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 2016  marzo 02 Mercoledì calendario

Osama Bin Laden era ossessionato dagli Usa e aveva paura dei droni. Il testamento del capo di al Qaeda

Osama Bin Laden ha lasciato un patrimonio personale di 29 milioni di dollari (in euro, 26,6 milioni) gran parte dei quali da destinare «alla jihad, per amore di Allah». Le ultime volontà del capo di Al Qaeda sono fra i documenti sequestrati nel covo di Abbottabad, in Pakistan, nel giorno dell’uccisione del terrorista, il 2 maggio 2011, declassificati ieri. Le carte confermano l’ossessione per gli Stati Uniti e la paura dei droni.
Il leader di Al Qaeda aveva pianificato di dividere la sua fortuna tra i parenti, ma la maggior parte dei soldi doveva essere destinata ad Al Qaeda. Nei giorni prima di morire stava proprio pianificando nuove azioni: una campagna mediatica e una serie di attacchi per «celebrare» l’11 settembre di quel 2011: il decimo anniversario della distruzione delle Torri gemelle. I documenti sono stati resi pubblici dopo un lungo esame da parte delle autorità Usa e dai testi emergono le mille paure con cui Bin Laden conviveva. Il timore di essere intercettato, al punto da vietare contatti e corrispondenza via email privilegiando l’uso di corrieri e incontri personali, la richiesta di distruggere le sim dei telefonini, il consiglio di fare scorta di ricette per i medicinali in modo da limitare le visite dei medici.
Timori particolari Bin Laden li nutriva per i droni statunitensi. Tanto che, in una lettera, aveva chiesto ai destinatari di uscire da casa solo in giornate «molto nuvolose». In un’altra occasione chiese al suo interlocutore, un ato esponente di Al Qaeda, Atiyah Abd al Rahman, di utilizzare la massima cautela nell’organizzare un’intervista con Al Jazeera temendo di venire intercettato dagli Usa attraverso sistemi satellitari o cimici. La missiva si chiudeva così: «Si prega di distruggere questa lettera al termine della lettura».
In una lettera a suo padre, poi, Bin Laden scriveva: «Mio prezioso padre, ti affido mia moglie e i bambini, augurandomi che chiederai sempre di loro e li seguirai e aiuterai in ogni necessità». E concludeva chiedendo «perdono se ho fatto alcunché che tu non abbia gradito».