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 2016  marzo 02 Mercoledì calendario

Il cervello più antico ha 500 anni

Sono state trovate in un fossile di 500 milioni di anni fa le più antiche tracce di un cervello: i resti appartengono a un antenato di insetti e ragni e sono stati scoperti in Cina e studiati da Javier Ortega-Hernández, ricercatore dell’università britannica di Cambridge. La scoperta, descritta sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti «Pnas», potrà aiutare a ricostruire la complessa storia dell’evoluzione del sistema nervoso centrale.
Questo antichissimo cervello appartiene a un Chengjiangocaris kunmingensis, un animale che visse durante la cosiddetta «esplosione» del Cambriano. È stato un periodo di rapido sviluppo, in cui comparvero moltissime nuove specie: è da queste che si svilupparono poi molte delle famiglie di animali esistenti tutt’oggi. Il Chengjiangocaris assomigliava molto a un crostaceo e fu probabilmente uno degli antenati dei moderni artropodi.

Se in passato erano già stati rinvenuti fossili con alcune tracce di cervello, è la prima volta che vengono alla luce anche le strutture nervose periferiche: si è così osservato un cordone nervoso che attraversava tutto il corpo, simile al midollo spinale dei vertebrati. Il cordone presentava una serie di «nodi», dai cui partivano le terminazioni nervose per il controllo degli arti.