con almeno cinque anni d’anticipo gli abbonati che il loro telefono fisso sarà sostituito con un collegamento Adsl o con la fibra laddove è possibile.
Cinque anni da oggi e siamo nel 2021, ben oltre la data del 2018, fissata per la definitiva cancellazione del fisso. Non è solo un problema di date, com’è facile immaginare. Il 2018 è l’anno in cui non si installeranno più telefoni fissi; il 2021 l’anno in cui comincerà lo smantellamento delle vecchie linee. Non senza problemi tecnici e commerciali. Cominciamo con i primi. In una prima fase i vecchi fissi saranno collegati alla rete Internet tramite uno smart-box, un commutatore. Solo che questi commutatori utilizzano una tecnologia ormai superata e, in caso di guasto, non c’è modo né di ripararli («Non ci sono i tecnici specializzati in grado di farlo, non conoscono queste macchine» ammettono a Orange) né di sostituirli (perché non ci sono più aziende che li producono).
I problemi commerciali riguardano, invece, le società che gestiscono la sicurezza degli ascensori e i commercianti che hanno un vecchio Pos collegato a un fisso. Nel caso degli ascensori, in quasi tutti i condomini i sistemi di allarme sono collegati a telefoni fissi: gli amministratori, soprattutto nei piccoli centri, si troveranno di fronte a mille problemi di switch off con la rete Internet. Quanto ai commercianti, Orange li ha già avvertiti: dovranno cambiare il collegamento Rtc al più presto e mettersi in fila per avere Adsl o fibra ottica.
Resta il problema dei problemi: i vecchi telefoni fissi, Rtc, funzionano anche in caso di black out elettrico; i nuovi telefoni wi-fi collegati a Internet hanno bisogno di essere alimentati in continuazione. Senza energia elettrica si bloccano. E allora che succede per i servizi di tele-allarme e di tele-sorveglianza collegati alla rete? Bisognerà pensarci. Con sistemi di batterie supplementari. Ma chi paga?