Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  febbraio 29 Lunedì calendario

Nichi Vendola diventa padre e viene insultato dal centrodestra • Il maltempo in Italia fa cinque morti • Hillary Clinton stravince in South Carolina • Trump twitta Mussolini • Il presidente dello Zimbabwe (dove si vive con due dollari al giorno) ha speso 800mila dollari per festeggiare i suoi 92 anni

 

Vendola 1 Nichi Vendola è diventato padre di un bambino, Tobia Antonio, avuto in una clinica, probabilmente californiana, dal partner omosessuale Ed Testa con una donna indonesiana di passaporto americano. Il bimbo è nato attraverso la tecnica dell’utero in affitto, vietata in Italia. Il padre biologico del bambino è Testa. Il secondo nome, Antonio, è un omaggio ad Antonia Lategola, l’amatissima mamma di Vendola, scomparsa da poco, e al papà di Ed. La notizia ha scatenato polemiche e insulti sul web, diventando un caso politico. Salvini ha parlato di «disgustoso egoismo»: «Al centro commerciale si comprano i dvd, le lavastoviglie, ma non i bambini». Eugenia Roccella (Ncd): «Il mercato dei figli è già realtà». Mario Adinolfi, protagonista del Family day del Circo Massimo: «Auguri Tobia, piccolo reso orfano di madre da due ricchi di sinistra». A difesa di Vendola, si schiera su Twitter il renziano Andrea Marcucci: «Le polemiche meschine e di cattivo gusto dovrebbero fermarsi di fronte a una nascita. Valeva per Meloni, vale per Vendola e per tutti» (Trovino, Cds).

Vendola 2 Nichi Vendola ha risposto respingendo gli attacchi e sostenendo che si tratta «solo di amore»: «Non c’è volgarità degli squadristi della politica che possa turbare la grande felicità che la nascita di un bimbo provoca». «Condivido con il mio compagno una scelta e un percorso che sono lontani anni luce dalla espressione “utero in affitto”. Questo bambino è figlio di una bellissima storia d’amore, la donna che lo ha portato in grembo e la sua famiglia sono parte della nostra vita. Quelli che insultano e bestemmiano nei bassifondi della politica e dei social network mi ricordano quel verso che dice: “Ognuno dal proprio cuor l’altro misura” (anche se capisco che citare Dante non faccia audience)» (A.Tr., Cds). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del Giorno]

Maltempo Dopo il mese di gennaio caldo e secco da record e l’ultimo dicembre classificato come il meno piovoso dal 1800 ad oggi, ieri quasi tutte le regioni italiane si sono svegliate con raffiche di vento, piogge torrenziali e abbondanti nevicate. In particolare la profonda area di bassa pressione, causa dei rovesci, ha prodotto condizioni meteo pessime nel Sud, Calabria in testa, dove c’è stato un morto: Rocco Montorro, agricoltore di 51 anni di Candidoni (piana di Gioia Tauro), era alla guida della sua automobile e stava ritornando a casa dai campi quando un grande albero di eucalipto è crollato sul suo veicolo e l’ha schiacciato. Un’altra vittima in Veneto, vicino a Villafranca (Verona): un uomo di 50 anni è annegato dopo essere scivolato nelle acque del fiume Tione, probabilmente per il terreno reso scivoloso dalla pioggia. Altre tre vittime a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta: un albero abbattuto dal vento ha colpito l’auto su cui viaggiavano due persone. La terza vittima è finita con l’auto in un torrente in piena a Sant’ Angelo in Pontano, in provincia di Macerata (Gramigna, Cds).

Clinton Hillary Clinton ha travolto Bernie Sanders nelle primarie democratiche in South Carolina segnando la vittoria più netta fino ad ora. Clinton ha ottenuto 271.514 preferenze, pari al 73,5%, contro le 95.977, cioè il 26%, raccolte da Sanders. I delegati in palio erano 57 che ora vengono distribuiti in modo proporzionale: 43 a Hillary, 14 a Bernie. Il settantaquattrenne senatore del Vermont non è riuscito a fare breccia nel voto degli afroamericani. Nel South Carolina il 60% degli elettori che si è presentato alle urne era composto da uomini o donne di colore: l’87% di loro ha scelto Hillary e solo il 13% Bernie. In media, in tutto il Paese, un quarto del bacino democratico è formato da afroamericani. Hillary entra oggi nel «Super martedì», undici Stati al voto in campo democratico, salendo di tono. Dal podio allestito all’Università del South Carolina ha cominciato attaccando quello che evidentemente considera l’unico vero avversario per la Casa Bianca, Trump. Prima ne ha capovolto lo slogan-bandiera «Fare tornare grande l’America»: «L’America non ha mai smesso di essere grande, il problema è di avere un’America intera, unita». E ancora: «Invece di costruire muri, abbiamo bisogno di abbattere le barriere. Dobbiamo mostrare che siamo davvero tutti insieme in questo Paese che è stato costruito da persone che hanno lavorato spalla a spalla» (Sarcina, Cds).

Trump Anche Mussolini e il Ku Klux Klan irrompono nella campagna presidenziale reubblicana, via Donald Trump, aggiungendo polemica all’appuntamento elettorale di domani nel Super Martedì. Il dittatore italiano è stato citato direttamente dal costruttore miliardario, caduto nella trappola tesa dal sito di gossip Gawker, che ha rivelato di aver creato il falso account di Twitter @ilduce2016, apposta per dimostrare come Donald fosse pronto a rilanciare qualunque messaggio che potesse fargli pubblicità. Quindi hanno cominciato a tweettare frasi di Mussolini, attribuendole però a Trump, fra cui «è meglio vivere un giorno da leone, che cento anni da pecora». Appena il miliardario, o chi cura il suo account, ha visto il messaggio, ha subito abboccato. Quando i giornalisti gli hanno chiesto se sapeva di aver rilanciato una frase del duce sapeva di aver rilanciato una frase del duce, e se voleva essere associato ai pensieri di un dittatore, lui ha risposto così: «Io voglio essere associato a citazioni interessanti. Sapevo chi l’aveva pronunciata, ma che differenza fa se era Mussolini o un altro? È certamente una frase molto interessante». Più grave, per il pubblico americano, è stata la gaffe che ha fatto sul Ku Klux Klan. Qualche giorno fa uno dei suoi esponenti, David Duke, ha detto di appoggiare Trump, e ieri Donald ha evitato di ripudiarlo: «Non lo conosco. Prima di ifiutarlo devo saperne di più». In realtà, quando faceva parte del Partito riformista, il costruttore ne era uscito proprio perché anche Duke era diventato membro, e quindi sapeva chi fosse (pao. mas., Sta). Zimbabwe Robert Mugabe, presidente dello Zimbabwe, ha festeggiato i suoi 92 anni spendendo 800mila dollari in un Paese dove si vive con 2 al giorno. Il party – tra torta gigante con la forma dell’Africa, poesie, canti rivoluzionari – s’è svolto a Masvingo, sud dello Zimbabwe, una delle zone più colpite dalla siccità causata da El Niño. Nel Paese manca l’acqua, gli animali muoiono disidrati e le riserve di mais scarseggiano. Un’emergenza alimentare che coinvolge 3 milioni di zimbabwani arrivati a nutrirsi con bacche selvatiche pur di placare i morsi della fame (Simoncelli, Sta).

(a cura di Roberta Mercuri)