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 2016  febbraio 28 Domenica calendario

Il 70 per cento degli inglesi vuole restare in Europa. Lo dicono i bookmakers

Se si dà retta ai sondaggi, l’esito del referendum britannico sull’appartenenza all’Unione Europea sarà incertissimo. Ma se si ascoltano i bookmaker, si può scommettere che non ci sarà alcun Brexit: il 23 giugno la Gran Bretagna voterà per restare nella Ue.
Gli allibratori inglesi predicono che i sì all’Europa prevarranno di larga misura, con circa il 70 per cento dei consensi. E poiché i sondaggi hanno sbagliato spesso, nelle ultime elezioni nel Regno Unito e altrove, gli investitori della City prestano più attenzione ai bookmaker per capire come andrà a finire e cosa fare, nell’attesa, con i loro soldi.
«I sondaggi non li guardo nemmeno», dichiara Roger Hallam, capo analista della banca di investimenti J.P. Morgan, al Wall Street Journal. «Capisco meglio l’umore nazionale dagli allibratori, non per nulla un posto dove si mettono i soldi su quello che dici».
Il broker non ha torto. I sondaggi hanno sbagliato le loro previsioni così tanto, nelle ultime tornate elettorali, che il governo di Londra ha perfino ordinato un’inchiesta per scoprire se dietro gli errori c’erano convinzioni ideologiche o problemi tecnici. Alle politiche dell’anno scorso, per esempio, il pronostico era un testa a testa fra conservatori e laburisti: invece i Tories hanno stravinto. Nel referendum sull’indipendenza della Scozia, nel 2014, la previsione era di una netta vittoria dei sì alla secessione o di un risultato equilibratissimo: ma hanno vinto i no con 10 punti percentuali di vantaggio. E i sondaggi si sono dimostrati un cattivo indovino anche in altri Paesi.
I bookmaker, al contrario, non sbagliano quasi mai. Avevano indovinato sia il risultato delle elezioni britanniche del 2015 che quello del referendum scozzese. «Ogni volta che sondaggi e allibratori fanno previsioni differenti», osserva il professor Leighton Vaughan Williams, docente di economia e finanza alla Nottingham Trent University, «sono gli allibratori a prenderci».
Un sondaggio di tutti i sondaggi, calcolato dal sito WhatUkthinks.org, predice che il 54 per cento dei britannici voteranno sì alla Ue. Ma altri sondaggi hanno dato risultati opposti. In genere i sondaggi telefonici assegnano la vittoria agli europeisti, quelli online agli euroscettici. Betfair, uno dei maggiori bookmaker inglesi (sul quale sono già state scommesse 1 milione e mezzo di sterline sul referendum), prevede un esito più netto: la vittoria dei sì alla Ue, con il 69 per cento dei voti. Dei sondaggi, conclude il quotidiano finanziario, c’è poco da fidarsi, perché si basano su dichiarazioni non sempre sincere o estemporanee della gente. Delle quotazioni degli allibratori invece sì, perché si basano su come guadagnare soldi.