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 2016  marzo 01 Martedì calendario

Buffon punta ai record di imbattibilità di Zoff e Rossi

La porta è come un luogo sacro con un sacerdote unico, chi entra senza permesso compie un gesto di violenza. Ogni volta che Gigi Buffon subisce un gol si sente improvvisamente vulnerabile e nudo, come se un ladro avesse violato l’intimità di casa sua. «È come se venisse profanato il mio pudore», ha raccontato una volta il portiere della Juventus a un tifoso che via Twitter gli chiedeva come si sente quando vede il pallone rotolare dietro alla linea bianca senza che lui possa più fare niente per fermarlo.
Gigi ha provato questa sensazione l’ultima volta in campionato 51 giorni fa, quando Cassano, uno che del pudore altrui poco si preoccupa, segnò l’inutile 1-2 per la Sampdoria. Da allora sono passati 746 minuti, ovvero 8 partite più i restanti 26’ della gara di Genova.
Quel giorno la Signora si accomodò al secondo posto insieme all’Inter, domenica sera il tuffo-salvataggio su Eder ha avuto riflessi più sulla gloria personale che sul risultato, visto che la Juve era già 2-0. Le mani di Gigi che si allungano come quelle dell’uomo di gomma dei Fantastici 4 e rendono impenetrabile la porta bianconera sono anche le mani della Juve che si avvicinano allo scudetto: +3 sul Napoli. L’uomo dei record ha superato se stesso, migliorando la precedente striscia d’imbattibilità (745’) così come Madama la capolista ogni volta riesce ad andare oltre ai propri limiti. Il record è suo, ma i meriti li divide volentieri con tutti: davanti a un portiere straordinario ci sono tre cerberi difficili da superare. Gigi però ci mette del suo, come dimostra l’ultima smanacciata su Eder in una partita che fino a un certo punto rischiava di essere da senza voto. Come le grandi star, chiamate solo per un cameo: basta un’apparizione al momento giusto, purché valga il prezzo del biglietto. Lo stesso discorso vale per le parole. Buffon non ama fare il vecchio saggio, quando serve però interviene: lo ha fatto con Morata quando ha capito che lo spagnolo si stava accartocciando su stesso per la lunga astinenza da gol. «Basta piangersi addosso, dimostra chi sei», ha detto il portiere ad Alvaro. La stessa cosa che ha ripetuto e ripete ancora a se stesso nei momenti di difficoltà.
Buffon il freddo, dote che a un buon numero uno non può mancare, altrimenti diventa dura scegliere la mossa giusta quando sei da solo contro Messi e Cristiano Ronaldo, attaccanti che sanno come farsi bastare una frazione di secondo per fregarti. Buffon negli ultimi due mesi è uscito indenne dal confronto con Higuian e Icardi, ma non gli basta. Per mettersi alle spalle anche il mito Zoff (secondo con 903’) e Seba Rossi (recordman della Serie A con 929 minuti senza subire gol), deve resistere altri 183’, ovvero le prossime due gare con Atalanta e Sassuolo e un pezzettino del derby. In ogni caso con altri due match da imbattuto farebbe comunque il record di partite: nessuno è mai arrivato a 10.
Un record dopo l’altro: Buffon li butta giù come fossero birilli. In questa stagione ha già superato Alessandro Del Piero come minuti giocati in tutte le competizioni con la Juventus (50.954), diventando il numero uno della classifica all time. Stessa posizione che occupa anche nella graduatoria bianconera delle presenze da titolare (569 contro le 553 di Del Piero). «Complimenti, hai giocato più minuti di me, ma ora superami per gol fatti!», cinguettò scherzosamente l’ex numero 10 dopo il sorpasso. Almeno sul quel versante Pinturicchio può stare sereno, ma il record di presenze totali con la Juventus non è del tutto al sicuro: Buffon ne ha giocate finora 569, Del Piero è a 705. Per riuscirci Gigi dovrà andare oltre i 40 anni: altre due stagioni e mezzo al top. Per un Highlander come lui nulla è impossibile.