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 2016  febbraio 28 Domenica calendario

Dal 1° marzo le ricette saranno solo online

Non più la ricetta rossa. Ma solo un tagliandino nel quale saranno segnati i numeri della prescrizione elettronica e il codice fiscale. Con questo, da martedì 1 marzo, potremo ritirare i medicinali “mutuabili” in farmacia. 
LA CARTAÈ l’inizio di una piccola grande rivoluzione che porterà a far sparire la carta (ogni foglietto costa circa 40 centesimi), a bloccare i falsi e permettere maggiori controlli sulle spese. O meglio, sui possibili sprechi. Il medico, nel suo studio, si collegherà ad un sistema informatico, lo stesso che può vedere il farmacista.
Sarà una ricetta, è la prima volta, che supera i confini regionali. Questo significa che se un medico di famiglia di Milano prescrive un farmaco questo potrà essere ritirato anche in una farmacia di Roma. Medicinali “senza frontiere” per agevolare la vita dei pazienti e far sì che, almeno con la ricette, il paese sanitario si avvicini all’uguaglianza da Nord a Sud.
LE VISITEAl momento la carta non sarà del tutto abolita. Anche perché si parte con la prescrizione dei medicinali e, solo in un secondo momento, si passerà alla totale digitalizzazione anche per la richiesta di visite specialiste, analisi ed esami. Per ora riceveremo un tagliandino con il quale il farmacista potrà rintracciare l’elenco delle medicine che ci sono state prescritte. Fino al 2017 saranno esclusi dal nuovo metodo alcuni farmaci come gli stupefacenti e l’ossigeno Con il tempo, tra medico di famiglia e paziente, sparirà qualsiasi residuo di carta. Solo di carta Che, oggi, costa al servizio sanitario circa 400 milioni di euro all’anno. Ammontano ad una cifra che sfiora i 160 milioni le ricette, solo la carta, che finiscono nella spazzatura perché errate o scadute.
«L’elenco dei vantaggi di questo cambiamento – commenta il segretario nazionale della Fimmg, i medici di famiglia, Giacomo Milillo – sono parecchi ma non possiamo dimenticare il rovescio della medaglia. Qualcuno ha confuso gli studi medici con quelli dei Caf vista la mole dei dati anagrafici e codici di esenzione. E adesso anche quelli di erogabilità e appropriatezza. Una semplificazione delle procedure è ancora possibile». 
IL VIDEOMentre i medici di famiglia alzano la voce per il sovraccarico di burocrazia che obbliga anche il computer i farmacisti parlano di «successo». «Abbiamo contribuito in modo fattivo nel processo di informatizzazione del paese – spiega Annarosa Racca presidente Federfarma che riunisce i titolari di oltre 17mila farmacie – Così i cittadini possono ormai ritirare i medicinali prescritti dal proprio medico su ricetta elettronica in qualsiasi località del territorio nazionale. Un vantaggio per tutti. In questo modo tutte le spese farmaceutiche del servizio sanitario saranno monitorate in quelle zone in cui la digitalizzazione stenta ad arrivare. Da anni le farmaci forniscono tutti i dati delle ricette alle istituzioni sanitarie».
LA FUSTELLACi vorrà ancora del tempo perché venga cancellata anche la vecchia fustella da attaccare nei riquadri rossi della ricetta. Anche se i codici della confezione sono inseriti nel computer non è stato ancora possibile determinare un meccanismo che annulli il “ruolo” identificativo del talloncino con prezzo.