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 2016  marzo 02 Mercoledì calendario

La Ferrari ha ancora qualche problema ma «per Melbourne sarà ok». Parola di Marchionne

La Ferrari cerca un posto in prima fila già dal primo Gran premio, il 20 marzo in Australia. «Ce la stiamo mettendo tutta, è stato fatto un grandissimo lavoro, la macchina è affidabile e gira, il motore va bene» è il messaggio di Sergio Marchionne. Intervenuto ieri al Salone di Ginevra, il presidente anticipa i temi della stagione: la rivalità con la Mercedes, l’idea di portare l’Alfa Romeo in F1, il nuovo format per le qualifiche che forse non vedremo mai.

A Barcellona, nel frattempo, Kimi Raikkonen continua il lavoro di sviluppo della SF16-H, monoposto veloce, a tratti fragile, ancora molto da scoprire. Un problema al cambio costringe il pilota finlandese a oltre un’ora di stop, ma il ritmo è buono e Kimi alla fine è sicuro: «A Melbourne saremo dove vogliamo essere. Il presidente ci chiede di vincere, ma lo fanno anche i tifosi: stiamo lavorando per riuscirci». Il confronto con la Mercedes è difficile perché le due squadre seguono strategie diverse e, quando una prova a spingere, l’altra pensa alla gara. Nico Rosberg a fine giornata è il più veloce, come lo era stato Sebastian Vettel la scorsa settimana. La Mercedes continua a dare sfoggio di affidabilità e anche ieri si è macinata i suoi 900 km quotidiani, mentre la Ferrari si rompe «perché i test servono proprio a questo, a stressare la macchina per vedere a che punto cede», replica un Raikkonen più assertivo del solito. «La mia fiducia nella Ferrari è indiscussa, la possibilità che la macchina non ci sia è pari a zero – dice Marchionne -. Ma della Mercedes non c’è da fidarsi, fanno troppo i cauti. Dobbiamo sperare». 
«All’Alfa i nostri motori»
Altro tema: le nuove qualifiche. Il sistema a eliminazione che Ecclestone ha presentato e fatto approvare è stato subito ritirato in quanto il software che controlla il cronometraggio non può essere aggiornato in tempo. L’anziano boss della F1 ha allora riproposto un suo nuovo pallino: invertire l’ordine di partenza, chi ha il miglior tempo retrocede all’ottavo posto, chi è secondo diventa settimo e così via. «Non sono sicuro che la Ferrari possa accettare certi suggerimenti – taglia corto Marchionne, che alla fine torna sul discorso Alfa Romeo in F1 -. Sarebbe una grandissima cosa, è un marchio che andrebbe benissimo in F1 per ragioni storiche. Credo che la Ferrari sia disposta a farle un po’ da spalla come abbiamo fatto con la Toro Rosso dandole i motori».