La Stampa, 2 marzo 2016
Che fine faranno Allegri e Zidane?
Passato l’ultimo mese a chiedergli dell’interessamento del Chelsea (vero, e poi declinato), per Massimiliano Allegri è in arrivo la busta numero due: andrà al Real Madrid? Difficile, ma non così improbabile. Certo è che quello dell’allenatore bianconero è uno dei nomi in lizza se mai l’avventura di Zinedine Zidane finisse male. E pure questo non è troppo improbabile, anche se Florentino Perez gli ha appena dato le chiavi del regno: come a Benitez. A Madrid, e a un paio di procuratori che stanno facendo i primi sondaggi, piace il profilo che le ultime due stagioni stanno tracciando di Allegri: ovvero, quello di un tecnico che ha saputo gestire una non semplice eredità al primo anno bianconero, e che ora sta pilotando con risultati la transizione di una squadra passata da Tevez a Dybala, da Pirlo a Marchisio. Uno che sa lavorare con i giovani, ma che sa pure maneggiare le star. Quest’ultimo, particolare vitale nella Real casa. E poi, da tempo, Allegri ha un’immagine più europeista che italianista, tanto da superare sempre il girone di Champions, e con quella fissazione per la tecnica e il bel gioco che alla corte di Spagna non lascia indifferenti.
Ma la Juve vuole il rinnovo
L’ultima volta, l’allenatore ci ha riso sopra: «Sono felice qui, perché mi dovete mandare via dalla Juve?» Anzi, da queste parti lo vorrebbero tenere, tanto da rendere pubblica, in tv, la volontà di prolungare il contratto, come fatto dall’ad Beppe Marotta: dal 2017 al 2018, con ritocco dell’ingaggio. Non si sa mai. Del resto, è stato (anche) per questo, il contratto, che Allegri ha detto no alle avance del Chelsea. Il futuro resta comunque da scrivere, e mica solo per una questione di firma: «Quel che farò io lo sa solo Allegri», rivendica il tecnico. Che, come da sua ammissione, non è mai banale, in panchina e nella vita: tant’è che la scorsa estate, per valutazioni di mercato, aveva avuto qualche cattivo pensiero. Del tipo: tanti saluti. Al momento, appena gli si parla di rinnovo, se la cava con una battuta: «Se Marotta mi volesse far firmare adesso? Devo pranzare. E poi c’è l’ allenamento».
Il consiglio di Galeone
In fondo, Giovanni Galeone, uno che ogni tanto le spara grosse ma che di Allegri è maestro Jedi e amico, l’ha raccontato a Mediaset: «Non ho mai detto che lascerà la Juve, piuttosto me lo auguro: significherebbe che avrebbe vinto ancora». Destinazione? «Magari al Real». Motivo: «Credo che ormai Max sia uno dei cinque migliori al mondo e, di conseguenza, dovrebbe allenare uno dei cinque club più importanti». Argomentazione cui Marotta ha risposto da tempo: «La Juve è un grande club a livello mondiale». Galeone ci aveva visto giusto, un mesetto fa: «Per me andrà via dall’Italia e lo vedo bene in Inghilterra, anche perché la proposta di Abramovich è davvero fantastica». Più o meno, era così.
Il futuro di Zizou
Tutto dipende ovviamente dalle gesta di Zidane, cui è bastato perdere il derby con l’Atletico per passare dalla favola al giallo: «Non so cosa accadrà fra tre mesi: quando sono arrivato sembrava tutto bello, ora pare tutto un disastro». Benvenuto al Real. La riffa della successione è già partita, da Ernesto Valverde (Athletic Bilbao) a Michel (Olympique Marsiglia). Ma un biglietto ce l’ha in mano anche Allegri.