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 2016  marzo 02 Mercoledì calendario

Se dai un euro al barbone ne devi dare cinquecento al comune. Succede a Verona

Flavio Tosi, sindaco post leghista di Verona, vuole che i suoi concittadini perdano la pessima abitudine d’allungare una moneta da cinquanta centesimi, quando non addirittura da un euro e persino due, ai mendicanti (per lo più «baluba») che operano agli angoli della città dei Montecchi e dei Capuleti («gli Agnolotti e i Cappelletti», diceva Totò). Dietro agli straccioni che allungano la mano davanti alle chiese e che dicono «buongiorno» all’ingresso dei supermercati c’è infatti «il racket» delle elemosine, spiega il sindaco più singolare d’Italia (ha in dotazione, per dire, più mento di quanto normalmente ne occorra a chiunque).
Tosi dice «racket» come se dicesse «la Spectre» oppure «l’Isis». Quello delle monetine nel piattino – aggiunge – è uno scandalo che deve finire. Di qui la pensata napoleonica, cioè per metà da grande stratega e per metà da megalomane, di multare i cittadini che finanziano il racket, sappiano o non sappiano quel che fanno. Allo scopo d’evitare che i veronesi troppo compassionevoli sovvenzionino la ’ndrangheta, i Savi Anziani di Sion e il terrorismo islamista con le loro elemosine, il sindaco ha deciso di multarli ogni volta che un vigile urbano li becca mentre lasciano cadere un euro nella mano di qualche barbone, specie quando l’identità etnica e religiosa del mendicante appare incerta e minacciosa.
D’ora in avanti, chiunque sia sorpreso a incoraggiare l’accattonagio, quando il dovere dei cittadini dabbene è di sibilare ai mendicanti un virile «va a laurà», dovrà pagare multe da 500 euro. Invece di versare 500 elemosine a 500 «negher», zingari e «baluba» singolarmente presi, d’ora in poi i furboni dovranno versarle tutte insieme, in un colpo solo, nel piattino dell’amministrazione comunale veronese, che provvederà a usarle nel modo migliore, per esempio comprando ruspe da sgombero.
Un povero che per solidarietà abbia allungato un euro – «dei due che lui ce n’ha», come dicevano Enzo Jannacci e Dario Fo in Ho visto un re – a un altro povero sarà punito con particolare severità. Non è chiaro se il primo cittadino di Verona intenda condannare chi offre un panino agli affamati a pagare un’ammenda di 5oo panini. Ma penso di sì. Immagino che d’ora in avanti, a Verona, ci sia tolleranza zero anche per chi veste gl’ignudi oppure visita gli ammalati.
Nessuno ha il diritto di beneficare chi non ha l’approvazione di Tosi, che si crede sindaco all’Avana o in Corea del nord e invece, senza offesa, è piuttosto un sindaco da operetta. A certi capipopolo veronesi non basta essere votati. Vogliono regnare da Ubu Roi sulla città di Giulietta e Romeo.