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 2016  febbraio 29 Lunedì calendario

Arriva Maestra, cioè Cinquanta sfumature di grigio scritte meglio

Per il Times è un «Viagra editoriale». Per tutti gli altri sarà il nuovo Cinquanta sfumature di grigio.

Con una notevole differenza rispetto al super best-seller mondiale di un paio d’anni fa: l’autrice, stavolta, somiglia alla protagonista del romanzo. Ls Hilton (lieve variante del suo vero nome, Lisa Hilton) ha l’aspetto di una fotomodella e una vita sentimentale senza pudori: nelle interviste racconta di essere reduce da una relazione con un direttore d’orchestra italiano, di averne una in corso con un imprenditore del web e di avere tradito entrambi «per il piacere del sesso». Lo stesso piacere inseguito per 400 pagine dall’eroina del suo libro: Maestra, thriller erotico ambientato nel mondo dell’arte londinese, diritti già venduti a Hollywood e in 35 paesi, lancio a partire da questa settimana con il metrò della capitale britannica tappezzato di pubblicità e un budget promozionale degno di un film. Come se non bastasse, Hilton vanta una laurea a Oxford e ha già pubblicato un paio di serissimi saggi letterari. Insomma, le manca solo di essere cintura nera di kick-boxing.

Se è un progetto studiato a tavolino per conquistare il mondo, bisogna ammettere che è stato studiato bene. La scrittura, riconosce la stampa inglese, è decisamente migliore di quella di E.L. James, pseudonimo di Erika Leonard, la massaia diventata una delle due scrittrici più ricche del pianeta (l’altra è J.K. Rowling) sdoganando il sadomaso per le casalinghe. Non per nulla Hilton aveva già scritto qualcosa: apprezzate biografie di Elisabetta I e della scrittrice Nancy Mitford (ma pure racconti per riviste erotiche). Un campo, quello della dotta saggistica, a cui intenderebbe tornare: il suo prossimo progetto dovrebbe essere un’altra biografia, dell’architetto inglese John Vanbrugh, e a seguire una traduzione dal francese di Nana di Émile Zola, impresa che la «eccita molto». Sempre che Maestra non cambi radicalmente la sua vita e i suoi progetti, come ha fatto Cinquanta sfumature con James/Leonard.

Se il merito di quest’ultima è stato proclamare che a letto, tra adulti consenzienti, qualsiasi fantasia è lecita, Maestrasi rivolge alla generazione post Cinquanta sfumature: donne che hanno già sdoganato molto, se non tutto, totalmente disinibite, abituate agli incontri casuali resi possibili da app come Tinder e altre diavolerie del web.

Il suo romanzo promette sesso, sangue (a cura di un serial killer) e perversione. Il libro che tutti gli editori sognavano sarebbe stato rifiutato da parecchi prima di trovarne uno (Bonnier, una nuova casa editrice): «Un grosso editore americano mi ha detto che gli era piaciuto molto e avrebbe voluto farmi un’offerta», racconta lei, «ma avrei dovuto censurare un po’ le scene di sesso, perché erano troppo sporche». Difficile credere che, dopo il successo di Cinquanta sfumature, ci siano ancora in giro editori così timidi. Ma come trovata per attirare attenzione potrebbe funzionare lo stesso.