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 2016  marzo 01 Martedì calendario

Dopo 30 anni nasce un nuovo giornale di carta a Londra, The New Day

Non è solo tempo di abbassare le saracinesche, per il mondo della stampa. Sebbene una testata storica come l’Independent abbia da poco smesso di pubblicare la versione cartacea e anche i tabloids più popolari debbano vedersela con un drastico calo delle copie, c’è chi pensa che ci sia spazio per formule nuove ed è pronto ad investirci. Da ieri nelle edicole di Londra c’è un nuovo quotidiano, The New Day, il Giorno Nuovo, che costa poco e che punta a recuperare quei 500mila ex lettori che negli ultimi anni hanno perso l’abitudine di comprare il quotidiano per i motivi più vari, sia perché raccolgono altrove le informazioni e le notizie, sia perché non si sentono coinvolti e rappresentati dalle testate esistenti. Con la sua grafica rasserenante – i toni sono l’azzurro, il nero e il bianco – e la scelta di non farsi concorrenza da solo con un sito online ma di puntare tutto sui social media, The New Day, nelle intenzioni dell’editore Trinity Mirror, che già pubblica il tabloid di sinistra Daily Mirror e la sua versione domenicale Sunday Mirror, dovrebbe raggiungere le 200mila copie, anche se pare che per il break even la metà basti.
L’ESORDIO
Ieri è stato distribuito gratuitamente, dopodiché costerà 25p, ossia 40 centesimi di euro, per due settimane, fino ad arrivare al prezzo normale di 50p, ossia 80 centesimi, in modo da situarsi a a metà strada tra la free press e un quotidiano ‘leggero’, di 40 pagine, con storie brevi e molte infografiche colorate.
«Non penso che ci sia una fetta di mercato libera per un altro sito di notizie dell’ultima ora», ha spiegato l’amministratore delegato di Trinity Mirror, Simon Fox, mentre per la direttrice Alison Phillips «visto che siamo partiti da zero abbiamo lasciato da parte tutte le idee precedenti su come un quotidiano dovrebbe essere strutturato». Non ci sono pagine dedicate alla moda o allo sport ma tutto viene mischiato, come avverrebbe sui social networks. Le notizie sono tratte principalmente dal Mirror Online, dal Daily Mirror e dalla Press Association e vengono riformulate e riscritte da una redazione di 25 giornalisti guidati da Phillips, già direttore del Sunday Mirror, con l’obiettivo di fare un giornale ottimista e non schierato politicamente, onesto al punto da non essere distribuito in Scozia prima che ci siano contenuti dedicati. Il primo numero, in quanto ad ottimismo, non brilla: oltre ad un editoriale di David Cameron sulla necessità di restare nella Ue, la storia di copertina è sull’infanzia rubata, seguita da una sui bambini albini della Tanzania uccisi per fare pozioni magiche.
GLI EDITORIALI
Un altro punto forte sono gli editoriali e i commenti, liberati però dell’usanza molto britannica di scrivere solo in un determinato giorno della settimana. Per il primo esperimento di carta stampata a pagamento dal 2010, ossia da quando The Independent lanciò ‘i’, la sua versione leggera, il modello di riferimento sembra essere Twitter – con cui condivide un colore-simbolo abbastanza simile – e Instagram, con la sua veste grafica accattivante. La missione è chiara: «Sappiamo di non poter essere solamente un altro giornale. Dobbiamo essere un nuovo tipo di giornale».